ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01356

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 585 del 29/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: BOSCHI MARIA ELENA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 28/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLANINNO MATTEO ITALIA VIVA 29/10/2021
MORETTO SARA ITALIA VIVA 29/10/2021
UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA 29/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/10/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/10/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/11/2021
Stato iter:
05/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/11/2021
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2021
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 05/11/2021
Resoconto COLANINNO MATTEO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/11/2021

SVOLTO IL 05/11/2021

CONCLUSO IL 05/11/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01356
presentato da
BOSCHI Maria Elena
testo presentato
Venerdì 29 ottobre 2021
modificato
Venerdì 5 novembre 2021, seduta n. 589

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per sapere – premesso che:

   da oltre un anno si registra un aumento indiscriminato dei costi delle materie prime che si accompagna all'allungamento dei tempi di consegna e a ritardi anche di diversi mesi su tutte le filiere produttive;

   detto aumento pare imputabile: 1) all'azione fortemente speculativa di alcuni operatori economici e finanziari; 2) all'impennata dei prezzi dell'energia; 3) a distorsioni dei mercati interessati, quali, ad esempio, situazioni fortemente oligopolistiche inerenti il settore dei più grandi operatori mondiali del trasporto su mare;

   tutto ciò rischia di causare un aggravamento dei costi di produzione difficilmente assorbibile dal ciclo produttivo, con inevitabili effetti inflazionistici sul piano congiunturale che rischiano di ripercuotersi sui consumi e con effetti recessivi sia sul versante della domanda, che su quello dell'offerta;

   si stanno verificando, ormai progressivamente, gravi difficoltà produttive che, in molteplici occasioni, si trasformano in temporanei stop produttivi;

   per i contratti pluriennali di fornitura, i produttori si trovano a patire un aumento dei prezzi di molto superiore alle più pessimistiche previsioni del rischio di mercato, mentre la stessa aggiudicazione delle gare è ormai messa a repentaglio dalle incertezze sull'eventuale sottostima dei costi;

   i costi delle materie prime incidono fino al 60 per cento sul valore del prodotto finale, con un aumento medio dei costi di produzione intorno al 30 per cento;

   tali extracosti di produzione rappresentano un doppio problema: colpiscono le filiere produttive, con impatti immediati sui costi, e il consumatore finale; due effetti che indeboliscono così la buona riuscita della ripartenza del ciclo economico-produttivo nella fase post-pandemica;

   materie prime fondamentali per i processi produttivi, quali rame, materie plastiche, alluminio e acciaio hanno subìto, nel corso degli ultimi mesi, un aumento repentino dei prezzi che va da un minimo del 33 per cento a un massimo dell'80 per cento;

   simili rincari si registrano anche per materie prime come legno, gomma, grano e mais, dove si è assistito a un aumento medio dei prezzi pari al 15 per cento;

   recentemente è stata registrata la grave carenza di magnesio, metallo impiegato soprattutto in lega con l'alluminio, nella produzione di autoveicoli, oltreché nell'aerospaziale e nel packaging; mentre è noto a tutti il grave problema relativo all'approvvigionamento di chip e microchip;

   la situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di criticità, tra le quali spiccano i rincari della bolletta energetica, questione anche al centro della discussione dell'ultimo Consiglio europeo il 21 e 22 ottobre 2021;

   si scontano gli effetti di mancate politiche, anche nel recente passato, che favorissero l'integrazione delle filiere industriali e della catena del valore sul territorio nazionale, al pari di efficaci accordi commerciali internazionali;

   gli aumenti dei prezzi paiono essere determinati anche dalla carenza di container e dal significativo incremento dei noli marittimi: cause imputabili, principalmente, a una situazione di oligopolio, in cui tre imprese detengono il 45,3 per cento della flotta mercantile globale e appena dieci controllano l'80 per cento del mercato, la cui convergenza di strategie di offerta, in termini di cancellazione di rotte e di riduzione delle capacità complessive di carico, potrebbe configurarsi come un «cartello» anticoncorrenziale;

   ulteriore elemento di vulnerabilità del sistema di approvvigionamento e dei traffici commerciali è rappresentato dal raggiungimento, da parte di alcuni Paesi, delle quote all'import e dalla conseguente applicazione dei dazi che, con ogni probabilità, si registrerà nei prossimi mesi a causa del raggiungimento dei livelli fissati dalle quote trimestrali, con inevitabili effetti sul livello dei prezzi dei beni interessati;

   le limitazioni alle importazioni, soprattutto sul piano europeo, risentono di uno scenario di riferimento pre-pandemico e pensato alla luce dell'assetto geopolitico del 2018; esse pertanto rischiano di comprimere le virtualità di ripresa dell'attuale scenario macroeconomico, con ricadute negative su tutte le filiere;

   le strategie di integrazione verticale e il rafforzamento delle posizioni dominanti di tali imprese si ripercuotono su tutta la filiera logistica, restringendone la concorrenza e così condizionando alla base la determinazione dei costi dei cicli produttivi;

   la tutela della concorrenza è un valore fondante dell'Unione europea ed è preordinata al buon funzionamento del mercato: obiettivo ancor più fondamentale nella fase che accompagna l'uscita dalla pandemia –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere al fine di contrastare i citati aumenti di costi delle materie prime e quali iniziative intenda adottare, in seno alle istituzioni dell'Unione europea, al fine di promuovere un'attenta analisi sull'andamento dei mercati delle materie prime e dei noli marittimi, una verifica della regolamentazione europea attualmente vigente in tema di quote e limitazioni alle importazioni, e di alleanze marittime, e l'adozione di iniziative per introdurre misure di contrasto di attività speculative e/o oligopolistiche e anticoncorrenziali, che sono alla base dell'aumento dei prezzi delle materie prime e che sono in grado di compromettere la ripresa del ciclo economico-produttivo.
(2-01356) «Boschi, Colaninno, Moretto, Ungaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

restrizione all'importazione

aumento dei prezzi

limitazione della commercializzazione