ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01353

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 582 del 26/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: ALEMANNO MARIA SOAVE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 26/10/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/10/2021
Stato iter:
29/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/10/2021
Resoconto ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2021
Resoconto CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 29/10/2021
Resoconto ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/10/2021

SVOLTO IL 29/10/2021

CONCLUSO IL 29/10/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01353
presentato da
ALEMANNO Maria Soave
testo presentato
Martedì 26 ottobre 2021
modificato
Venerdì 29 ottobre 2021, seduta n. 585

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   il cosiddetto «bonus facciate» è stato introdotto dalla legge di bilancio 2020 ed è stato prorogato per tutto il 2021 dalla legge di bilancio 2021. Ad oggi, quindi, la detrazione interessa le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021;

   i soggetti beneficiari del «bonus facciate» possono portare in detrazione il 90 per cento delle spese sostenute per interventi, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nelle zone A o B come individuate dal decreto ministeriale n. 1444 del 1968 o in quelle assimilabili in base alla normativa regionale o ai regolamenti comunali;

   il «bonus facciate», diversamente dalle altre agevolazioni, non prevede un limite di spesa agevolata; va, inoltre, segnalato che la legge n. 77 del 2020 di conversione del decreto-legge n. 34 del 2020 cosiddetto «Decreto Rilancio» ha esteso anche ai beneficiari del «bonus facciate» la possibilità di optare, oltre che per la fruizione diretta della detrazione, anche per la cessione del credito ad essa corrispondente o, in alternativa, per il cosiddetto «sconto in fattura» anticipato dal fornitore e da questi recuperato sotto forma di credito d'imposta da utilizzare in compensazione con F24, o da cedere a soggetti terzi compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. Tale possibilità sussiste per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021;

   nel Documento programmatico di bilancio (Dpb) – che delinea la struttura della legge di bilancio 2022 – approvato all'unanimità dal Consiglio dei ministri il 19 ottobre 2021, accanto alla proroga degli altri bonus edilizi non si rintraccia quella relativa al «bonus facciate»;

   se così fosse, sarebbero numerose le pratiche per la richiesta dell'agevolazione in parola che finirebbero nell'oblio, poiché la normativa vigente prevede tempistiche precise e di certo non brevi (tra interruzione decorrenza termini e proroghe) nell'iter di autorizzazione;

   questo accade in particolare per gli edifici di valore storico: in presenza di vincoli di natura culturale o paesaggistico, infatti, è necessario acquisire, prima dell'inizio dei lavori di edilizia pubblica o privata – tra le altre – l'autorizzazione della Soprintendenza ai sensi dell'articolo 22 del decreto legislativo n. 42 del 2004;

   al riguardo, sono giunte agli interpellanti numerose segnalazioni relative all'allungamento dei tempi (tra sospensioni della decorrenza termini e proroghe) di risposta delle Soprintendenze;

   la scadenza al 31 dicembre 2021 del cosiddetto «bonus facciate» arreca in questo contesto un grave pregiudizio al diritto di coloro che hanno già iniziato le pratiche per usufruire della misura agevolativa, alla quale si può ascrivere senza dubbio anche il merito di aver contribuito, insieme agli altri bonus edilizi, alla ripresa del settore delle costruzioni;

   sembra ci sia la volontà di prorogare la misura agevolativa in parola con una percentuale di detrazione inferiore rispetto a quella attualmente prevista –:

   quali tempestive iniziative di carattere normativo intenda intraprendere per la soluzione delle criticità sopra evidenziate, anche attraverso l'inserimento nel disegno di legge di bilancio 2022 – ovvero nel primo provvedimento utile – della proroga del cosiddetto «bonus facciate» che preveda anche la salvaguardia del diritto, per coloro la cui pratica per la richiesta della misura agevolativa sia in itinere, di fruire delle detrazione del 90 per cento delle spese sostenute per il recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti.
(2-01353) «Alemanno, Martinciglio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

miglioramento dell'habitat

consiglio dei ministri

detrazione fiscale