ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01330

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 567 del 20/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: SENSI FILIPPO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 20/09/2021
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 20/09/2021
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 20/09/2021
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 20/09/2021
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 20/09/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/09/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/09/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/09/2021
Stato iter:
24/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/09/2021
Resoconto SENSI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2021
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 24/09/2021
Resoconto SENSI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/09/2021

SVOLTO IL 24/09/2021

CONCLUSO IL 24/09/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01330
presentato da
SENSI Filippo
testo presentato
Lunedì 20 settembre 2021
modificato
Venerdì 24 settembre 2021, seduta n. 571

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   i sistemi di videosorveglianza sono sempre più diffusi nelle nostre città, solo per citare qualche dato nel comune di Milano ci sono 2.174 telecamere con finalità di sicurezza urbana, di cui 1.650 orientabili verticalmente e orizzontalmente e 524 fisse, 1.769 a Roma, 392 a Venezia, 350 a Parma;

   dal 2017 con il decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14 «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città», convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. 48, lo Stato garantisce un finanziamento annuale per sostenere gli oneri sopportati dai comuni per l'installazione di sistemi di videosorveglianza, previsti nell'ambito dei patti per la sicurezza urbana, sottoscritti da prefetti e sindaci. Si tratta di un intervento statale che vede assegnati 17 milioni di euro nel 2020, suddivisi tra i 287 comuni assegnatari del finanziamento, che diventeranno 27 milioni nel 2021 e 36 milioni nel 2022. A quanto risulta da fonti di stampa, le amministrazioni comunali che hanno richiesto il finanziamento sono state 2.265 dieci volte di più di quelle che l'hanno ottenuto;

   come denunciato di recente da Il Post nell'inchiesta «I sistemi di riconoscimento facciale stanno arrivando nelle città italiane», progetti sono stati approvati a Torino, Como e Udine. A Como l'installazione è stata fermata dall'intervento del Garante per la protezione dei dati personali (provv. 26 febbraio 2020, n. 54, doc. web n. 9309458) che ha ritenuto tra l'altro «che la suddetta raccolta di dati biometrici possa effettuarsi solo in presenza di un'idonea previsione normativa ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 51 del 2018 (Trattamento di categorie particolari di dati personali), che al momento non pare rinvenibile»;

   per contesto, modalità e obiettivi, il progetto del comune di Udine è ritenuto identico a quello di Como. Come riportato nell'interrogazione n. 4-06107, rimasta senza risposta, l'assessore alla sicurezza del comune di Udine, Alessandro Ciani, ha annunciato l'installazione di nuovo sistema di videosorveglianza, con 67 nuove telecamere, che vanno ad aggiungersi alle 75 già presenti in città e 11 sistemi di lettura targhe. La novità di questo intervento è nella volontà di «implementare gli strumenti di video-analisi, come il riconoscimento di mezzi e individui (e un domani il riconoscimento facciale) sulla base di filtri come l'età, il sesso, gli abiti, l'orario, attraverso l'utilizzo di software di analisi forense...» (www.udinetoday.it). Intervistato ora dal Post, l'assessore alla sicurezza, Alessandro Ciani, ha annunciato che i lavori di installazione inizieranno entro la fine dell'anno, che i dati serviranno per le indagini di polizia giudiziaria e per il controllo del territorio in tempo reale, anche durante le manifestazioni, augurandosi che «i problemi di autorizzazione legati alla privacy siano risolti presto»;

   a Torino, invece, è già stato finanziato il progetto Argo, che consiste nell'attivazione di dieci telecamere, che dovrebbero diventare 275, e che permetteranno di identificare in tempo reale le persone. Secondo il comune, questo sistema sarà in grado di prevedere i comportamenti e gli spostamenti di gruppi di persone, come nel caso di manifestazioni o proteste;

   la risoluzione del Parlamento europeo del 20 gennaio 2021 sull'intelligenza artificiale ha invitato la Commissione europea a prendere in considerazione l'introduzione di una moratoria sull'utilizzo di tali sistemi da parte delle autorità dello Stato nei luoghi pubblici, aeroporti ad esempio, e nei locali destinati all'istruzione e all'assistenza sanitaria fino a quando le norme tecniche non saranno considerate pienamente conformi ai diritti fondamentali, i risultati ottenuti non saranno privi di distorsioni e di discriminazioni e non vi saranno rigorose garanzie contro gli utilizzi impropri in grado di assicurare la necessità e la proporzionalità dell'utilizzo di tali tecnologie;

   i Garanti della privacy europei, l'Edps (European data protection supervisor) e l'Edpb (European data protection board) in un parere congiunto del 18 giugno 2021 sulla proposta di regolamento della Commissione europea relativa all'utilizzo dell'AI (artificial intelligence) presentata ad aprile 2021 hanno ribadito la necessità di «un divieto generale di qualsiasi uso dell'IA per il riconoscimento automatico di caratteristiche umane in spazi accessibili al pubblico, come il riconoscimento di volti, andatura, impronte digitali, DNA, voce, sequenze di tasti e altri segnali biometrici comportamentali»;

   è all'esame della Camera dei deputati la proposta di legge «Sospensione dell'installazione e dell'utilizzazione di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale operanti attraverso l'uso di dati biometrici in luoghi pubblici o aperti al pubblico» (A.C. 3009 Sensi ed altri) –:

   se il Governo non ritenga urgente, anche alla luce di quanto si sta verificando nei comuni italiani, adottare iniziative di competenza per quanto concerne l'installazione di sistemi di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale, operanti attraverso l'uso di dati biometrici, da parte degli enti territoriali (con riferimento a quanto denunciato per Udine) e se non ritenga addirittura opportuna una moratoria in attesa di una migliore definizione della normativa nazionale ed europea in materia a tutela dei diritti costituzionali dei cittadini.
(2-01330) «Sensi, Serracchiani, Fiano, Enrico Borghi, Madia, Braga».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

norma tecnica

videosorveglianza