ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01280

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 542 del 16/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 16/07/2021
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 16/07/2021
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 16/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA CULTURA delegato in data 16/07/2021
Stato iter:
17/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/09/2021
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 17/09/2021
Resoconto SARTORE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 17/09/2021
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/09/2021

SVOLTO IL 17/09/2021

CONCLUSO IL 17/09/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01280
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Venerdì 16 luglio 2021
modificato
Venerdì 17 settembre 2021, seduta n. 566

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della cultura, per sapere – premesso che:

   la stagione turistica per agenzie di viaggio, tour operator e guide sembra essere già compromessa, con il turismo straniero che tarderà a tornare ai ritmi precedenti, e con le restrizioni nei musei e nei ristoranti è impossibile organizzare gli itinerari;

   è drammatica la situazione degli operatori della cultura, per i quali alla pandemia si sommano problemi endemici irrisolti, dall'abusivismo della professione, allo strapotere delle concessionarie dei musei, dove Spa e cooperative hanno i tre poteri: la gestione del sito, della biglietteria, dei turni e dei servizi, configurando un regime di monopolio, come denunciato da numerosi rappresentanti del movimento turistico e culturale;

   caso emblematico è il parco archeologico del Colosseo, la cui gestione è ancora affidata a Coopculture, nonostante la concessione scaduta dal 2010. Con la pandemia, tutti i biglietti sono stati trasformati in voucher, lasciando le aziende senza liquidità e costringendole a chiedere finanziamenti per sopravvivere; si tratta delle aziende di tour operator che acquistano i biglietti per rivenderli nei pacchetti viaggio ma, a causa dei lavori annunciati all'interno dell'anfiteatro, in buona parte non saranno utilizzabili e, dopo 24 mesi, dovranno essere rimborsati, ma solo per il Colosseo si parla di 20 milioni di euro di biglietti, a fronte di un fondo di garanzia di soli 5 milioni di euro;

   ancora una volta, Coopculture ha gestito il servizio come fosse proprietario del bene e ad aggravare la situazione è intervenuto l'annullamento da parte del Consiglio di Stato della gara che Consip aveva bandito di fatto per assegnare di nuovo a Coopculture la gestione dei servizi all'utenza e la bigliettazione, visto che la gara non aveva dato preminenza all'obiettivo di valorizzazione dei beni culturali (sentenza n. 02259 del 2021);

   alla medesima conclusione erano pervenuti i giudici nel 2020, annullando la gara di assegnazione sempre a Coopculture della gestione dei medesimi servizi presso il sito di Paestum (sentenza n. 04311 del 2020), osservando come: «In tale contesto è difficilmente sostenibile la legittimità di una concessione integrata avente ad oggetto, [...] quale prestazione principale, il servizio di biglietteria ed i servizi di assistenza alla visita e quale prestazione secondaria il servizio di bookshop»;

   intanto, le concessioni dei servizi si prorogano di anno in anno con la «complicità» delle istituzioni, non intervenute per arginare una situazione di «mai fine» sulle gare per affidare i servizi dei siti culturali, come nel caso del Colosseo, dove la gestione si rinnova tacitamente da oltre 20 anni;

   a godere i frutti dell'immenso patrimonio culturale non è chi lo possiede, lo Stato, e nemmeno chi lo gestisce, i comuni, ma i pochi privati che lo hanno in concessione: Electa, CoopCulture, società che si sono sostituite allo Stato nella gestione di biglietterie, servizi di prenotazione, ristorazione, audioguide, cataloghi, e altro, con percentuali sugli incassi estremamente vantaggiose, oltre l'85 per cento sui servizi aggiuntivi, il 30 per cento sulla biglietteria, il 100 per cento sulla prevendita;

   il risultato è che i nostri musei affogano in sabbie mobili di interessi privati, nel completo disinteresse di chi dovrebbe garantire l'interesse pubblico e le regole antitrust;

   su tale opaca gestione si è più volte pronunciata anche la Corte dei conti: la sezione regionale del Lazio ha esaminato l'accordo siglato dalla Soprintendenza dei beni archeologici di Roma con i gestori privati per l'aumento del biglietto di accesso a Colosseo, Palatino e Foro Romano, certificando una ripartizione degli introiti nettamente sbilanciata a favore del gestore privato (70 per cento per il privato contro il 30 per cento riservato al pubblico). Non si tratta di beni culturali periferici o secondari, tali da giustificare uno sbilanciamento degli incassi in favore dei privati, ma di monumenti di attrazione universale, oggetto di attenzione a prescindere dalla capacità di gestione;

   nella deliberazione n. 278 del 2013 la Corte non solo ha contestato il metodo scelto per la divisione degli incassi, ma ha osservato: «dalla documentazione trasmessa si evince che alla data del 2001 la Mondadori Electa godeva già di un rinnovo di quattro anni della concessione “per i servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico” sui beni culturali dell'Area archeologica centrale di Roma, di cui attualmente continua ad occuparsi [...], grazie ad una serie continua di rinnovi e proroghe, in evidente violazione, almeno per quanto acquisito in atti e comunicato dall'Amministrazione dei principi comunitari in materia di libera concorrenza, nel settore»;

   per il Colosseo, dopo un bando tentato e ritirato nel 2010, sussiste una perenne proroga di fatto della gestione dell'area archeologica, sulla base di una circolare che avrebbe dovuto valere il tempo necessario per consentire di indire un nuovo bando su base europea; ma il provvisorio si è trasformato in definitivo e una circolare è diventata lo strumento per rinnovare un appalto pubblico, aggirare le norme sulla libera concorrenza e garantire il monopolio al raggruppamento temporaneo di imprese capitanato da Mondadori Electa;

   stando all'unica convenzione risalente al 1997 e inspiegabilmente ancora in vigore, l'incasso avrebbe dovuto essere ripartito per il 30,2 per cento del fatturato alla Soprintendenza, il resto ai concessionari; ma secondo i dati disponibili, allo Stato, non sarebbe andato nemmeno quel 30,2 per cento ma l'11,9 per cento, in base ad accordi su cui non si riesce a fare chiarezza;

   i siti culturali hanno bisogno di una gestione efficiente e trasparente, sia per rendere i luoghi «sicuri», sia per incentivare la ripresa della crescita dei visitatori e contestualmente alleviare le difficoltà economiche di tutti gli operatori del settore –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per fare chiarezza sulla gestione del nostro patrimonio culturale, tutelando le legittime aspettative di guide turistiche e tour operator, modificando il rapporto tra pubblico e privato, al fine di garantire una gestione trasparente e concorrenziale, rispettosa delle attività libero professionali ed evitando che si agisca in regime di monopolio;

   se non ritenga necessario adottare iniziative di competenza, anche normative, per garantire che allo Stato e, in particolare, ai comuni, che devono provvedere al costo dei servizi essenziali di pertinenza, confluisca la parte maggioritaria degli introiti;

   se non ritenga di adottare iniziative di competenza per il superamento di una gestione illegittima, come richiamato in premessa, come quella del Colosseo, affidata dal 1997 a privati senza atti formali, neanche di proroga, a eccezione di una circolare che doveva essere provvisoria, e al fine di restituire all'amministrazione pubblica la gestione del bene fino alla conclusione della nuova gara.
(2-01280) «Rampelli, Lollobrigida, Mollicone, Bellucci».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione di servizi

servizio

concessione di servizi