ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00627

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 678 del 19/04/2022
Abbinamenti
Atto 1/00609 abbinato in data 10/05/2022
Atto 1/00629 abbinato in data 10/05/2022
Atto 1/00630 abbinato in data 10/05/2022
Atto 1/00631 abbinato in data 10/05/2022
Atto 1/00634 abbinato in data 10/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: INCERTI ANTONELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/04/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022
AVOSSA EVA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022
CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022
CAPPELLANI SANTI PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022
FRAILIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022
MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2022


Stato iter:
10/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/04/2022
Resoconto INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/04/2022
Resoconto OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/04/2022

DISCUSSIONE IL 19/04/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/04/2022

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/05/2022

RITIRATO IL 10/05/2022

CONCLUSO IL 10/05/2022

Atto Camera

Mozione 1-00627
presentato da
INCERTI Antonella
testo di
Martedì 19 aprile 2022, seduta n. 678

   La Camera,

   premesso che:

    le conseguenze dirette e indirette della guerra tra Russia e Ucraina pongono al centro del dibattito la capacità del settore agroalimentare di affrontare efficacemente le dinamiche innestate dai rapidi e improvvisi mutamenti dei contesti economici e politici;

    i rincari record dei prezzi delle commodities agricole, in primis dei cereali, sono riconducibili, al pari di quanto è accaduto a tutte le materie prime, a un insieme di fattori di natura congiunturale, strutturale, geopolitica e anche speculativa. In questo scenario, l'Italia sconta una strutturale dipendenza delle forniture estere di frumento duro, tenero e mais, con un tasso di autoapprovvigionamento rispettivamente pari a circa il 60 per cento per il grano duro, il 35 per cento per il tenero e il 53 per cento per il mais, che espone particolarmente il nostro Paese alle turbolenze dei mercati internazionali;

    gli ultimi due anni, caratterizzati dai devastanti effetti sociali ed economici causati dalla pandemia da COVID-19, hanno rimesso al centro del dibattito politico la capacità di adattamento del nostro sistema agricolo e alimentare. Gli sforzi dei nostri produttori hanno costantemente assicurato cibo di qualità, a un prezzo equo, sulle tavole degli italiani, nonostante le enormi difficoltà legate all'emergenza sanitaria;

    l'invasione della Federazione russa ai danni dell'Ucraina ha bruscamente allontanato le previsioni di un graduale ritorno alla normalità e, sovrapponendosi al protrarsi degli effetti della pandemia, ha improvvisamente introdotto nuovi e ulteriori fattori di instabilità sociale ed economica. La crisi ha cancellato tutte le previsioni di un graduale ritorno alla normalità dopo la pandemia, introducendo nuovi elementi di instabilità economica e l'aumento generalizzato di tutte le materie prime e dell'energia. Oltre a mettere a rischio la sicurezza alimentare, sta progressivamente e rapidamente erodendo la redditività dell'attività economica su tutta la filiera produttiva ma, in particolare, dell'anello più debole minandone la sopravvivenza;

    le possibili limitazioni al commercio internazionale da parte di Paesi dell'area ex sovietica e di alcuni dei Paesi membri dell'Unione europea rischiano di compromettere il mercato degli approvvigionamenti europei provocando uno shock generalizzato di ampia portata. Per il settore agricolo, l'incertezza dello scenario geopolitico ha ulteriormente accresciuto la volatilità e anche la speculazione delle quotazioni internazionali dei cereali e dei semi oleosi. I prezzi di frumento e mais in Italia hanno raggiunto i livelli più elevati negli ultimi anni,

    il Crea ha stimato un impatto di oltre 15.700 euro di aumento medio dei costi delle imprese agricole; aumento dovuto al rincaro di fertilizzanti, mangimi, gasolio, sementi piantine, prodotti fitosanitari, antiparassitari e diserbanti, oltre ai maggiori costi per i noleggi passivi, conseguenza diretta dell'incremento dei costi dei carburanti;

    la Commissione europea ha attivato per la prima volta il suo fondo di riserva per la crisi, prevedendo un pacchetto da 500 milioni di euro, per sostenere direttamente gli agricoltori più colpiti dall'aumento dei costi di produzione e dalla chiusura dei mercati di esportazione;

    la bozza di atto delegato, resa disponibile dalla Commissione, prevede per l'Italia un'assegnazione di 48 milioni di euro che potranno essere integrati con un cofinanziamento fino a 96 milioni di euro, di cui il nostro Paese è chiamato a farsi carico con un ulteriore sforzo finanziario. Per l'Italia significherebbe disporre di uno stanziamento complessivo di 144 milioni di euro, che, secondo quanto riferito dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, dovrebbe essere destinato ai settori maggiormente in difficoltà, zootecnico e lattiero-caseario;

    le proposte della Commissione europea rappresentano un primo passo positivo anche se risulta necessario, come ha anticipato il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Patuanelli il 29 marzo 2022 presso la Camera dei deputati durante l'informativa urgente, rivedere i Piani strategici nazionali previsti dalla nuova Pac alla luce delle mutate condizioni di mercato;

    il pacchetto di misure inserite nel decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, il cosiddetto «decreto crisi ucraina», costituisce una prima, concreta risposta, anche se non esaustiva, alle esigenze del settore;

    è necessario adottare misure immediate e urgenti lavorando ad un piano straordinario che consenta il miglior utilizzo degli strumenti a disposizione con la richiesta di risorse ulteriori per accrescere la nostra autonomia alimentare, diversificare i mercati di importazione, supportare il nostro export nell'individuazione di nuovi mercati, rafforzare i sistemi alimentari locali e di distretto. Occorre costruire un orizzonte strategico di medio periodo anche condizionando i principali strumenti che sostengono l'agricoltura e la pesca verso una maggiore buona produzione nazionale e verso il rafforzamento delle filiere, senza alcuna ambizione neo-protezionistica e autarchica ma anche senza smarrire gli obiettivi del Green Deal;

    la Fao ha allertato la comunità internazionale sulle conseguenze drammatiche che la guerra, con il conseguente blocco di grano destinato ai Paesi in via di sviluppo in aree come il Nord Africa, il Medioriente e l'Asia, può provocare in termini di sicurezza alimentare,

impegna il Governo:

1) con la dovuta attenzione ai temi ambientali, ad adottare iniziative di competenza per avviare una revisione e un aggiornamento della Pac 2022 e del Piano strategico nazionale 2023-2027 al fine di:

  a) incrementare la produttività agricole onde sopperire ai fabbisogni interni;

  b) prevedere forme di incentivo per le nuove messe a coltura;

  c) aumentare il plafond da destinare agli aiuti accoppiati da destinare alle colture proteiche, cereali e semi oleosi

  d) prevedere una deroga al 2023 di alcuni vincoli in modo da permettere di destinare tutte le superfici, a qualsiasi titolo ritirate dalla produzione, a colture proteiche, cereali o girasole.

2) ad adottare iniziative per assicurare una maggiore efficienza dei sistemi irrigui del nostro Paese, anche attraverso la realizzazione di piccole strutture di accumulo necessarie al sostegno della capacità produttiva delle aziende agricole che operano in condizioni climatiche difficili;

3) a prevedere iniziative volte a favorire una sana gestione finanziaria delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura attraverso una rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui;

4) al fine di favorire il rilancio produttivo e occupazionale delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, ad adottare iniziative per prorogare le agevolazioni contributive;

5) ad adottare iniziative di competenza per rafforzare i meccanismi di monitoraggio e controllo dei prezzi agroalimentari ai fini della immediata salvaguardia del potere d'acquisto delle famiglie, soprattutto in ordine ai consumi alimentari delle fasce di popolazione più deboli sul piano sociale ed economico;

6) ad adottare iniziative per sostenere la filiera della pesca e dell'acquacoltura a seguito dell'aumento dei costi del carburante e delle materie prime;

7) ad adottare iniziative volte a incentivare interventi per favorire l'ammodernamento, attraverso la combinazione di incentivi a fondo perduto e agevolazioni di carattere fiscale, la sostituzione e il rinnovo delle imbarcazioni adibite alla pesca e all'acquacoltura, agevolando il passaggio a motori tecnologicamente più avanzati che garantiscano un minor impatto ambientale e minori emissioni in atmosfera;

8) ad adottare iniziative per prevedere aiuti alle famiglie con redditi bassi per affrontare l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari attraverso la creazione di un Fondo alimentare per le famiglie che favorisca l'acquisto di beni alimentari essenziali;

9) ad adottare iniziative per sostenere le aziende agricole nella ricerca e nello sviluppo di strategie di diversificazione colturale orientate verso principi agro- ecologici;

10) ad adottare le iniziative di competenza per mettere a disposizione delle organizzazioni internazionali le risorse necessarie per fronteggiare l'emergenza alimentare nei Paesi in via di sviluppo.
(1-00627) «Incerti, Cenni, Avossa, Critelli, Cappellani, Frailis, Berlinghieri, Pagani, Ciampi, Morgoni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostegno agricolo

aumento dei prezzi

antiparassitario