ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00592

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 640 del 17/02/2022
Abbinamenti
Atto 1/00581 abbinato in data 17/02/2022
Atto 1/00590 abbinato in data 17/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: ALEMANNO MARIA SOAVE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2022
FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI 17/02/2022
MORETTO SARA ITALIA VIVA 17/02/2022
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 17/02/2022
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/02/2022
SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 17/02/2022
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 17/02/2022
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2022
BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2022
BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/02/2022
COLANINNO MATTEO ITALIA VIVA 17/02/2022


Stato iter:
17/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/02/2022
Resoconto GARAVAGLIA MASSIMO MINISTRO - (TURISMO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 17/02/2022
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Resoconto VALLASCAS ANDREA MISTO-ALTERNATIVA
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
Resoconto SCANU LUCIA CORAGGIO ITALIA
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
Resoconto MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/02/2022

ACCOLTO IL 17/02/2022

PARERE GOVERNO IL 17/02/2022

DISCUSSIONE IL 17/02/2022

IN PARTE ASSORBITO IL 17/02/2022

APPROVATO IL 17/02/2022

CONCLUSO IL 17/02/2022

Atto Camera

Mozione 1-00592
presentato da
ALEMANNO Maria Soave
testo di
Giovedì 17 febbraio 2022, seduta n. 640

   La Camera,

   premesso che:

    la direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, nota come direttiva «Bolkestein» o «direttiva Servizi», recepita in Italia con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, istituisce un quadro giuridico generale per un'ampia varietà di servizi nel mercato interno, con l'obiettivo di assicurare la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi tra gli Stati membri;

    tra le categorie, con e senza fine di lucro, interessate dall'applicazione della direttiva in Italia, rientra quella delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, la cui disciplina risulta essere molto complessa, anche a causa della stratificazione di norme generali, settoriali e transitorie che hanno disposto la proroga ex lege della durata delle concessioni, e delle procedure di contenzioso aperte in sede europea, che hanno riguardato essenzialmente i profili della durata e del rinnovo automatico delle concessioni, oltre al cosiddetto diritto di insistenza;

    in particolare, l'articolo 12 della direttiva 2006/123/CE prevede che, nel caso in cui il numero delle autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato a causa della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, l'autorizzazione debba essere rilasciata per una durata limitata – senza possibilità di prevedere un rinnovo automatico – e che si debba applicare una procedura di selezione tra i candidati potenziali che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza;

    nelle more della realizzazione di un generale riordino del settore, si è intervenuti nel nostro ordinamento a più riprese, nel corso del tempo, sulla disciplina delle concessioni, disponendo di fatto la proroga, in via automatica, delle concessioni già in essere: in particolare, l'articolo 34-duodecies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, introdotto in sede di conversione dalla legge del 17 dicembre 2012, n. 221, ha prorogato sino al 31 dicembre 2020 il termine delle concessioni di beni demaniali marittimi con finalità turistico ricreative esistenti all'entrata in vigore del decreto fino al 31 dicembre 2015. L'ultima proroga risale all'approvazione della legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 che ha previsto, tra le altre misure, l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri finalizzato a stabilire i termini e le modalità per la revisione del sistema e, contestualmente ha prorogato ulteriormente di quindici anni, con decorrenza dalla data di entrata in vigore della legge, le concessioni demaniali in essere;

    tale quadro di frammentarietà della normativa e delle competenze amministrative, in concorso con altri fattori di criticità gestionale, ha creato una situazione di incertezza inerente alla gestione dei beni del demanio marittimo turistico-ricreativo, ponendosi in contrasto con la direttiva «Bolkestein»;

    l'incertezza del quadro normativo e giurisprudenziale applicabile alle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo si ripercuote negativamente anche sullo svolgimento delle collegate attività da parte dei comuni e della pubblica amministrazione, determinando l'urgenza, soprattutto a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2021, di un intervento di riordino della materia;

    con sentenza del 14 luglio 2016 (cause riunite C-458/14 e C-67/15), la Corte di giustizia dell'Unione europea ha infatti sancito che il diritto europeo unitario, sulla base dell'articolo 12 della direttiva 2006/123, nonché dell'articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea), non consente che le concessioni per l'esercizio delle attività turistico-ricreative nelle aree demaniali marittime e lacustri siano prorogate in modo automatico in assenza di una procedura di selezione dei potenziali candidati;

    risulta attualmente aperta nei confronti dell'Italia la procedura di infrazione 2020/4118 per non corretta applicazione della direttiva servizi, 2006/123/CE, attualmente allo stadio di messa in mora;

    in data 9 novembre 2021 il Consiglio di Stato ha emanato due sentenze, la n. 17 e la n. 18, aventi come oggetto la validità delle norme attualmente in vigore in merito all'affidamento delle concessioni demaniali marittime, in cui ha sottolineato come la perdurante assenza di un'organica disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime genera una situazione di grave contrarietà con le regole a tutela della concorrenza imposte dal diritto dell'Unione europea, perché consente proroghe automatiche e generalizzate delle attuali concessioni, così impedendo a chiunque voglia entrare nel settore di farlo;

    il Consiglio di Stato, nello stabilire che le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative già in essere continueranno ad essere efficaci sino al 31 dicembre 2023, ha ribadito l'importanza e il valore della concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime sottolineando che «è estremamente prezioso per garantire ai cittadini una gestione del patrimonio nazionale costiero e una correlata offerta di servizi pubblici più efficiente e di migliore qualità e sicurezza, potendo contribuire in misura significativa alla crescita economica e, soprattutto, alla ripresa degli investimenti di cui il Paese necessita»;

    il Sistema informativo del demanio marittimo (Sid), realizzato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e della mobilità sostenibili, in ottemperanza della legge 11 febbraio 1991, n. 44, costituisce la base informativa di riferimento e lo strumento di interscambio dei dati relativi alla gestione del demanio marittimo nazionale tra pubbliche amministrazioni e i soggetti privati;

    le criticità nel pieno funzionamento del Sid – riscontrate anche dalla Corte dei conti – risentono di una mappatura incompleta del demanio marittimo, nonché del mancato inserimento e relativo aggiornamento dei canoni di concessione dovuti ed incassati da parte delle amministrazioni interessate, senza che sia assicurata la coerenza dei dati inseriti con quanto presente agli atti delle amministrazioni pubbliche coinvolte;

    si rileva dunque la necessità di continuare ad acquisire dati aggiornati in merito alle caratteristiche e in particolare ai canoni corrisposti per le concessioni demaniali a fini turistici e ricreativi attualmente in essere, al fine di procedere ad una indispensabile, e non più rinviabile, riforma della materia che, nel pieno rispetto del diritto comunitario, apra alla concorrenza, riuscendo al contempo a tutelare chi in questi anni ha lavorato nel settore in modo onesto, valorizzando il bene pubblico e creando posti di lavoro,

impegna il Governo:

1) a continuare a sostenere le necessarie iniziative normative volte al riordino e alla semplificazione della disciplina in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative sociali e sportive, al fine di assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo del suddetto demanio marittimo, favorirne la pubblica fruizione e promuoverne, in coerenza con i principi e con la normativa europea, una maggiore concorrenzialità, tenendo in adeguata considerazione le peculiarità del settore e il patrimonio ambientale;

2) ad assumere altresì, nel più breve tempo possibile, le necessarie iniziative normative finalizzate alla tutela degli operatori del comparto.
(1-00592) «Alemanno, De Luca, Fassina, Moretto, Andreuzza, Squeri, Schullian, Viviani, Battelli, Berti, Battilocchio, Colaninno».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera prestazione di servizi

applicazione del diritto comunitario

protezione del consumatore