Legislatura: 18Seduta di annuncio: 638 del 15/02/2022
Primo firmatario: PRESTIGIACOMO STEFANIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 15/02/2022 GALLI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/02/2022 RUFFINO DANIELA CORAGGIO ITALIA 15/02/2022 FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022 PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2022 TIMBRO MARIA FLAVIA LIBERI E UGUALI 15/02/2022 FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 16/02/2022 MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022 SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022 BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2022 BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2022 D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 CALABRIA ANNAGRAZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 LORENZIN BEATRICE PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2022 MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2022 MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2022 NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2022 PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 ROTONDI GIANFRANCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2022 SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/02/2022 MORETTO SARA ITALIA VIVA 15/02/2022 GAGLIARDI MANUELA CORAGGIO ITALIA 15/02/2022 BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 15/02/2022 LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 15/02/2022 ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 15/02/2022 PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/02/2022 BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 15/02/2022 FICARA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022 SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 15/02/2022 BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 16/02/2022 BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 16/02/2022 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 16/02/2022 SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 16/02/2022 VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 16/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/02/2022 Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE INTERVENTO PARLAMENTARE 17/02/2022 Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA Resoconto SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO DICHIARAZIONE VOTO 17/02/2022 Resoconto VIANELLO GIOVANNI MISTO-ALTERNATIVA Resoconto TIMBRO MARIA FLAVIA LIBERI E UGUALI Resoconto RUFFINO DANIELA CORAGGIO ITALIA Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto FICARA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 17/02/2022 Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/02/2022
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/02/2022
DISCUSSIONE IL 17/02/2022
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/02/2022
ACCOLTO IL 17/02/2022
PARERE GOVERNO IL 17/02/2022
VOTATO PER PARTI IL 17/02/2022
APPROVATO IL 17/02/2022
CONCLUSO IL 17/02/2022
La Camera,
premesso che:
i cambiamenti climatici, anche quale causa e moltiplicatore di altri rischi ed emergenze ambientali e sociali, rappresentano una sfida decisiva e ineludibile per tutti i Paesi e per l'umanità. È peraltro ormai condivisa la necessità che, accanto agli ambiziosi ma necessari obiettivi di contrasto al global warming, si debbano inevitabilmente affiancare iniziative volte, comunque, a sostenere quei territori e quei comparti produttivi che più di altri hanno oggettive difficoltà alla riconversione e al loro drastico adattamento produttivo in questa fase di transizione verde;
proprio con questa consapevolezza, nell'ambito dello stesso Green Deal europeo, l'Unione europea si è attivata per fornire un sostegno finanziario e assistenza a favore dei soggetti più colpiti dal passaggio all'economia verde. Si tratta del cosiddetto «meccanismo per una transizione giusta» che contribuirà a mobilitare risorse per il periodo 2021-2027 nelle regioni più penalizzate;
a tal fine, è stato istituito un «Fondo per una transizione giusta» che dovrebbe aiutare i Paesi dell'Unione europea a far fronte all'impatto sociale ed economico della transizione verso la neutralità climatica. Il pacchetto di investimenti comprende 7,5 miliardi di euro dal quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e 10 miliardi di euro supplementari dallo strumento europeo per la ripresa;
la sostenibilità ambientale è ormai un'esigenza ineludibile da tutti riconosciuta, ma la sostenibilità ambientale deve essere perseguita parallelamente con la sostenibilità economica e occupazionale. È quindi necessario prevedere, sia in ambito nazionale che europeo, lo stanziamento di specifiche ulteriori risorse finanziarie volte a sostenere la transizione verde, in particolar modo per quei settori che hanno estrema difficoltà ad abbattere le emissioni di anidride carbonica, al fine di aiutarli nella realizzazione di progetti di decarbonizzazione e per cercare di contenere gli inevitabili elevati costi economici e sociali conseguenti al loro difficile adattamento alla transizione energetica. Senza questo supporto, molte imprese rischieranno di finire fuori mercato;
tra i numerosi settori produttivi fondamentali per l'economia del nostro Paese, che più difficilmente riescono ad adeguarsi alla transizione energetica, vi sono, per fare un solo esempio tra i tanti, i grandi impianti industriali e i poli per la raffinazione del petrolio presenti sul territorio nazionale. Nella sola Sicilia detti poli assorbono quasi il 46 per cento della capacità di raffinazione del Paese;
in questo ambito si ricorda che la legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), all'articolo 1, comma 159, ha introdotto un'importante norma volta a favorire gli investimenti nelle regioni del Meridione da parte delle imprese operanti nel settore della raffinazione e bioraffinazione;
in dettaglio, il citato articolo 1, comma 159, ha previsto che: «Al fine di promuovere lo sviluppo industriale e occupazionale nelle regioni del Mezzogiorno attraverso il mantenimento e l'aumento dell'occupazione, il miglioramento della qualità degli investimenti e l'adeguamento delle attività ai cambiamenti economici e sociali, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro dello sviluppo economico, assicurando il coinvolgimento delle imprese, degli enti locali e delle regioni interessati, attiva la procedura per la stipulazione di un accordo con il settore della raffinazione e della bioraffinazione, finalizzato alla promozione degli investimenti da parte delle imprese operanti in tale settore per la realizzazione di iniziative volte a perseguire gli obiettivi della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile mediante l'utilizzo di quota parte delle risorse derivanti dal gettito delle accise e dell'imposta sul valore aggiunto»;
la suddetta importante disposizione di legge, a un anno dalla sua approvazione, è praticamente rimasta lettera morta;
in questa prima fase le energie da fonti rinnovabili non sono in grado di sopperire alle necessità di tutta una serie di industrie (raffinazione, cemento, acciaio, chimica e altro) e di mezzi di trasporto (aerei, navi, treni). Sono settori estremamente difficili da elettrificare e quindi da decarbonizzare. Ridurre il loro impatto climatico è però una priorità, se il mondo vorrà rispettare gli impegni di contenimento del riscaldamento globale, visto che emettono un'alta quantità di gas serra;
seppur insufficiente, ma che va comunque nella giusta direzione, si evidenzia che la legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021) prevede uno stanziamento di 150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022 per sostenere le imprese, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, per la realizzazione di investimenti per l'efficientamento energetico e per il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate,
impegna il Governo:
1) a dare piena attuazione a quanto previsto dal comma 159 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), che ha introdotto un'importante norma volta a favorire gli investimenti nelle regioni del Meridione da parte delle imprese operanti nel settore della raffinazione e bioraffinazione, al fine di perseguire gli obiettivi della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile, estendendo dette previsioni anche ad altre aree territoriali interessate dalle medesime problematiche, attivando le opportune risorse già individuate dalla citata norma;
2) ad avviare le opportune iniziative, anche nell'ambito dell'Unione europea, per l'istituzione di un fondo per la decarbonizzazione, finalizzato a uno specifico sostegno per quei settori produttivi che, per le specifiche caratteristiche produttive, hanno oggettive evidenti difficoltà ad abbattere le emissioni di anidride carbonica e a riconvertirsi, con conseguenze negative in termini economici e occupazionali, con particolare riguardo ai settori dell'autotrasporto, dell'agricoltura, della pesca e dei settori maggiormente energivori;
3) ad adottare iniziative per prevedere che le risorse del suddetto fondo per la decarbonizzazione siano cumulabili con le risorse nazionali ed europee, volte a sostenere e agevolare le imprese nella ristrutturazione produttiva e per la riconversione ai fini della transizione energetica;
4) ad adottare iniziative presso le competenti sedi europee per supportare, anche economicamente e per un periodo temporalmente limitato, progetti di riconversione attualmente esclusi dalla possibilità di utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, al fine di consentire la riconversione del settore a partire dagli asset esistenti verso la produzione di carburanti avanzati e innovativi ecologici ed a basso contenuto di carbonio, che prevedano anche l'utilizzo di materie prime biologiche e di rifiuti non altrimenti recuperabili o riciclabili nel rispetto del principio Dnsh e del criterio Iluc salvaguardando, al contempo, i livelli occupazionali esistenti;
5) ad adottare iniziative per prevedere i necessari strumenti incentivanti volti a stimolare l'utilizzo di carburanti avanzati e innovativi ecologici ed a basso contenuto di carbonio nel trasporto pesante, marittimo e dell'aviazione, al fine di incrementare la relativa domanda e rendere economicamente vantaggiosa la riconversione del settore petrolchimico;
6) ad avviare un serio e costante confronto con il mondo imprenditoriale, le parti sociali e quei settori produttivi maggiormente colpiti dagli oneri della transizione verde, al fine di individuare le più opportune strategie e iniziative volte a sostenerle nel percorso di decarbonizzazione, favorendo altresì il cambiamento professionale e tecnologico attraverso la formazione, la riqualificazione e l'aggiornamento delle competenze dei lavoratori;
7) a garantire che la Presidenza del Consiglio dei ministri assuma il coordinamento dei Ministeri interessati, anche attraverso l'apertura di un tavolo permanente per l'individuazione delle più efficaci iniziative normative e strategie degli interventi volti a sostenere, in particolare, quei comparti e settori produttivi maggiormente in difficoltà nella progressiva decarbonizzazione in conseguenza delle loro caratteristiche produttive, quali il settore petrolchimico e della bioraffinazione;
8) ad avviare tutte le iniziative nell'ambito dell'Unione europea, volte ad implementare le risorse del «Fondo per una transizione giusta» per sostenere i territori maggiormente colpiti dalla transizione verso la neutralità climatica, anche al fine di ricomprendere ulteriori territori italiani in aggiunta a quelli già individuati dai piani territoriali per una transizione giusta.
(1-00588) (Testo modificato del corso della seduta) «Prestigiacomo, Fregolent, Galli, Ruffino, Federico, Pezzopane, Timbro, Foti, Maraia, Sut, Barelli, Braga, Buratti, D'Attis, Bagnasco, Brambilla, Calabria, Fitzgerald Nissoli, Labriola, Lorenzin, Mazzetti, Morassut, Morgoni, Nevi, Pellicani, Pittalis, Polidori, Rotondi, Rotta, Saccani Jotti, Spena, Squeri, Maria Tripodi, Marrocco, Moretto, Gagliardi, Binelli, Lucchini, Andreuzza, Patassini, Benvenuto, Ficara, Scerra, Bucalo, Butti, Ferro, Rachele Silvestri, Varchi».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):conseguenza economica
inquinamento atmosferico
inquinamento industriale