ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00579

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 634 del 08/02/2022
Abbinamenti
Atto 1/00569 abbinato in data 09/02/2022
Atto 1/00576 abbinato in data 09/02/2022
Atto 1/00577 abbinato in data 09/02/2022
Atto 1/00578 abbinato in data 09/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: BALDINO VITTORIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/02/2022


Stato iter:
09/02/2022
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/02/2022

RITIRATO IL 09/02/2022

CONCLUSO IL 09/02/2022

Atto Camera

Mozione 1-00579
presentato da
BALDINO Vittoria
testo presentato
Martedì 8 febbraio 2022
modificato
Mercoledì 9 febbraio 2022, seduta n. 635

   La Camera,

   premesso che:

    in data 30 dicembre 2021, con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sono stati individuati i comuni beneficiari dei contributi da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana con l'obiettivo di ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale;

    con il termine «rigenerazione urbana» si fa riferimento ai programmi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare e degli spazi, su scala urbana, volti a garantire, tra l'altro, la qualità dell'abitare, e ciò sia dal punto di vista ambientale, sia sociale, anche con riferimento alle aree urbane e alle periferie più degradate. Si tratta di interventi che intendono porre attenzione, altresì, al tema della salvaguardia di assetto del territorio, ambiente e paesaggio: le politiche per la rigenerazione urbana sono connesse anche con il tema della riduzione del consumo di suolo, poiché mirano a recuperare e restaurare il patrimonio edilizio esistente, regolando il ricorso al consumo di ulteriore suolo edificabile;

   in tale direzione, l'impegno non può prescindere dal superamento dei divari territoriali, peraltro uno tra gli specifici obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), e richiamato, in specifico, nella gran parte delle Missioni;

   è evidente che la rigenerazione urbana non possa prescindere dal garantire un seguito alle agevolazioni fiscali comprese nel cosiddetto «Superbonus» – volto ad un miglioramento dei problemi energetici, statici ed antisismici degli edifici – nonché l'accessibilità a tale misura, ferma restando la necessità di un rafforzamento dei controlli;

   in linea con gli Obiettivi dell'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, l'obiettivo della rigenerazione urbana consiste nel realizzare, fondamentalmente, città sostenibili e più a misura d'uomo; è evidente, dunque, la rilevanza del tema, peraltro anche oggetto di diverse proposte di legge depositate in Parlamento;

   per gli anni 2021-2026, i contributi confluiti nell'ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), già ammontavano a euro 3,4 miliardi di euro. La procedura telematica, predisposta dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali ha rilevato – a fine dicembre 2021 – la presentazione di 649 certificazioni per un totale di 2.418 progetti ed una richiesta di risorse pari ad euro 4.402.667.449,17. L'ammontare del contributo attribuito a ciascun ente è stato determinato a favore dei comuni che presentano un valore più elevato dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) come previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 gennaio 2021;

   il Governo, da ultimo, si è impegnato ad assicurare i fondi necessari a finanziare alcuni progetti rimasti, di fatto, esclusi dalla rigenerazione, seppur approvati e già cantierabili. Tali fondi sono stati reperiti e sono stati destinati, a tal fine, ulteriori 905 milioni di euro, per il periodo 2022-2026;

   i finanziamenti dello Stato copriranno tutti i progetti locali per la riqualificazione di edifici e spazi pubblici che hanno superato l'esame ministeriale, e non si limiteranno ai 1.784 in 483 comuni, coperti dai 3,4 miliardi di euro, fin qui a disposizione, e distribuiti con il decreto interministeriale del 30 dicembre scorso;

   la grande sfida per lo sviluppo ecosostenibile di tutto il Paese, oltre agli stanziamenti evidenziati può contare, altresì, sui 159 interventi del PINQuA (Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare) per 2,82 miliardi di euro, su quelli che il Pnrr sta per finanziare attraverso i Piani urbani integrati da oltre 2,7 miliardi di euro per le città metropolitane e su quelli per 300 milioni di euro nei comuni sotto i 15.000 abitanti,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative, con estrema urgenza, per:

  a) introdurre, nel primo provvedimento utile, la norma relativa al nuovo stanziamento di 905 milioni di euro da destinare alla realizzazione dei progetti di rigenerazione urbana, presentati dalle amministrazioni comunali e dichiarati ammissibili;

  b) assicurare le risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per le amministrazioni del Mezzogiorno, al fine della riduzione dei divari territoriali tra tutte le aree del Paese;

  c) garantire che le condizioni di vulnerabilità sociale e materiale, rappresentate nel criterio dell'Ivsm, permangano come criterio qualificante, perché siano assegnate le risorse ai comuni per la rigenerazione urbana;

  d) valorizzare gli interventi di rigenerazione urbana, in piena coerenza con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, energetica e sociale del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tenendo anche conto dei divari territoriali esistenti;

  e) individuare puntuali interventi che garantiscano la continuità delle agevolazioni fiscali ricomprese nella misura del cosiddetto «Superbonus» – anche valutando una proroga per gli interventi riferiti alla edilizia residenziale pubblica – al fine di consentire agli operatori del settore di agire all'interno di un quadro normativo certo e consolidato dotato di margini operativi tali da rendere effettivo e non penalizzare il ricorso al meccanismo della cessione del credito, pur nella previsione di opportune misure di contrasto alle frodi, a tal fine rafforzando gli strumenti di controllo;

  f) anche in considerazione della tempistica particolarmente stringente e delle scadenze imminenti, individuare modalità più snelle ed accessibili relativamente alle procedure da seguire per accedere ai suddetti finanziamenti.
(1-00579) «Baldino, Alemanno, Perconti, Orrico, Carabetta».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro la criminalita'

piano di finanziamento

prezzo ridotto