ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00501

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 537 del 08/07/2021
Abbinamenti
Atto 1/00499 abbinato in data 20/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 08/07/2021


Stato iter:
20/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 20/07/2021
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO GOVERNO 20/07/2021
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/07/2021
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/07/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 20/07/2021

ACCOLTO IL 20/07/2021

PARERE GOVERNO IL 20/07/2021

DISCUSSIONE IL 20/07/2021

RITIRATO IL 20/07/2021

CONCLUSO IL 20/07/2021

Atto Camera

Mozione 1-00501
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo presentato
Giovedì 8 luglio 2021
modificato
Martedì 20 luglio 2021, seduta n. 543

   La Camera,
   premesso che:
    la multinazionale Whirlpool, leader mondiale nel settore degli elettrodomestici, ha sei stabilimenti in Italia, tra cui quello di Napoli coinvolto in una lunga vertenza che trae origine dall'improvvisa volontà della società di cedere lo stabilimento e, dunque, disattendere l'accordo sul piano industriale, siglato nel mese di ottobre 2018, che impegnava l'azienda a mantenere i livelli occupazionali e ad avviare un progetto di sviluppo e di rilancio della produzione del sito napoletano, investendo circa 17 milioni di euro per il triennio 2019-2021;
    dopo più di due anni di gestione della vertenza Whirlpool di Napoli – tra tavoli di concertazione presso il Ministero dello sviluppo economico, mobilitazioni dei lavoratori e iniziative parlamentari per mantenere l'attenzione sulle problematiche industriali e occupazionali dello stabilimento campano – di fatto sono falliti tutti i tentativi dei diversi Governi che, in questi anni, si sono succeduti, per addivenire a delle soluzioni;
    il 31 ottobre 2020, nel corso di un incontro tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero dello sviluppo economico, Whirlpool e rappresentanze sindacali di categoria, la società non ha voluto aderire alla proposta dei rappresentanti del Governo di rivedere il proprio piano industriale nella prospettiva di una continuazione dell'attività aziendale sul sito campano e ha ribadito l'intenzione di chiudere il sito di Napoli, comunicando, altresì, la volontà di ricorre alla cassa integrazione con causale COVID-19, per fronteggiare le conseguenze derivanti dall'impatto dell'emergenza sanitaria;
    la produzione del sito di Napoli è poi cessata nel novembre 2020 e le retribuzioni ai 355 lavoratori sono state corrisposte fino al 31 dicembre 2020. Ad oggi, resta ferma la volontà dell'azienda di avviare le procedure di licenziamento per questi dipendenti, in un territorio che sul fronte dell'occupazione è già fortemente penalizzato: andranno persi circa mille posti di lavoro considerando le ripercussioni anche sull'indotto;
    queste persone si andranno ad aggiungere a centinaia di lavoratori che, in Campania, terminate le casse integrazioni COVID-19 e venuto meno il blocco dei licenziamenti, subiranno le conseguenze delle difficoltà delle aziende del settore produttivo artigianale, di quello turistico e del commercio; difatti, i sindacati hanno più volte sollecitato un tavolo di crisi permanente in regione per adottare tutte le iniziative necessarie per contrastare la minaccia di una vera e propria «macelleria sociale» e individuare un piano di politiche attive e formative finalizzato alla ricollocazione di queste persone;
    quello che sembra l'epilogo della vertenza Whirlpool è un pericoloso precedente, insieme ad altre vicende speculari, poiché si perviene alla conclusione che in Italia gli accordi di politica industriale possono essere violati, procedendo alla chiusura discrezionale di un'azienda, con tutto ciò che ne consegue, e senza addurre alcun valido motivo a fondamento di tale gravosa scelta;
    questo caso è quindi emblematico della necessità di individuare ulteriori strumenti da adottare per la gestione e il superamento delle vertenze aziendali, per escludere il ripetersi di condotte come quelle assunte dalla multinazionale americana che, oltre a recare ovvi pregiudizi ai lavoratori coinvolti e al tessuto economico sociale dei territori interessati, tradiscono anche la legittima aspettativa delle istituzioni al buon fine dei piani industriali accordati, dopo lo svolgimento di lunghe e complesse interlocuzioni;
    si ritiene che sussistano le condizioni affinché lo stabilimento di Napoli possa essere rilanciato, poiché non si è di fronte ad un comparto in crisi; al contrario, la fase attuale è caratterizzata da un'importante ripresa del mercato del grande elettrodomestico, che, nei primi tre mesi del 2021, ha registrato un aumento delle vendite del 29,5 per cento (dati Gfk), con prospettive di ulteriore crescita per i prossimi mesi considerando che la domanda continua ad essere alta;
    per gli stessi siti Whirlpool in Italia è emerso un netto aumento della produzione e un'esponenziale crescita di volumi; pertanto, la fabbrica di lavatrici di Napoli potrebbe assorbire una parte di quella domanda, impiegando i propri 355 lavoratori, e potenziare la sua tenuta con il rientro in Italia di produzioni delocalizzate in Polonia, come era stato previsto originariamente dal piano industriale;
    oltretutto, il rilancio del sito Whirlpool di Napoli per salvaguardare i posti di lavoro diretti ed indiretti è favorito anche dagli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza;
    va quindi individuato un nuovo accordo con la multinazionale americana, che assicuri la ripresa delle attività del sito campano, e, a tal fine, è necessario che Whirlpool non proceda ai licenziamenti e faccia ricorso alla cassa integrazione come prevista dal decreto-legge n. 99 del 2021, che reca misure a tutela del lavoro e di sostegno alle imprese,

impegna il Governo:

1) nell'ambito di un tavolo di concertazione, ad individuare con la società un accordo in sintonia con gli obiettivi previsti nel piano industriale sottoscritto dalla multinazionale Whirlpool il 25 ottobre 2018 per il triennio 2019-2021, che consenta la salvaguardia dei livelli occupazionali dello stabilimento industriale di Napoli attraverso il rilancio produttivo dello stesso, allo scopo di escludere la definitiva chiusura della fabbrica e le gravi conseguenze che comporterebbe sul piano sociale ed economico in un'area territoriale già interessata da una grave crisi, anche considerando che, nonostante l'emergenza pandemica, la Whirlpool Italia ha visto un aumento della produzione e del lavoro – in linea con lo stato di salute del comparto degli elettrodomestici – e che il rilancio dello stabilimento di Napoli è ulteriormente favorito dagli effetti degli investimenti provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza;

2) proprio alla luce del caso Whirlpool, ad adottare iniziative, per quanto di competenza, che consentano una più adeguata gestione e il superamento delle crisi industriali, in particolare con l'obiettivo di svolgere efficaci trattative e valorizzare gli accordi negoziali con le imprese, per escludere che le stesse, arbitrariamente e senza ragionevoli motivi, decidano poi di disattendere i piani industriali che sottoscrivono, tra l'altro, anche nelle ipotesi in cui abbiano beneficiato di agevolazioni, incentivi e contributi pubblici a diverso titolo.
(1-00501) «Lollobrigida, Meloni, Rizzetto, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Deidda, Delmastro Delle Vedove, De Toma, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rotelli, Rachele Silvestri, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci, Zucconi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

cessazione d'attivita'

incremento produttivo