ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00450

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 477 del 30/03/2021
Abbinamenti
Atto 1/00414 abbinato in data 13/04/2021
Atto 1/00417 abbinato in data 13/04/2021
Atto 1/00418 abbinato in data 13/04/2021
Atto 1/00429 abbinato in data 13/04/2021
Atto 1/00440 abbinato in data 13/04/2021
Atto 1/00441 abbinato in data 13/04/2021
Atto 1/00442 abbinato in data 13/04/2021
Atto 1/00451 abbinato in data 13/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 30/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COSTANZO JESSICA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 30/03/2021
COLLETTI ANDREA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
BARONI MASSIMO ENRICO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
CABRAS PINO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
CORDA EMANUELA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
GIULIODORI PAOLO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
MANIERO ALVISE MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
PAXIA MARIA LAURA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
SAPIA FRANCESCO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
SPESSOTTO ARIANNA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
TESTAMENTO ROSA ALBA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021
TRANO RAFFAELE MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 30/03/2021


Stato iter:
13/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/04/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/04/2021
Resoconto MURONI ROSSELLA MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI
Resoconto ROSPI GIANLUCA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA
Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto VALLASCAS ANDREA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
Resoconto FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MOLINARI RICCARDO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 13/04/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/04/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 13/04/2021

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 13/04/2021

PARERE GOVERNO IL 13/04/2021

DISCUSSIONE IL 13/04/2021

VOTATO PER PARTI IL 13/04/2021

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 13/04/2021

CONCLUSO IL 13/04/2021

Atto Camera

Mozione 1-00450
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo presentato
Martedì 30 marzo 2021
modificato
Martedì 13 aprile 2021, seduta n. 485

   La Camera,
   premesso che:
    a seguito del nullaosta del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del 30 dicembre 2020, la Società gestioni impianti nucleari spa (Sogin), società dello Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, ha pubblicato la proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) alla localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31;
    ai sensi della citata disposizione di legge, il deposito è destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività, derivanti da attività industriali, di ricerca e medico-sanitari e dalla pregressa gestione di impianti nucleari, e all'immagazzinamento, a titolo provvisorio di lunga durata, dei rifiuti ad alta attività e del combustibile irraggiato provenienti dalla pregressa gestione di impianti nucleari in un Parco tecnologico;
    la proposta di carta è stata stilata in base ai criteri emanati dall'Ispra (oggi Isin) nella Guida tecnica n. 29 del 4 giugno 2014, recante «Criteri per la localizzazione di un impianto di smaltimento superficiale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività», Guida tecnica sottoposta a un processo di revisione internazionale da parte della Iaea nonché a una fase di consultazione degli enti e degli organismi tecnici nazionali interessati;
    nella Cnapi vengono individuati 67 siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito, raggruppati in quattro insiemi con ordine di idoneità decrescente (A1, A2, R e C), individuati, in base all'articolo 27, comma 1, del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, considerando aspetti socio-ambientali, logistici e di classificazione sismica;
    in base a questi criteri, sono state individuale 8 zone potenzialmente idonee in Piemonte, 2 in Toscana. 22 nel Lazio, 12 in Basilicata, 1 in Puglia, 4 in Basilicata-Puglia, 14 in Sardegna. 4 in Sicilia. Su 67 aree, 12 sono in classe A1 (Aree continentali, molto buone). 15 in classe A2 (Aree continentali, buone), 15 in classe B (aree insulari), 29 in classe C (Aree in zona sismica 2);
    la pubblicazione della proposta di Cnapi ha generato nei territori e tra le comunità interessate sentimenti di forte preoccupazione e di generale allarme — reazioni in molti casi sfociate in dure manifestazioni di protesta — per le conseguenze che potrebbero derivare dalla realizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, anche in considerazione del fatto che le attività di informazione e coinvolgimento delle popolazioni sono state del tutto insufficienti, se non assenti;
    nell'arco dei dieci anni che sono stati necessari per giungere alla pubblicazione della proposta di Cnapi, le attività di comunicazione pubblica e istituzionale sono state un esempio negativo di tutto quello che non si dovrebbe fare quando si devono sensibilizzare territori in merito a progetti destinati a modificare le dinamiche delle comunità interessate, soprattutto quando si trattano temi come i rifiuti nucleari che necessitano, viceversa, di un'ampia e chiara informazione tra i cittadini;
    quello adottato, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, è stato un approccio sconsiderato, fatto di ritardi, rinvii, molti silenzi, indiscrezioni e mezze verità, che ha contribuito a produrre un clima di generale sospetto e preoccupazione attorno al progetto, accentuando naturali contrarietà e resistenze sino a determinare un «effetto Nimby» che risulta difficile da controllare;
    in questo contesto, amministratori locali e cittadini hanno scoperto, da un giorno all'altro, dal sito della Sogin, che il loro territorio era stato ricompreso nella Cnapi;
    con la pubblicazione della proposta di Cnapi, si apre una nuova fase che prevede, in base all'articolo 27, commi 3, 4, 5 e 6, del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, un coinvolgimento maggiore dei soggetti interessati: fase nella quale sarebbe auspicabile recuperare il tempo perso e i ritardi nelle attività di informazione, comunicazione e coinvolgimento;
    le citate disposizioni prevedono che nei centottanta giorni successivi alla pubblicazione della Cnapi, le regioni, gli enti locali, nonché i soggetti portatori di interessi qualificati, possano formulare osservazioni e proposte tecniche alla Sogin ed entro i duecentoquaranta giorni dalla pubblicazione la Sogin promuove un Seminario nazionale a cui possono partecipare, oltre ai Ministeri e all'Agenzia per la sicurezza nucleare, le regioni, le province ed i comuni sul cui territorio ricadono le aree interessate dalla proposta di Cnapi nonché le associazioni di categoria, i sindacati, gli enti di ricerca, le università;
    a seguito della pubblicazione della proposta di Cnapi, sono state sollevate molteplici perplessità in merito al fatto che i criteri siano stati definiti nel 2014 e che la stessa proposta di carta sia stata completata nel 2015 (seppure successivamente sia stata in minima parte integrata), quindi, molto tempo prima della pubblicazione del 30 dicembre 2020. Nel frattempo, potrebbero essere mutate le condizioni oggettive che nel 2015 avevano portato all'inclusione di alcuni siti e all'esclusione di altri. Sarebbe pertanto opportuno verificare se i territori ricompresi nella carta siano ancora da considerarsi potenzialmente idonei ad ospitare il deposito, e se altri, precedentemente esclusi, possano essere oggi compresi;
    tra i criteri di esclusione delle aree potenzialmente idonee figura quello delle «aree che non siano ad adeguata distanza dai centri abitati», senza tuttavia specificare cosa si debba intendere per adeguatezza della distanza;
    perplessità sono state sollevate anche in merito all'inclusione della categoria B (aree insulari), che interessa 14 siti in Sardegna e 1 in Sicilia, in considerazione del fatto che il trasporto via mare, l'unico fattibile, incontrerebbe numerosi ostacoli, come l'adeguamento delle infrastrutture portuali e delle navi e la copertura assicurativa per i rischi ambientali;
    in Piemonte, diverse aree individuate tra le otto potenzialmente idonee ad ospitare il deposito risultano adiacenti a zone in cui si coltivano e si producono prodotti certificati da marchi di qualità (di origine controllata, protetta, di origine controllata e garantita), nonché prodotti agroalimentari tradizionali, di denominazione comunale o certificati dal comitato scientifico di slow-food,

impegna il Governo:

1) a favorire il massimo grado di coinvolgimento delle comunità locali, delle istituzioni, delle associazioni e dei portatori di interesse durante la cadenzata fase delle consultazioni, prevedendo anche la possibilità di una maggiore flessibilità della tempistica che tenga conto della complessità della materia e dell'impatto della pandemia sull'operatività delle strutture amministrative;

2) a promuovere un'adeguata campagna di informazione, anche di ordine tecnico, che consenta di rendere conosciuto il dettaglio delle operazioni fin qui espletate e quelle che seguiranno dalla pubblicazione della Cnai (Carta nazionale delle aree idonee) alla progettazione e alla realizzazione del deposito unico e del Parco tecnologico;

3) a valutare l'opportunità di adottare iniziative per esplicitare la definizione di «adeguata» distanza dai centri abitati;

4) a valutare e ad approfondire nel corso delle procedure di consultazione e in occasione del seminario nazionale l'opportunità di riesaminare la posizione dei siti ricompresi nella proposta di Carta, al fine di verificare la sussistenza della validità dei criteri alla luce di possibili mutazioni del contesto locale, visto anche il tempo trascorso dalla definizione di una prima proposta di Carta;

5) a garantire il pieno rispetto dei tempi previsti per la realizzazione del deposito unico nazionale e quindi per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, evitando lo stoccaggio in siti provvisori inidonei a tale scopo;

6) a monitorare che tutta la documentazione pubblicata sul sito internet sia effettivamente completa ed aggiornata, compresa quella disponibile presso le sedi della Sogin s.p.a. e le altre sedi delle ex centrali nucleari elencate nell'avviso pubblico della Sogin e pubblicato sul sito depositonazionale.it;

7) ad assumere iniziative per garantire un'adeguata indennità per i proprietari dei terreni sui quali sarà realizzato il parco tecnologico a valori di mercato che tenga anche conto della destinazione edificatoria e produttiva degli stessi;

8) ad adottare iniziative per rivedere i criteri attualmente previsti dalla normativa vigente in materia di compensazioni a favore dei siti che attualmente ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare, basati attualmente sui confini amministrativi comunali di cui all'articolo 4 del decreto-legge n. 314 del 2003, valutando la previsione di includere anche il parametro della distanza chilometrica dal sito che ospita i medesimi rifiuti nucleari e ad adottare le opportune iniziative volete a garantire tempi più rapidi nell'erogazione delle suddette compensazioni ai territori interessati;

9) ad adottare le opportune iniziative volte a garantire tempi più rapidi nell'erogazione delle compensazioni ai territori interessati, in aggiunta alle compensazioni ambientali che verranno previste nell'ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale (Via).
(1-00450)
(Testo modificato nel corso della seduta). «Vallascas, Costanzo, Colletti, Massimo Enrico Baroni, Cabras, Corda, Giuliodori, Maniero, Paxia, Sapia, Spessotto, Testamento, Trano».