ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00437

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Abbinamenti
Atto 1/00423 abbinato in data 24/03/2021
Atto 1/00428 abbinato in data 24/03/2021
Atto 1/00435 abbinato in data 24/03/2021
Atto 1/00439 abbinato in data 24/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: NOJA LISA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 23/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORETTO SARA ITALIA VIVA 23/03/2021
ANNIBALI LUCIA ITALIA VIVA 23/03/2021
ANZALDI MICHELE ITALIA VIVA 23/03/2021
COLANINNO MATTEO ITALIA VIVA 23/03/2021
DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA 23/03/2021
DI MAIO MARCO ITALIA VIVA 23/03/2021
FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA 23/03/2021
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 23/03/2021
GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA 23/03/2021
GIACHETTI ROBERTO ITALIA VIVA 23/03/2021
LIBRANDI GIANFRANCO ITALIA VIVA 23/03/2021
MOR MATTIA ITALIA VIVA 23/03/2021
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA 23/03/2021
OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 23/03/2021
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA 23/03/2021
ROSATO ETTORE ITALIA VIVA 23/03/2021
SCOMA FRANCESCO ITALIA VIVA 23/03/2021
UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA 23/03/2021
VITIELLO CATELLO ITALIA VIVA 23/03/2021


Stato iter:
24/03/2021
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/03/2021

RITIRATO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Mozione 1-00437
presentato da
NOJA Lisa
testo presentato
Martedì 23 marzo 2021
modificato
Mercoledì 24 marzo 2021, seduta n. 474

   La Camera,
   premesso che:
    l'accelerazione e il potenziamento della campagna vaccinale anti Covid-19 sono lo strumento principale per uscire dalla crisi sanitaria che ci affligge da un anno, tutelare la salute delle cittadine e dei cittadini italiani e ritornare alla normalità con un conseguente effetto positivo sul piano economico e sociale;
    il 17 giugno 2020, la Commissione europea ha presentato una strategia europea sui vaccini per accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini anti Covid-19, nell'ambito della quale ha concluso accordi con singoli produttori di vaccini per conto dei Paesi dell'Unione europea, stabilendo che, una volta disponibili, dimostratisi sicuri ed efficaci e autorizzati a livello dell'Unione europea l'accesso a tali vaccini fosse assicurato a tutti gli Stati membri contemporaneamente e la relativa distribuzione avvenisse proporzionalmente alla popolazione per garantire un accesso equo;
    ad oggi, a seguito delle raccomandazioni scientifiche positive dell'Agenzia europea per i medicinali, nell'Unione europea è stato autorizzato l'uso di 4 vaccini anti Covid-19 sicuri ed efficaci, sviluppati, rispettivamente da BioNTech-Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Janssen Pharmaceutica NV, una delle case farmaceutiche Janssen della Johnson & Johnson;
    il 19 gennaio 2021, la Commissione europea ha adottato una comunicazione in cui si invitano gli Stati membri ad accelerare la diffusione dei vaccini in tutta l'Unione europea, con l'obiettivo di arrivare, entro l'estate del 2021, ad avere vaccinato almeno il 70 per cento dell'intera popolazione adulta degli Stati membri;
    ad oggi si registrano gravi ritardi in relazione ai tempi di produzione e consegna delle dosi di vaccini anti Covid-19 pattuiti negli accordi stipulati dalla Commissione europea con le aziende produttrici dei predetti vaccini;
    per far fronte a tali difficoltà di approvvigionamento, la Commissione europea ha, tra l'altro, istituito una task force che ha l'obiettivo di aumentare la produzione industriale di vaccini sotto l'autorità del commissario per il mercato interno, Thierry Breton, e in collaborazione con la commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides;
    secondo quanto indicato dalla stessa Commissione europea, le attività di tale task force si articolano in tre assi principali: eliminare le strozzature nella produzione attuale, adeguare la produzione di vaccini alle varianti del Covid-19 e lavorare a un piano strutturale per una risposta più rapida ai rischi biologici a livello europeo;
    i ritardi nella produzione e fornitura delle dosi vaccinali pattuite stanno comportando un grave rallentamento della campagna vaccinale avviata nel nostro Paese;
    tale rallentamento può avere un effetto molto grave sulla tutela della salute degli italiani e sulla possibilità di ottenere nei tempi più rapidi possibili una ripresa della crescita economica del nostro Paese;
    secondo i dati relativi ai Paesi in cui la campagna vaccinale ha raggiunto significativi livelli di copertura della popolazione, la curva dei decessi, dei ricoveri e dei contagi legati al Covid-19 sta subendo una flessione decisiva;
    ad esempio, in Israele, per la prima volta da dicembre scorso, il numero dei casi gravi di Covid-19 è sceso sotto le 700 unità. Almeno il 50,1 per cento delle nuove diagnosi positive riguardano adolescenti e bambini che non hanno possibilità di essere vaccinati, mentre solo il 5,4 per cento gli over 60 che sono stati quasi tutti immunizzati. Nel Regno Unito, dove è stato vaccinato circa il 37 per cento della popolazione, fino a fine gennaio 2021 si registravano 600 ricoveri per un milione di abitanti e oggi tale dato è sceso a 100;
    inoltre, l'efficacia delle vaccinazioni per contenere la crisi sanitaria è dimostrata anche dai dati riportati nell'ultimo Report pubblicato dall'Istituto superiore di sanità che certificano come, a partire dalla seconda metà di gennaio 2021, si possa osservare nel nostro Paese un trend in diminuzione del numero di casi di contagio da Covid-19 negli operatori sanitari e nelle persone ultra ottantenni, ascrivibile alla campagna di vaccinazione che, nella fase iniziale, ha interessato il personale sanitario e gli operatori e gli ospiti delle Rsa. Il che dimostra come i vaccini anti Covid-19 funzionino e siano la chiave di svolta della pandemia;
    per accelerare la copertura vaccinale della popolazione italiana, il nuovo commissario straordinario all'emergenza Covid-19, Generale Francesco Paolo Figliuolo, ha presentato il Piano per la campagna vaccinale nazionale che prevede l'obiettivo di raggiungere il numero di 500 mila somministrazioni giornaliere ad aprile;
    accanto a questo impulso volto ad accrescere la capacità di inoculazione delle dosi vaccinali disponibili, tuttavia, occorre attrezzarsi per promuovere parallelamente un aumento della capacità produttiva del nostro Paese;
    per questo, in linea con la strategia europea sopra richiamata, il Governo italiano ha promosso un tavolo di confronto, coordinato dal Ministero dello sviluppo economico e che coinvolge rappresentanti di Farmindustria e di Aifa, volto a verificare la possibilità di promuovere al più presto la produzione dei vaccini anti Covid-19 ad opera di imprese presenti in Italia;
    il tavolo di confronto ha anche l'obiettivo di ottenere un'accelerazione da parte della Commissione europea delle iniziative opportune per consentire, da parte dei gruppi che hanno i vaccini approvati, il trasferimento tecnologico necessario per l'avvio di tale produzione nazionale;
    nonostante le predette iniziative volte ad accelerare la campagna di vaccinazione nazionale, sarà in ogni caso necessario attendere ancora qualche mese prima che gran parte della nostra popolazione possa ottenere il vaccino, raggiungendo in tal modo la tanto auspicata «immunità di gregge» che ci porterà fuori dalla crisi sanitaria;
    prima di quel momento, sarà inevitabile la convivenza con il virus con l'obiettivo principale di limitarne quanto più possibile i danni anche attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuovi trattamenti innovativi, come quelli che fanno uso di anticorpi monoclonali;
    il 4 febbraio l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato l'utilizzo di due anticorpi monoclonali per il trattamento del Covid-19, con alcune condizioni e per una categoria limitata di pazienti, ovvero per una casistica limitata in fase precoce in pazienti ad alto rischio di evoluzione della malattia;
    l'8 febbraio è stato pubblicato il decreto del Ministro della salute che autorizza la distribuzione temporanea dell'anticorpo monoclonale bamlanivimab e l'associazione di anticorpi monoclonali bamlanivimab-etesevimab, prodotti dall'azienda farmaceutica Eli Lilly, e l'associazione di anticorpi monoclonali casirivimab-imdevimab dell'azienda farmaceutica Regeneron/Roche;
    nei giorni scorsi sono partite le prime somministrazioni degli anticorpi monoclonali presso alcuni centri tra cui l'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani, che ha annunciato l'avvio del trattamento a persone in fase iniziale di malattia che non necessitano di ricovero in ospedale, ma con particolari condizioni di aumentato rischio di peggioramento clinico, in base al programma del Ministero della salute, dell'Aifa e della regione Lazio;
    l'avanguardia italiana nella ricerca in questo settore è ben rappresentata dalla rete di laboratori e aziende del Toscana Life Sciences di Siena, un polo «biotech» composto da realtà che lavorano allo sviluppo di test e terapie contro il Covid-19;
    ha assunto grande rilevanza nazionale e internazionale la ricerca sull'anticorpo monoclonale umano Mad0004J08, individuato dal team di ricerca come il più promettente in risposta all'infezione da Sars-CoV-2, che sarà sottoposto ai trial clinici e ha dimostrato finora (in vitro e in vivo) una potenza di neutralizzazione tale per cui è sufficiente un dosaggio più basso rispetto ad altri trattamenti analoghi;
    auspicabilmente, il trattamento in questione potrà così essere somministrato attraverso una modalità meno invasiva per il paziente, più agevole per il medico e con un impatto ridotto su strutture ospedaliere e Servizio sanitario nazionale. Inoltre, si tratta di un anticorpo monoclonale capace di neutralizzare anche la variante inglese e virus che contengono le mutazioni chiave delle varianti sudafricana e brasiliana;
    gli anticorpi monoclonali potrebbero, quindi, essere di estrema utilità, in quanto rappresentano uno strumento importante con cui accompagnare il piano di vaccinazioni, consentendo anche di gestire con meno apprensione i ritardi nelle forniture o altri possibili rallentamenti rispetto agli obiettivi previsti;
    l'innovazione tecnologica rappresenta un'evoluzione delle conoscenze tecnico-scientifiche e di conseguenza del procedimento di creazione di determinati prodotti e servizi, al fine di realizzare un loro miglioramento ed una velocizzazione dei processi di realizzazione;
    per tale ragione, l'innovazione rappresenta una strategia concorrenziale per le imprese e richiede di essere tutelata per mezzo di strumenti giuridici, tra i quali vi è il brevetto per invenzione;
    fermo restando che anche i vaccini, alla pari di altri farmaci, sono brevettabili, nell'attuale contesto di pandemia globale occorre perseguire il giusto bilanciamento tra l'esigenza di tutelare i diritti di proprietà intellettuale, come strumento di promozione della ricerca e dell'innovazione in campo medicale, e la necessità di garantire l'accesso su larga scala ai vaccini e ai trattamenti indispensabili per la tutela della salute delle persone,

impegna il Governo:

1) ad assumere ogni iniziativa utile per promuovere la produzione di vaccini anti Covid-19, da parte di imprese che operano in Italia, anche attraverso la riconversione di impianti destinati a produzioni di altri prodotti per la salute umana e animale e adottando tutte le misure opportune per il superamento di ostacoli e limitazioni che possano eventualmente impedire o rallentare tale processo;

2) ad intraprendere, anche in seno alle competenti sedi decisionali europee, ogni possibile iniziativa al fine di ottenere, in tempi brevi, da parte dei gruppi che hanno i vaccini anti Covid-19 approvati, il trasferimento tecnologico necessario per consentire la produzione di tali vaccini in Italia;

3) a promuovere, anche attraverso investimenti pubblici strategici, la ricerca, lo sviluppo e la produzione da parte di imprese che operano in Italia di vaccini a mRNA e di medicinali e trattamenti innovativi – a partire dagli anticorpi monoclonali – e dispositivi medici ritenuti essenziali per far fronte a rischi pandemici anche futuri;

4) a sostenere, anche in seno alle istituzioni europee, ogni iniziativa utile ed opportuna per rafforzare l'indirizzo, appena avviato, in favore di un'autosufficienza europea tecnico-scientifica in ambito farmaceutico e biomedicale;

5) ad assumere ogni iniziativa utile per promuovere l'accesso diffuso ai vaccini e ai trattamenti anti Covid-19, contemperando in modo adeguato la legittima protezione della proprietà intellettuale e l'esigenza di tutelare la salute delle persone, fornendo una risposta robusta, rapida e universale alla pandemia.
(1-00437) «Noja, Moretto, Annibali, Anzaldi, Colaninno, Del Barba, Marco Di Maio, Ferri, Fregolent, Gadda, Giachetti, Librandi, Mor, Nobili, Occhionero, Paita, Rosato, Scoma, Ungaro, Vitiello».