ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00364

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 370 del 13/07/2020
Abbinamenti
Atto 1/00274 abbinato in data 13/07/2020
Atto 1/00354 abbinato in data 13/07/2020
Atto 1/00363 abbinato in data 13/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: SERRITELLA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2020
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA 13/07/2020
STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI 13/07/2020
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA 13/07/2020
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
CANTONE LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
DE GIROLAMO CARLO UGO MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
FICARA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
MARINO BERNARDO MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
RAFFA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020
TERMINI GUIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/07/2020


Stato iter:
16/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/07/2020
Resoconto SERRITELLA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/07/2020
Resoconto MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
 
PARERE GOVERNO 16/07/2020
Resoconto MANZELLA GIAN PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO GOVERNO 16/07/2020
Resoconto MANZELLA GIAN PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/07/2020
Resoconto STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI
Resoconto NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto ZANELLA FEDERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto MORELLI ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto SERRITELLA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CUNIAL SARA MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/07/2020

DISCUSSIONE IL 13/07/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/07/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 16/07/2020

ACCOLTO IL 16/07/2020

PARERE GOVERNO IL 16/07/2020

DISCUSSIONE IL 16/07/2020

VOTATO PER PARTI IL 16/07/2020

APPROVATO IL 16/07/2020

CONCLUSO IL 16/07/2020

Atto Camera

Mozione 1-00364
presentato da
SERRITELLA Davide
testo presentato
Lunedì 13 luglio 2020
modificato
Giovedì 16 luglio 2020, seduta n. 373

   La Camera,
   premesso che:
    la realizzazione delle reti a banda ultralarga, coerentemente con gli obiettivi europei per il 2025, rappresenta per il nostro Paese un'importante sfida da vincere per assicurare la base infrastrutturale indispensabile allo sviluppo socio-economico del complesso mosaico tecnologico che costituirà il volano economico del prossimo futuro;
    la creazione di una moderna rete in fibra ottica costituisce, infatti, non solo l'elemento caratterizzante delle connessioni internet ad altissima capacità e velocità sulla rete fissa, ma è indispensabile anche per assicurare lo sviluppo dell'ecosistema 5G e di tutte le applicazioni più innovative che discendono da questa tecnologia anche per il rilancio di politiche pubbliche che riguardano la fruizione innovativa di servizi sanitari, il monitoraggio ambientale, la salvaguardia del territorio, l'istruzione, il turismo, i beni culturali, la coesione sociale;
    gli obiettivi di infrastrutturazione digitale a livello europeo prendono le mosse dalla comunicazione «Un'agenda digitale europea» (COM(2010)245) che la Commissione europea aveva adottato, il 19 maggio 2010. L'Agenda rappresenta una delle sette «iniziative faro» della Strategia per la crescita «Europa 2020». Tale comunicazione prevedeva tre obiettivi in tema di banda larga ed ultra larga, con diverse scadenze temporali: banda larga di base per tutti entro il 2013; banda larga veloce (pari o superiore a 30 Mbps) per tutti entro il 2020; banda larga ultraveloce (velocità superiore a 100 Mbs) per almeno il 50 per cento degli utenti domestici europei entro il 2020. Nel 2016, con la comunicazione COM(2016) 587 final «Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea» la Commissione europea ha annunciato gli obiettivi per il 2025: connettività di almeno 1 Gbps per scuole, biblioteche e uffici pubblici; connettività di almeno 100 Mbps, espandibile a Gigabit, per tutte le famiglie europee; copertura 5G ininterrotta in tutte le aree urbane e lungo i principali assi di trasporto terrestre;
    la Commissione europea ha presentato recentemente un pacchetto di proposte sull'innovazione digitale (in particolare, in materia di big data e intelligenza artificiale), introdotte da una comunicazione quadro – «Plasmare il futuro digitale dell'Europa (CCM(2020)67 final)». In questa comunicazione, oltre ad essere tracciata la strategia generale europea diretta a costruire un orizzonte comune per lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali, viene ribadito come il presupposto essenziale di tale sviluppo sia proprio una connettività affidabile e sicura sia con riferimento sia alla banda ultralarga fissa in fibra sia con riferimento alle infrastrutture per le reti 5G (e per le future reti 6G);
    in Italia lo sviluppo dell'infrastruttura in fibra ottica è stato programmato nell'ambito del Piano banda ultralarga (piano Bul) tenendo conto delle specificità del nostro Paese. L'obiettivo di copertura definito nel piano è il seguente: per le reti ultraveloci ad oltre 100 Mbps fino all'85 per cento della popolazione, mentre al 100 per cento della popolazione deve essere assicurata una connessione ad almeno 30 Mbps;
    l'Italia è stato il primo Paese europeo a recepire per intero la direttiva 2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014, attraverso l'emanazione del decreto legislativo n. 33 del 2016 e successivamente con decreto ministeriale 11 maggio 2016 il Mise ha stabilito le modalità tecniche per la definizione del contenuto del Sinfi (Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture), con tutte le misure di incentivo e aiuto per lo sviluppo della banda ultralarga;
    le risorse disponibili per la realizzazione del piano sono state definite, già nel corso della precedente legislatura, con la delibera n. 65-2015 del Cipe che ha programmaticamente destinato, a valere sulle risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2014-2020, 3,5 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi di euro per interventi di immediata attivazione; con la delibera n. 71 del 7 agosto 2017 il Cipe, sempre a valere sul Fondo sviluppo e coesione ha approvato, per il completamento del Piano banda ultralarga, l'assegnazione di 1,3 miliardi di euro per interventi a sostegno della domanda degli utilizzatori (ancora non utilizzati). Ulteriori risorse, fino a 1,4 miliardi di euro, potranno essere conferite al Piano strategico per la banda ultra larga, con successivi provvedimenti normativi (previo reperimento delle coperture finanziarie) per un totale di 4,9 miliardi di euro;
    la prima fase del piano ha focalizzato l'intervento pubblico nelle aree a fallimento di mercato, le cosiddette «aree bianche», nelle quali la realizzazione della rete in fibra è stata affidata con tre bandi pubblici, aggiudicati all'operatore economico Open Fiber spa;
    il modello scelto nei bandi riguardava la progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di una rete passiva e attiva di accesso in modalità wholesale, data in concessione per 20 anni e che rimarrà di proprietà pubblica, tale da consentire agli operatori di telecomunicazione di fornire servizi agli utenti finali a 100 Mbps e comunque non al di sotto dei 30 Mbps;
    la realizzazione di tale rete è risultata sin da subito estremamente complessa sia sotto il profilo degli oneri burocratici che economicamente; in ragione di ciò sono state assunte in questi anni, nel quadro del Piano e con successivi interventi normativi, diverse iniziative per semplificare i permessi ed alleggerire gli oneri burocratici per gli operatori, in particolare implementando il Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture nel tentativo di rendere più veloce l'esecuzione del Piano;
    i dati disponibili, sia con riferimento agli obiettivi di sistema, sia con riferimento alla realizzazione degli interventi nelle aree bianche, non sembrano assicurare il raggiungimento degli obiettivi del piano Bul (100 per cento della popolazione per quanto riguarda le connessioni a 30 Mb/s e 50 per cento della popolazione per connessioni da almeno 100 Mb/s che ad un Gb/s entro il 2020) e richiedono un coinvolgimento del Governo per conseguire gli obiettivi che l'Italia si è data;
    il 15 maggio 2020 è infatti stato pubblicato il report sullo stato di avanzamento del piano strategico Banda ultralarga; il report dà conto separatamente degli interventi realizzati con la posa di fibra ottica ed interventi che invece sono realizzati con la tecnologia Fwa; i dati del report confermano la sussistenza di una situazione di difficoltà nel completamento delle procedure burocratiche che portano alla possibilità di avviare i servizi;
    in una recente intervista l'amministratore di Infratel, che ha il compito di vigilare sull'attuazione del Piano banda ultra larga, resa a margine di una riunione del Cobul, ha affermato che: «per ragioni varie, dai ricorsi alla mancanza delle autorizzazioni, siamo indietro nella realizzazione del Piano e dobbiamo imprimere insieme una decisa accelerazione. Ci sono oltre 300 milioni di opere ordinate e non realizzati»;
    inoltre il Cobul, nella riunione del 5 maggio 2020, ha tracciato alcuni indirizzi in merito all'utilizzo dei fondi, pari a 1.146 milioni di euro, per l'erogazione a famiglie e imprese di voucher a sostegno della domanda di connettività (oltre a 400 milioni di euro destinati ad assicurare la connettività ultraveloce, a velocità superiori a 1 Gb/s per gli istituti scolastici, coerentemente con gli obiettivi europei per il 2025, sopra ricordati);
    l'Italia, anche alla luce dell'esperienza del lock-down, nel corso del quale le reti fisse e mobile sono state fortemente sollecitate da un improvviso picco della domanda di connettività per famiglie e imprese derivante dalle modalità di organizzazione del lavoro, dei servizi e della istruzione da remoto, deve assumere ogni iniziativa per accelerare significativamente il dispiegamento delle reti di connessione ad alta capacità su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo in una logica di sistema tutti gli operatori. Tale progetto deve partire da un'analisi dei mutamenti dei fabbisogni di connettività, anche alla luce dell'esperienza del lock-down, e deve coinvolgere in uno sforzo comune e coordinato i diversi operatori di rete per correggere le attuali tendenze di mercato in base alle quali si registra il sotto-investimento in reti ad altissima capacità nelle aree meno densamente popolate del Paese e il sovra-investimento complessivo, con duplicazione inefficiente di tali reti, nelle aree a maggior densità e livelli di reddito, ovvero il cosiddetto «digital divide»;
    la realizzazione di una rete in fibra ottica comporta senza dubbio notevolissimi investimenti e, in questo quadro, come del resto avviene anche per le reti mobili in 5G, in cui sono stati conclusi diversi accordi di co-towering, è pienamente condivisibile l'orientamento manifestato dal Governo e diretto a favorire un dialogo e una maggiore integrazione tra tutti gli operatori del settore, per garantire un'adeguata e rapida infrastrutturazione del Paese, nel rispetto del quadro regolatorio nazionale ed europeo;
    la posizione esposta dal Ministro dell'economia e delle finanze secondo la quale «il Governo incoraggia un costruttivo confronto tra le parti per delineare le condizioni per integrare le infrastrutture, potenziare e ottimizzare gli investimenti, andando incontro alle aspettative del sistema Paese nel dar vita a un'infrastruttura integrata, aperta a tutti gli operatori e non discriminatoria, nel rispetto delle regole di mercato e delle migliori pratiche regolatorie e di concorrenza» indica un percorso per rispondere alle esigenze di ottimizzazione degli investimenti e accelerazione del dispiegamento della fibra ottica. È importante, a tal fine, che si avvii senza indugio un tavolo di lavoro istituzionale con gli operatori del settore per condividere le modalità di perseguimento delle suddette politiche pubbliche nonché piani di investimento e modelli efficaci di integrazione delle diverse reti infrastrutturali, in una logica di sistema che contemperi le strategie di mercato delle imprese con l'interesse strategico nazionale, sottolineato vieppiù dalla disciplina del golden power, a conseguire gli obiettivi di copertura e connettività, in condizioni di stabilità e sicurezza delle infrastrutture;
    in questo quadro risulta essenziale il ruolo dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, anche alla luce del nuovo codice delle comunicazioni approvato in sede europea, per assicurare un'attenta vigilanza sul mercato in merito all'accesso e all'utilizzo dell'infrastruttura da parte di tutti i soggetti interessati senza restrizioni, individuando adeguati meccanismi regolatori e di governance dell'infrastruttura che garantiscano il rispetto della concorrenza a valle tra i soggetti operanti sul mercato delle Telecomunicazioni, coerentemente con quanto previsto dalla disciplina europea e nazionale sulla materia,

impegna il Governo:

1) ad adottare ogni utile iniziativa per accelerare la realizzazione armonica delle reti in fibra ottica;

2) a continuare nel perseguimento degli obiettivi dettati dall'Agenda digitale europea e declinati dalla Strategia italiana per la banda ultra larga, al fine di promuovere l'inclusione sociale, le competenze digitali dei cittadini e della pubblica amministrazione, nonché la competitività delle aziende, agevolando le fatturazioni e i pagamenti elettronici;

3) a monitorare il corretto utilizzo dei fondi stanziati al fine di assicurare l'ottimizzazione degli investimenti già realizzati nonché favorire la programmazione di ulteriori stanziamenti al fine di creare, insieme alle risorse comunitarie in materia, un effetto moltiplicatore per assicurare condizioni infrastrutturali e servizi digitali di avanguardia sul territorio nazionale;

4) a valutare l'opportunità di promuovere un apposito tavolo di coordinamento, nei limiti delle proprie competenze, tra gli operatori economici che investono, a vario titolo, per la realizzazione di reti a banda ultralarga nel Paese, assicurando la tutela dell'interesse nazionale;

5) a valutare l'opportunità di adottare iniziative per assicurare la realizzazione di un'infrastruttura integrata, compatibilmente con i saldi di finanza pubblica e nei limiti delle proprie competenze, capace di recepire gli indirizzi di una politica pubblica di promozione degli investimenti e di inclusione sociale attraverso una nuova cittadinanza digitale;

6) ad individuare forme adeguate di coordinamento con le amministrazioni locali volte a superare l'attuale frammentazione amministrativa, a ridurre il contenzioso e a favorire la rapida realizzazione delle infrastrutture per le connessioni di nuova generazione, sia fisse che mobili, anche attraverso la diffusione di una informazione corretta e responsabile, al fine di accelerare lo sviluppo del 5G;

7) ad assicurare, nell'ambito delle proprie competenze, che la realizzazione di una infrastruttura integrata ad alta capacità, anche nella prospettiva di una integrazione con il sistema 5G, offra adeguate garanzie non solo dal punto di vista concorrenziale, ma anche dal punto di vista dei requisiti di sicurezza, ai sensi della disciplina sul cosiddetto golden power e del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, in relazione alla raccolta ed elaborazione dei dati personali dei cittadini, alla sicurezza delle informazioni delle imprese e, più in generale, alla sicurezza di tutte le reti e i servizi di comunicazione elettronica utili a conseguire quell'auspicabile approccio integrato di salvaguardia e sicurezza di persone, processi e informazioni, di tutela di tutti gli asset strategici del Paese, nonché per la tutela della salute, alla luce del fatto che l'Italia ha limiti di emissione molto più restrittivi degli altri Paesi europei e la trasmissione 5G mirata ai dispositivi e non a largo spettro.
(1-00364)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Serritella, Bruno Bossio, Paita, Stumpo, Scagliusi, Nobili, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Spessotto, Termini».