ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00321

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 298 del 03/02/2020
Abbinamenti
Atto 1/00193 abbinato in data 03/02/2020
Atto 1/00322 abbinato in data 04/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: BAGNASCO ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/02/2020
BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/02/2020
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/02/2020
VERSACE GIUSEPPINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/02/2020
BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/02/2020
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/02/2020


Stato iter:
04/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/02/2020
Resoconto BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/02/2020
Resoconto BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 03/02/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/02/2020

DISCUSSIONE IL 03/02/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/02/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/02/2020

RITIRATO IL 04/02/2020

CONCLUSO IL 04/02/2020

Atto Camera

Mozione 1-00321
presentato da
BAGNASCO Roberto
testo presentato
Lunedì 3 febbraio 2020
modificato
Martedì 4 febbraio 2020, seduta n. 299

   La Camera,
   premesso che:
    il fentanyl è un farmaco antidolorifico molto potente che viene usato per gestire il dolore, soprattutto quello oncologico, mentre combinato con altre sostanze viene impiegato per l'anestesia;
    l'uso medicale del fentanyl, potente oppioide sintetico, è approvato sotto prescrizione medica e un rigido controllo sanitario. Il suo impiego è giustificato dalla gravità della patologia, tanto che l'Organizzazione mondiale della sanità lo ha inserito nella lista di farmaci essenziali per il trattamento dei tumori in stadio avanzato;
    nel tempo però questo potente oppiaceo è entrato a far parte del mercato illegale e clandestino per essere utilizzato come sostituto più economico di altre droghe, eroina in primis. Più recentemente, ha fatto il suo ingresso anche nel giro della cocaina;
    l'uso non medico del fentanyl avviene attraverso diverse modalità non attinenti alla formulazione farmaceutica: per via iniettiva, per ingestione di caramelle (assunzione transmucosa), attraverso l'uso di cerotti. Viene anche fumato o assunto per via intranasale (sniffo);
    se è considerato un farmaco essenziale nelle terapie del dolore, purtroppo è anche diventato uno degli oppioidi sintetici più comuni nelle morti per overdose. Oggi viene sempre più utilizzato per tagliare l'eroina. Sempre più spesso, infatti, gli spacciatori tagliano la cocaina e l'eroina con questo farmaco. A volte, spesso all'insaputa degli acquirenti, viene infatti usato per tagliare le partite di altri stupefacenti, aumentandone notevolmente la pericolosità. Siccome il fentanyl è una polvere fine, è facile da mescolare con altre droghe. Ha un aspetto identico all'eroina, così gli utilizzatori, iniettandosi l'eroina tagliata con il fentanyl, non sanno che si stanno iniettando una dose letale, finché non è troppo tardi;
    il mercato della droga è ormai un mercato globale. Mescolare il fentanyl con l'eroina è appunto una pratica criminale che viene probabilmente dagli Stati Uniti, non dall'Europa. Peraltro, il fentanyl è una sostanza conveniente, da cui si possono ottenere grandi ricavi anche con un investimento minimo;
    i rischi per i consumatori sono altissimi. È stimato che la dose letale per l'uomo è di 2-3 milligrammi: basta toccarlo o inalarlo;
    se una dose letale di eroina è di circa 30 milligrammi, la dose letale di fentanyl è almeno dieci volte inferiore. Peraltro, i soccorritori che rispondono alle chiamate per overdose devono stare molto attenti, il semplice contatto o inalazione può essere mortale. Del fentanyl, però, nell'ultima relazione del Dipartimento per le politiche antidroga italiano non c’è quasi traccia. Sul sito del Dipartimento si descrive il farmaco e si legge: «un analogo strutturale, il 3-metilfentanil, risulterebbe venir sintetizzato illegalmente e venduto come “eroina sintetica” o miscelato all'eroina stessa». Stupisce non poco l'uso del condizionale «risulterebbe»;
    è molto facile superare la soglia del sovradosaggio e subire i suoi effetti più gravi e rischiosi: allucinazioni, depressione respiratoria. L'overdose può condurre anche all'arresto cardiaco, allo shock anafilattico, al coma e alla morte. Addirittura possono capitare decessi per errori nella gestione della terapia;
    più in generale, le morti per overdose da uso di oppiacei sintetici diversi dal metadone, quindi anche fentanyl e suoi derivati sono allarmanti. Dal 2016 al 2017, i Centri americani per la prevenzione e il controllo delle malattie (Centers for disease control and prevention – Cdc) hanno registrato un aumento dei decessi del 47 per cento e nel 2017 le morti sono state circa 28.400. Sempre secondo i Centri americani per la prevenzione e il controllo delle malattie, nel 2018 il fentanyl è stato l'oppioide più comune nelle morti per overdose;
    a conferma dell'estrema nocività del farmaco, ad altissimo rischio overdose, si ricorda che i citati Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie americani lo definiscono da 50 a 100 volte più potente della morfina, mentre l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze gli attribuisce una potenza almeno 80 volte superiore alla morfina;
    negli Stati Uniti, l'emergenza overdose da fentanyl è considerata una vera e propria epidemia. Negli ultimi due anni ci sono state più di 60 mila vittime. E l'uso di questo farmaco sta generando quella che il Presidente Donald Trump ha definito «un'emergenza sanitaria nazionale». Da allora poliziotti, pompieri e paramedici americani girano con il naloxone, farmaco di primo intervento;
    proprio riguardo alla tutela delle forze dell'ordine, nel 2017 la Drug enforcement agency ha emanato, proprio per le medesime forze dell'ordine, delle linee guida sulla gestione del fentanyl. Dette linee guida riguardano la sicurezza personale di chi si trova a dover maneggiare la sostanza, in quanto anche solo il contatto della pelle con il fentanyl puro o una breve inalazione casuale possono provocare un'overdose e mettere a rischio la vita;
    il principale produttore illegale secondo le autorità internazionali è la Cina, il principale mercato di riferimento gli Stati Uniti;
    secondo un'inchiesta del New York Times, pubblicata il 16 ottobre 2019, in Cina operano tra le 160 mila e le 400 mila aziende chimiche «in modo legale, illegale o ambiguo, una stima così ampia che oltre alle dimensioni enormi dell'industria riflette la carenza di informazioni»;
    nell'aprile 2019, il vice presidente cinese della Commissione nazionale per il controllo degli stupefacenti in Cina confermava l'intenzione della Cina di rafforzare la cooperazione e il coordinamento con altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti, unendo gli sforzi per «affrontare la sfida globale posta dalle sostanze legate al fentanyl»;
    in Italia il pericoloso fentanyl è già una realtà che fa sempre più vittime. Tra il 2016 e il 2017, infatti, le morti per overdose sono aumentate per la prima volta del 9,7 per cento, dopo 15 anni di calo. Il Ministero dell'interno comunica che dall'anno scorso le forze dell'ordine hanno iniziato a sequestrare dosi di questo oppioide: 20 nel 2018 e 6 nel 2019 (equivalenti a 13,98 grammi);
    benché nel nostro Paese la presenza del fentanyl e suoi derivati sul mercato illegale sia cosa certa, la sua produzione e diffusione clandestina è difficilmente quantificabile. E questo anche perché molti laboratori di analisi difficilmente sono attrezzati per andare oltre la ricerca delle droghe «classiche». Tutto questo porta ad una sottovalutazione del fenomeno;
    l'acquisto di oppioidi si insinua purtroppo sempre più tra gli adolescenti, che li reperiscono on line sul dark web o nel mercato dello spaccio. Il fenomeno è stato parecchio sottovalutato, tanto che la prima morte per overdose da fentanyl, avvenuta nel 2017 a Milano, venne erroneamente attribuita a una generica overdose da eroina, salvo poi, un anno e mezzo dopo, assistere alla ritrattazione dell'Istituto superiore di sanità, che dichiarava che il decesso era stato causato dall’ocfentanil, derivato del fentanyl;
    l'eroina, che ha causato e sta causando sempre più decessi nel nostro Paese, potrebbe benissimo essere eroina mischiata a fentanyl;
    peraltro, i problemi legati alle tossicodipendenze, se per un periodo si sono ridotti, ora stanno tornando ad aumentare decisamente;
    come riportato nel sito del Dipartimento per le politiche antidroga, il 27 marzo 2019 si era tenuta «la prima riunione del tavolo tecnico interistituzionale convocato allo scopo di affrontare le problematiche connesse all'uso di sostanze oppioidi e derivati del fentanyl e definire un piano integrato e condiviso di misure che potrebbero essere adottate per fronteggiare questa nuova emergenza (...) Tale tavolo verrà convocato periodicamente allo scopo di ricevere un costante aggiornamento sull'andamento del fenomeno, nonché per elaborare azioni condivise che si rendessero necessarie». Non si sa se sono seguite altre riunioni;
    peraltro, il mercato criminale offre altri prodotti di sintesi derivati dal fentanyl, alcuni dei quali molto più potenti e pericolosi, come il carfentanyl che si stima 100 volte più potente del fentanyl (quindi 10 mila volte più potente della morfina);
    ad aggravare il tutto, studi recenti confermano che il commercio di questo genere di farmaci avviene spesso via internet;
    le cronache di questi giorni segnalano quattro casi rilevati negli ultimi tre mesi in Emilia-Romagna: due a Bologna, uno a Modena e uno a Parma. Questo oppioide sintetico è stato rinvenuto grazie a nuovi kit di autoanalisi che sono stati messi a punto dalla regione Emilia-Romagna e distribuiti ai consumatori nei Servizi per le tossicodipendenze (SerDP, gli ex SerT) e in tutte le unità di strada della regione. Il test consiste in una striscetta diagnostica che in pochi secondi permette di rilevare in modo rapido 12 varianti della sostanza. In caso di esito positivo, il consumatore o l'operatore possono scattare una foto e inserire una segnalazione su una piattaforma on line. La piattaforma ha l'obiettivo di creare una rete di segnalazione per proteggere i consumatori, avvisandoli che in quell'area è stata rilevata la presenza di fentalyn e che dunque il consumo potrebbe essere potenzialmente molto pericoloso,

impegna il Governo:

1) ad avviare capillari ed efficaci campagne di informazione e sensibilizzazione mirate principalmente alle giovani generazioni, con riferimento agli effetti devastanti del fentanyl e di farmaci similari e alla diffusione esponenziale di tali sostanze che aumentano di molto il rischio di overdose;

2) a mettere in atto i necessari interventi di prevenzione volti a superare l'ancora troppo sottovalutato fenomeno legato alla diffusione in forte crescita dell'utilizzo illegale del fentanyl e dei suoi derivati, anche attraverso un efficace programma di contrasto e di costante monitoraggio del fenomeno, che deve vedere coinvolti in sinergia diversi soggetti istituzionali, tra cui il Ministero della salute e il Ministero dell'interno;

3) a dare seguito e a implementare il tavolo tecnico di cui in premessa, avviatosi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e finalizzato ad elaborare un piano ed azioni condivise volte ad affrontare le problematiche legate all'uso di sostanze oppioidi e derivati del fentanyl;

4) ad adottare le iniziative di competenza affinché i Servizi per le tossicodipendenze, presenti nel nostro Paese, sensibilizzino e informino i potenziali consumatori di droghe sul forte pericolo legato al fentanyl e ai suoi derivati e alla conseguente aumentata possibilità di overdose;

5) a valutare la possibilità di adottare le iniziative di competenza per estendere a tutto il territorio nazionale il kit sperimentale di autoanalisi e la piattaforma on line di cui in premessa, al fine di creare una rete di segnalazione e monitorare la diffusione territoriale del fentanyl;

6) a emanare quanto prima, così come è stato fatto negli Stati Uniti, per le forze dell'ordine e a loro tutela, delle linee guida sulla gestione del fentanyl, al fine di garantire la sicurezza personale di chi si trova a dover maneggiare la sostanza, in quanto anche solo il contatto della pelle o un'inalazione casuale può provocare un'overdose e mettere a rischio la vita;

7) a rafforzare le iniziative di repressione e contrasto alla diffusione in preoccupante crescita del fentanyl, tenuto conto, tra l'altro, dei gravissimi effetti derivanti dalla pratica di mescolare il fentanyl stesso con altre sostanze stupefacenti, anche attraverso il potenziamento decisivo dell'attività della polizia postale.
(1-00321) «Bagnasco, Novelli, Bond, Mugnai, Versace, Brambilla, Occhiuto».