ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03702/025

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 737 del 03/08/2022
Firmatari
Primo firmatario: VARCHI MARIA CAROLINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/08/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 03/08/2022


Stato iter:
03/08/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 03/08/2022
MORELLI ALESSANDRO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 03/08/2022

PARERE GOVERNO IL 03/08/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 03/08/2022

CONCLUSO IL 03/08/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03702/025
presentato da
VARCHI Maria Carolina
testo di
Mercoledì 3 agosto 2022, seduta n. 737

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile;

    da oltre 50 anni si parla della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina; in questi anni il progetto del ponte ha subito più volte avanzamenti e frenate, dopo che una società appositamente costituita, Si retto di Messina spa, è stata prima creata, poi ha elaborato un progetto non realizzato, e da ultimo e stata posta in liquidazione;

    e quindi necessario ripartire dalle attuali volontà politiche, dalle risorse finanziarie immaginabili, dalle valutazioni tecnico-ambientali, oltre che giuridiche, per arrivare alla concreta possibilità di realizzarlo;

    rispetto agli anni '70, il territorio nazionale ha visto realizzate grandi infrastrutture, tra le quali autostrade a tre corsie, l'alta velocità ferroviaria per i passeggeri e l'alta capacità per le merci; ma se questo è vero per il nord Italia, non altrettanto può dirsi per le regioni del Mezzogiorno, che, ancora oggi, scontano un ritardo infrastrutturale non più tollerabile in un mondo globalizzato in cui le persone e le merci viaggiano a velocità una volta inimmaginabili;

    il ritardo nella realizzazione di infrastrutture moderne nel Sud Italia condiziona anche la nascita di attività imprenditoriali e di nuovi posti di lavoro e quindi la stessa permanenza nelle regioni di nascita di molti giovani, che decidono di emigrare al nord o all'estero;

    rispetto all'idea degli anni '70 si evidenzia oggi la necessità non solo di collegare la Sicilia alla Calabria, quindi all'Italia e all'Europa, ma di farlo con gli standard di sicurezza e di velocità che richiedono i piani e i progetti proprio delle grandi Reti europee, cui pure la Sicilia, sulla carta, risulta collegata;

    ogni anno attraversano lo Stretto: 1) quasi 11 milioni di passeggeri, cioè un valore che corrisponde al traffico dei due maggiori scali siciliani di Palermo e Catania; 2) 1 milione e 800 mila veicoli leggeri, cioè più di quelli che attraversano il traforo del Monte Bianco; 3) 800 mila veicoli pesanti, pari a quelli che attraversano il traforo del Frejus;

    lo scorso 4 agosto 2021 il Ministro per le Mobilità e le Infrastrutture Sostenibili ha dichiarato, in audizione in Parlamento, che entro la fine della primavera 2022 avrebbe presentato uno studio di fattibilità per un collegamento stabile sullo Stretto di Messina: nel documento consegnato dal Ministro, il Governo ha espresso la volontà di dar seguito all'impegno ricevuto dalla Camera, «ad adottare le opportune iniziative al fine di individuare le risorse necessarie per realizzare un collegamento stabile, veloce e sostenibile dello Stretto di Messina estendendo, così, la rete dell'alta velocità fino alta Sicilia»;

    i passaggi successivi sono ora quelli della redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed ambientale, al fine di confrontare le soluzioni di collegamento individuare come più realizzabili, cioè quella del ponte a una e a più campate; vanno inoltre individuate le soluzioni economiche più appropriare e le opportune fonti di finanziamento dell'opera;

    l'esperienza della ricostruzione del ponte di Genova dopo il crollo del Morandi ha mostrato all'Italia e al mondo una strada concreta per realizzare un'opera in tempi rapidi e consegnarla al suo pieno utilizzo a vantaggio del territorio ligure e all'economia di tutto il Paese;

    è opportuno adottare procedute – se necessario, anche commissariali – che superino i vincoli burocratici e la stratificazione normativa che rallentano o bloccano la realizzazione delle opere pubbliche. Questa infrastruttura tra la Sicilia e il continente è ora fondamentale per: 1) rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno, 2) creare più di 100 mila posti di lavoro, attivando l'economia locale; 3) incrementare il commercio da e verso il Mediterraneo, facendo diventare il Sud un polo logistico europeo;

    il Ponte sullo Stretto rappresenta, oggi più che mai, una infrastruttura fondamentale per il futuro dell'Italia, per unire il Mediterraneo all'Europa e rilanciare gli investimenti da e per il Sud d'Italia,

impegna il Governo

a inserire il Ponte sullo Stretto tra le opere prioritarie e strategiche di interesse nazionale, consentendo la realizzazione dell'opera in deroga a quanto stabilito dall'articolo 201 (che dispone riguardo agli strumenti di pianificazione e programmazione) del codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e superando, attraverso le più opportune procedure, i vincoli burocratico-normativi che rallentano o bloccano la realizzazione delle opere pubbliche in Italia.
9/3702/25. Varchi, Ferro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

creazione di posti di lavoro

assetto territoriale

infrastruttura dei trasporti