ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03702/014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 737 del 03/08/2022
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/08/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 03/08/2022
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 03/08/2022


Stato iter:
03/08/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 03/08/2022
Resoconto MORELLI ALESSANDRO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 03/08/2022
Resoconto MORELLI ALESSANDRO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 03/08/2022
Resoconto CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 03/08/2022

PARERE GOVERNO IL 03/08/2022

DISCUSSIONE IL 03/08/2022

RESPINTO IL 03/08/2022

CONCLUSO IL 03/08/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03702/014
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Mercoledì 3 agosto 2022, seduta n. 737

   La Camera,

   premesso che:

    il testo in esame reca conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68, recante disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili;

    nel territorio della Valle Stura, in Provincia di Cuneo, circa 1.000 autoarticolati ad alto tonnellaggio, attraversano il centro storico di alcuni Comuni montani situati nella valle, causando enormi disagi all'interno dei Comuni medesimi, provocando spesso il danneggiamento dei veicoli cittadini nonché delle città stesse, patrimonio storico nazionale;

    questo ha comportato, secondo alcuni rilievi, ad un peggioramento della qualità dell'aria nel territorio, ai livelli di aree urbane come Torino, nonché ad un vero e proprio tracollo del mercato immobiliare sul territorio ed altre difficoltà di carattere logistico ormai quasi permanente;

    le difficoltà sono tali che ai disagi sono seguiti veri e propri rischi per la salute di chi vive sul territorio poiché esposto agli agenti cancerogeni quali gas di scarico dei motori diesel e del particolato fine (PM 2,5 e PM 10), nonché al forte inquinamento acustico da rumore e vibrazioni;

    i rischi sono presenti anche per la sicurezza statica degli edifici e la conservazione dei beni culturali, nonché per la sicurezza sia di chi vive sul territorio, sottoposto a rischi di incidenti stradali, che per gli operatori logistici dei conducenti dei veicoli da trasporto;

    tali rischi sollevano gravi ed evidenti profili di rilevanza costituzionale ai sensi dell'articolo 32 della Costituzione italiana, il quale stabilisce che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività»;

    la Provincia di Cuneo riveste, in termini di logistica, una rilevanza strategica data la sua vicinanza alla Repubblica francese, ma le infrastrutture stradali, come la citata SS21 necessitano di forti interventi manutentivi e di potenziamento;

    tenendo conto che la SS21 collega il Piemonte sud-ovest con lo snodo autostradale di Gap (in Provenza, Francia), permettendo poi un ulteriore collegamento fino alla Spagna, tramite il Colle della Maddalena, attraversando i Comuni di Demonte e Aisone, nonché di Vinadio, si tratta di una infrastruttura ad elevata valenza strategica, ed in quanto tale necessitante le opportune attenzioni istituzionali ai fini di un'ottimizzazione del suo utilizzo;

    in ottica sistemica, il Ponte dell'Olla, sistemicamente parte dell'attraversamento della Maddalena, che costituisce l'unico passaggio per l'ingresso e l'uscita della Valle Stura;

    come noto, la struttura è stata progettata, concepita e realizzata in un'epoca storica in cui vi era prevalentemente un transito di carri e piccole autovetture, non con un passaggio giornaliero di oltre 1.000 autoarticolati;

    come naturale conseguenza di un tale livello di carico sopportato dall'infrastruttura, sono ormai evidenti da anni segnali di peggioramento statico delle condizioni strutturali del ponte, aggravati da numerose segnalazioni di cedimenti e crolli legati alla struttura, tali per cui l'intervento manutentivo pianificato da ANAS, di risanamento conservativo, appare insufficiente a rispondere alle criticità dell'infrastruttura e del nuovo carico a cui questa si trova sottoposta;

    tra le altre criticità relative alla SS21, la relativa viabilità è gravemente soggetta a peggioramenti nel caso di precipitazioni nevose, con conseguenti blocco del traffico e dell'intero tracciato stradale, rendendo necessaria anche la predisposizione di appositi paravalanghe;

    per questo motivo, il Consiglio di amministrazione di ANAS ha approvato nel 2008 il progetto per una variante alla Strada Statale 21, organizzato in tre lotti di cui il primo (Variante di Demonte) era inserito nel contratto di programma ANAS 2007-2011, con previsione di appaltabilità nel 2009;

    l'opera ha visto successiva riconferma nel contratto di programma MIT-ANAS 2016-2020, incassando il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con parere n. 39 del 21 giugno 2018, a cui è seguito l'avvio della procedura di valutazione d'impatto ambientale (VIA) con avviso pubblico;

    nonostante le varie conferme ricevute, l'opera ad oggi è ancora ferma, in quanto in data 27 settembre 2019 ha ricevuto il parere tecnico istruttorio negativo da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (oggi Ministero della cultura), con riferimento a possibili interferenze tra la realizzazione di una galleria di esodo sotto la «Collina del Podio» e la conservazione dei presunti resti del «Forte della Consolata», mettendo in stallo l'intera opera;

    in data 25 novembre 2019, come noto, ANAS ha richiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri di dirimere la controversia tra i Ministeri competenti, in modo da pervenire alla realizzazione del progetto;

    l'attuale Presidente della Regione Piemonte ed il relativo Assessore Regionale ai Trasporti hanno incontrato le autorità di ANAS, la quale ha confermato di essere pronta a dare inizio ai lavori di costruzione della variante, la quale è peraltro già finanziata;

    ad oggi, la controversia non è stata superata, e la realizzazione della Variante di Demonte è ancora bloccata per via del veto del Ministero della cultura;

    preme ricordare come la realizzazione dell'opera ha una forte valenza strategica ed esistenziale per l'intero territorio della Valle Stura, la cui Unione Montana ha approvato vari documenti che indicano come irrinunciabile la realizzazione dell'opera, per garantire il diritto alla salute degli abitanti dei comuni interessati dall'infrastruttura, nonché il «diritto alla casa», conculcato dai vari rischi e disagi provocati dall'intenso traffico pesante sul territorio;

    i rischi provocati dal traffico pesante nell'area sono ormai insostenibili per il territorio, anche con eventuale pregiudizio agli edifici storici di tutti i Comuni del territorio, attraversati quotidianamente da un numero potenzialmente ingestibile di autoarticolati, che procedono con difficoltà tra i portici medievali, danneggiando continuamente gli edifici prospicienti la strada, producendo un impressionante volume di inquinamento acustico ed ambientale, mettendo in profonda crisi i cittadini;

    date le risorse economiche e progettuali di cui al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nonché i recenti interventi di semplificazione normativa di cui anche al testo in oggetto e le criticità sin qui delineate ed esposte anche tramite inchieste giornalistiche a mezzo stampa, la contingenza attuale appare l'unica possibile in cui dare il via ad una nuova stagione di ricostruzione infrastrutturale al servizio del territorio, in prospettiva sia di rilancio economico del Piemonte e della Provincia di Cuneo che di vero e proprio supporto alle aree interne, montane e rurali,

impegna il Governo a:

   a) assumere tutte le misure necessarie per dirimere le controversie tra i Ministeri in premessa, in modo da garantire la realizzazione della Variante di Demonte e di tutti gli altri relativi lotti progettuali di potenziamento della Strada Statale 21, contemperando alle presunte esigenze sottese al veto da parte del Ministero della cultura non solo le esigenze di carattere logistico-infrastrutturale, ma anche di tutela del diritto alla salute in relazione alla costruzione dell'opera;

   b) valutare, nell'ambito del provvedimento in oggetto ed alla luce delle evidenze di cui in premessa la realizzazione di un potenziamento e raddoppiamento del Ponte dell'Olla, nonché la realizzazione di studi di fattibilità per ulteriori snodi viari in modo da incrementare l'intermodalità del territorio e ridurre i profili di rischio legati ad eventi alluvionali o cedimenti infrastrutturali.
9/3702/14. Ciaburro, Caretta, Gastaldi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura dei trasporti

diritto alla salute

patrimonio architettonico