Legislatura: 18Seduta di annuncio: 715 del 28/06/2022
Primo firmatario: CAVANDOLI LAURA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/06/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022 VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 28/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 28/06/2022 Resoconto CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER PARERE GOVERNO 29/06/2022 SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
DISCUSSIONE IL 28/06/2022
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 28/06/2022
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/06/2022
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/06/2022
ACCOLTO IL 29/06/2022
PARERE GOVERNO IL 29/06/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/06/2022
CONCLUSO IL 29/06/2022
La Camera,
premesso che:
nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, la Missione 2 Componente 4 individua quattro investimenti e due riforme con lo scopo di «garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e la gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l'intero ciclo». A questo sono riservate complessivamente risorse per 4,38 miliardi di euro di cui una quota intorno al 51 per cento è indirizzata al Mezzogiorno, per circa 2,2 miliardi di euro;
nel dettaglio gli interventi previsti nel PNRR riguardano:
investimento 4.1: infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, che ha l'obiettivo di rendere più efficienti e resilienti le infrastrutture idriche primarie per usi civili, agricoli, industriali e ambientali, in modo da garantire la sicurezza dell'approvvigionamento idrico in tutti i settori e superare la «politica di emergenza». Risorse: 2 miliardi di euro; Interventi: 75 progetti di manutenzione straordinaria; potenziamento e completamento delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura primaria. Gli interventi saranno in continuità con gli obiettivi e i contenuti del Piano nazionale di interventi nel settore idrico, in particolare per quanto riguarda gli invasi e gli acquedotti;
investimento 4.2: riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, che ha l'obiettivo di ridurre del 15 per cento le perdite di acqua potabile anche attraverso la digitalizzazione delle reti, per favorire una gestione ottimale delle risorse idriche, ridurre gli sprechi e limitare le inefficienze. Risorse: 900 milioni di euro. Interventi: modernizzazione e incremento dell'efficienza delle reti di distribuzione, favorendo progetti innovativi che prevedono l'utilizzo di nuove tecnologie;
investimento 4.3: resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, che ha l'obiettivo di una maggiore capacità di affrontare le situazioni di emergenza nell'uso dell'acqua in agricoltura, dovute alla scarsità e alla diversa distribuzione delle risorse; per fare questo, è essenziale quantificare il volume di acqua utilizzato a scopo irriguo, incrementare l'efficienza nell'irrigazione e incoraggiare l'uso di acqua non convenzionale per differenziare le fonti di approvvigionamento. Risorse: 880 milioni di euro. Interventi: miglioramento dell'efficienza dei sistemi di irrigazione; manutenzione delle reti di distribuzione per ridurre le perdite; installazione di tecnologie digitali per un uso più efficiente della risorsa idrica; implementazione di sistemi di monitoraggio delle acque reflue potenzialmente riutilizzabili a scopo irriguo; monitoraggio e registrazione dei volumi di acqua utilizzati in auto-approvvigionamento per prevenire illeciti;
investimento 4.4: fognatura e depurazione, che ha l'obiettivo di consentire alla rete fognaria e alla depurazione in Italia di raggiungere gli standard dettati dalle direttive europee, soprattutto al Mezzogiorno. Risorse: 600 milioni di euro, destinati interamente al sud. Interventi: rendere più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nelle acque marine e interne, anche attraverso l'innovazione tecnologica; dove possibile, gli impianti di depurazione saranno trasformati in «fabbriche verdi», per consentire il recupero di energia e fanghi e il riutilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura e industria;
si tratta di interventi alquanto urgenti anche in considerazione che, con sentenza del 6 ottobre 2021, la Corte dell'Unione europea ha condannato l'Italia per aver violato le norme comunitarie su raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane di centinaia di aree sensibili dal punto di vista ambientale;
la sentenza è il punto di arrivo di un deferimento della Commissione europea, che nel 2014 aveva aperto una procedura di infrazione contro l'Italia, in quanto un numero di 159 comuni italiani non sono dotati di reti fognarie per le acque reflue urbane e un numero di oltre 600 comuni sono dotati di reti non a norma. L'Italia deve conformarsi a quanto richiesto per evitare la messa in mora;
per una analoga violazione, ma per un diverso gruppo di comuni, il nostro Paese è già stato condannato a pagare 55 milioni all'anno fino a quando le autorità nazionali non riusciranno a dimostrare di aver risolto il problema e di aver ristabilito una situazione di conformità con quanto previsto dalle disposizioni europee;
già in passato l'Italia è stata sottoposta dalla Commissione europea a 4 procedure d'infrazione a causa di un irregolare trattamento delle acque reflue;
inoltre, nonostante il 20 per cento del territorio italiano sia a rischio desertificazione, secondo la relazione annuale di Arerà 2020, le regioni del Mezzogiorno fanno registrare il 52,3 per cento di perdite idriche, a fronte di una media nazionale già alta, pari al 43,7 per cento,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di utilizzare parte delle risorse pari a 4,38 miliardi di euro del PNRR, come esposte in premessa, per garantire la dotazione di reti fognarie e di impianti di trattamento e depurazione delle acque reflue di tutti i comuni sul territorio nazionale, qualora non utilizzati nel Meridione o nei territori di assegnazione, nonché il rinnovamento, riqualificazione e adeguamento agli standard europei delle reti idriche di adduzione e di distribuzione, per evitare le perdite della risorsa idrica.
9/3656/92. (Testo modificato nel corso della seduta)
Cavandoli, Lucchini, Badole, Benvenuto, Dara, D'Eramo, Eva Lorenzoni, Patassini, Raffaelli, Valbusa, Vallotto.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sicurezza d'approvvigionamento
risorse idriche
acque di scarico