ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03656/085

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 715 del 28/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/06/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022


Stato iter:
29/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/06/2022
SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 28/06/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/06/2022

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/06/2022

ACCOLTO IL 29/06/2022

PARERE GOVERNO IL 29/06/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/06/2022

CONCLUSO IL 29/06/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03656/085
presentato da
CIABURRO Monica
testo presentato
Martedì 28 giugno 2022
modificato
Mercoledì 29 giugno 2022, seduta n. 716

   La Camera,

   premesso che:

    il testo in esame reca conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, recante ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);

    l'Italia è il Paese con più piogge e corsi d'acqua di qualsiasi altro Paese dell'Unione europea: sono stimati circa 7596 corsi d'acqua di cui 1242 fiumi e 342 laghi;

    il Paese, infatti, con 9,2 miliardi di metri cubi è il primo Paese europeo per prelievo d'acqua;

    a livello infrastrutturale, in Italia sono presenti 526 grandi dighe e circa 20.000 piccoli invasi che, nell'arco di 50 anni, sono passati da immagazzinare il 15 per cento dell'acqua all'11,3 per cento, anche per mancanza e scarsità di attività manutentive;

    a fronte di una rete idrica di circa 600.000 chilometri, l'inefficienza dell'infrastruttura comporta la perdita di oltre il 42 per cento dell'acqua trasportata, ponendo un livello di spreco della risorsa idrica estremamente elevato;

    i livelli di spreco sono talmente elevati che l'acqua potabile è utilizzata anche per raffreddare gli impianti produttivi o per attività di lavaggio, inoltre essendo l'Italia l'unico Paese europeo che non utilizza acqua di depurazione, i livelli di spreco sono ancora più elevati;

    la gestione della risorsa idrica dipende dalla legge 5 gennaio 1994, n. 36, cosiddetta «Legge Galli», la quale ha modificato la governarne delle infrastrutture di trasporto dell'acqua idropotabile, riducendo, tra gli altri, i margini operativi di Comuni o Regioni per intervenire sulle infrastrutture di trasporto;

    un complesso sistema di veti e lungaggini burocratiche rendono complessa la costruzione e la messa a terra di nuovi progetti di realizzazione di invasi e di ammodernamento degli impianti esistenti;

    nelle fasce costiere nazionali, il cuneo salino sta penetrando per 15-20 chilometri nell'entroterra, con la conseguente riduzione delle falde dolci costiere ed un incremento della desertificazione in loco;

    ad oggi, il 20 per cento della fascia costiera è desertificato, e l'agricoltura non vi può essere praticata;

    la Componente 4 (Tutela del territorio e della risorsa idrica) della Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) prevede un investimento complessivo di circa 4,38 miliardi di euro per il servizio idrico, da suddividere in servizio idrico integrato e irrigazione;

    sul punto, l'investimento 4.1 – Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, prevede uno stanziamento di risorse per 2 miliardi di euro, l'investimento 4.2 – Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua compresa la digitalizzazione ed il monitoraggio delle reti, prevede uno stanziamento per 900 milioni di euro, l'investimento 4.3 – Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, prevede uno stanziamento per 880 milioni di euro e, infine, l'investimento 4.4 – Investimenti in fognatura e depurazione, prevede uno stanziamento per 600 milioni di euro;

    nella fattispecie, 2 miliardi sono dunque dedicati a progetti di manutenzione straordinaria, del potenziamento di opere esistenti, e del completamento delle tante opere incompiute disseminate soprattutto nel Mezzogiorno, con riferimento a dighe, invasi e sistemi di grande adduzione;

    900 milioni di euro sono dunque assegnati al capitolo dell'efficientamento della rete di distribuzione, finalizzato in particolare alla riduzione delle perdite, ma più in generale alla messa in opera di «reti intelligenti»,

    altri 880 milioni di euro sono attribuiti invece ad analoghe misure da adottare nel sistema irriguo, mentre 600 milioni sono destinati al completamento dell'infrastruttura fognaria e di depurazione, anche in modo da abbattere le situazioni di difformità verso la normativa europea in materia;

    considerando come l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) già nel 2020, in corso di audizione in Parlamento, avesse evidenziato la necessità di investire almeno 10 miliardi di euro unicamente per adeguare l'attuale infrastruttura di raccolta, trasporto e gestione della risorsa idrica, emerge come le risorse messe a disposizione dal PNRR siano insufficienti;

    la produzione di energia idroelettrica vale da sola il 40 per cento dell'energia rinnovabile prodotta in Italia, per un totale che sfiora i 50 Terawattora all'anno, per un totale di oltre 4.300 impianti secondo quanto calcolato a fine 2018 dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e da Tema S.p.A.;

    in termini di produzione energetica, il solo fiume Po ha un'incidenza di circa il 55 per cento sul Pil idroelettrico nazionale, al punto che la siccità rischia di avere ripercussioni concrete anche sui costi di produzione dell'energia con eventuali conseguenze sulle utenze;

    il comparto agroalimentare italiano costituisce una delle voci più importanti del PIL nonché una eccellenza nazionale, contando 838 prodotti IG, di cui 314 prodotti tra DOP, IGP, STG e ben 526 vini DOCG, DOC, IGT;

    detto comparto ha assunto una valenza ulteriormente strategica data la potenziale crisi alimentare causata dall'invasione russa dell'Ucraina, dovendo fronteggiare allo stesso tempo una situazione climatica avversa, l'impennata del costo dell'energia e la scarsità di materie prime fondamentali come i fertilizzanti dovuta all'embargo su Russia e Bielorussia;

    l'Italia è attualmente sottoposta, dopo 2003 e 2017, al più grave episodio di siccità degli ultimi 70 anni, anche e soprattutto per via della propria inadeguatezza infrastrutturale, il quale ha colpito duramente i settori menzionati, con forti cali di produttività nel settore agricolo dovuti alla mancanza di acqua, specialmente nella Pianura Padana, mettendo a rischio razionamento intere regioni e condizionando pesantemente la produzione di energia idroelettrica, con conseguenti ulteriori pressioni sul costo dell'energia per i cittadini e le imprese;

    l'attuale disagio nel reperimento della risorsa idrica obbliga l'adozione di scelte in ottica di triage con ripercussioni a cascata sull'intero sistema-Paese,

impegna il Governo:

   a valutare la possibilità di:

    riformare, nell'ambito della normativa attuativa del PNRR, la governance di gestione della risorsa idrica, prevedendo misure di semplificazione che superino l'impianto normativo vigente, anche potenziando e razionalizzando le strutture di regolazione locali;

    istituire, ad integrazione del PNRR e delle sue misure attuative, una strategia nazionale di tutela della risorsa idrica, con interventi di investimento nell'ammodernamento della rete esistente e nell'installazione di nuovi impianti che vada incontro alle esigenze operative già espresse dai comparti produttivi interessati dall'utilizzo della risorsa idrica;

    disporre le misure, anche di rango non legislativo, necessarie ad assicurare la disponibilità di riserve idriche adeguate sfruttabili, specialmente in caso di siccità prolungate o altri eventi naturali di natura straordinaria, a fini agricoli e di produzione dell'energia idroelettrica.
9/3656/85. (Testo modificato nel corso della seduta) Ciaburro, Caretta, Bucalo, Trancassini, Gemmato, Zucconi, Deidda, Mollicone.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risorse idriche

produzione d'energia

infrastruttura dei trasporti