ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03656/070

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 715 del 28/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/06/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022


Stato iter:
29/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/06/2022
Resoconto RUSSO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 28/06/2022
SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/06/2022
Resoconto RUSSO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/06/2022

NON ACCOLTO IL 28/06/2022

PARERE GOVERNO IL 28/06/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/06/2022

DISCUSSIONE IL 29/06/2022

RESPINTO IL 29/06/2022

CONCLUSO IL 29/06/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03656/070
presentato da
RUSSO Giovanni
testo presentato
Martedì 28 giugno 2022
modificato
Mercoledì 29 giugno 2022, seduta n. 716

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza;

    gli accadimenti geopolitici ed economici di questi ultimi mesi, con particolare riguardo alla necessità dell'Unione europea di individuare centri di approvvigionamento energetico alternativi a quelli attuali, sia per quanto attiene ai Paesi produttori che alle linee di transito, così come il rischio, da scongiurare, di una nuova crisi alimentare legata alla carenza di grano, hanno riportato fortemente al centro del dibattito l'importanza dell'Euromediterraneo nel quadro geo-economico e geo-sociale;

    in questo contesto il Mezzogiorno d'Italia torna ad essere potenzialmente candidato come hub strategico europeo nel Mediterraneo, potendo caratterizzarsi come porta verso il continente Africano e verso l'Oriente ma anche come linea di transito tra queste aree e l'Atlantico risalendo l'Europa: da una parte è essenziale che l'Unione europea realizzi un Next Generation EU 2 per determinare in maniera organica tra i Paesi membri una risposta alla crisi energetica, senza andare a gravare eccessivamente sui bilanci dei singoli Stati ma anzi andando a creare degli efficaci meccanismi di solidarietà come accaduto nell'affrontare le conseguenze della Pandemia da COVID-19; dall'altra parte sarà essenziale per il nostro Paese sfruttare al meglio le risorse già stanziate nel PNRR per gli investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno;

    è fondamentale che tali interventi vengano pensati all'interno di una strategia complessiva nazionale in grado raggiungere il richiamato obiettivo di rendere l'Italia hub europeo nel Mediterraneo;

    tra gli elementi in grado di favorire un approccio organico alle progettualità da realizzare in questo contesto, fondamentale è l'attuazione delle Zone economiche speciali (ZES), istituite, nell'ambito delle misure per la crescita economica del Mezzogiorno, come aree all'interno delle quali è possibile beneficiare di vantaggi fiscali e semplificazioni amministrative, con il decreto-legge 20 giugno 2017 n. 91 (legge 3 agosto 2017 n. 123) e recentemente riformate con il decreto-legge n. 77 del 2021 (legge n. 108 del 2021) e, da ultimo, con il provvedimento in esame;

    630 milioni di euro sono le risorse previste nel PNRR per interventi di infrastrutturazione all'interno delle ZES, divisi tra le 8 aree (Abruzzo, Campania, Adriatica, Ionica, Calabria, Sicilia orientale, Sicilia occidentale, Sardegna) e destinati ai collegamenti all'interno delle ZES tra le aree industriali, le aree portuali e la rete ferroviaria, nazionale e trans europea, così come con la rete autostradale; inoltre, ulteriori 1,2 miliardi di euro sono destinati ad interventi di rafforzamento dei porti del Mezzogiorno d'Italia;

    il decreto-legge in esame ha, inoltre, previsto uno stanziamento di ulteriori 250 milioni di euro, tramite una delibera CIPESS a valere sulla programmazione 2021-2027 del Fondo per lo sviluppo e la coesione, destinati ad appositi Contratti di sviluppo finalizzati a semplificare e ridurre i tempi degli interventi, innalzando il tetto del credito di imposta per le nuove attività da 50 milioni a 100 milioni di euro, inserendo tra le spese ammissibili anche l'acquisto di immobili e di terreni, o l'ampliamento e la realizzazione di immobili strumentali agli investimenti, anche mediante il ricorso allo strumento della locazione finanziaria e prevedendo ulteriori semplificazioni amministrative;

    diventa essenziale a questo punto, oltre che l'effettiva realizzazione dei previsti interventi infrastrutturali, anche la capacità di attrarre investimenti, da primari attori nazionali e internazionali, che siano finalizzati a sviluppare, sia da un punto di vista logistico che produttivo, quelle connessioni geografiche, all'interno dei settori di primo interesse quali ad esempio quello energetico;

    nonostante le criticità del periodo attuale, si tratta di un'occasione da non sprecare per abbattere il gap economico delle regioni del Mezzogiorno d'Italia e per valorizzarne al meglio le potenzialità, all'interno di una strategia complessiva finalizzata all'obiettivo di rendere l'Italia l'hub europeo nel Mediterraneo,

impegna il Governo

ad assumere ogni iniziativa di competenza volta a garantire un'efficace concertazione delle azioni da parte di tutti i principali soggetti coinvolti: il Governo nazionale, gli enti locali e la rete delle Camere di Commercio italiane all'estero.
9/3656/70. Giovanni Russo, Galantino, Zucconi, Ferro, Silvestroni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detrazione fiscale

impianto portuale

acquisto della proprieta'