ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03656/053

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 715 del 28/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/06/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 28/06/2022


Stato iter:
29/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/06/2022
Resoconto SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 28/06/2022
SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/06/2022

NON ACCOLTO IL 28/06/2022

PARERE GOVERNO IL 28/06/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/06/2022

RESPINTO IL 29/06/2022

CONCLUSO IL 29/06/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03656/053
presentato da
SILVESTRONI Marco
testo presentato
Martedì 28 giugno 2022
modificato
Mercoledì 29 giugno 2022, seduta n. 716

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);

    tra le disposizioni in esso contenuto, in prosecuzione con quanto attuato in questi mesi, vi sono misure orientate al potenziamento del sistema di monitoraggio dell'efficientamento energetico unitamente a misure per incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in ossequio alle prospettive di cui alla Missione 2, rivoluzione verde e transizione ecologica, Componente Energia rinnovabile, Idrogeno e Mobilità sostenibile;

    il Ministro Franco recentemente in audizione in commissione ha riferito che il 73 per cento dei progetti in essere non sono stati rinegoziati in seguito all'aumento delle materie prime;

    è necessario chiedere una revisione degli obiettivi del PNRR, che devono essere concentrati sulle conseguenze della crisi generata anche dalla guerra in Ucraina e compatibili del momento storico per l'Europa e soprattutto per l'Italia anche alla luce delle grandi modifiche intercorse in questi mesi sul costo delle materie prime dell'energia;

    la realizzazione e il completamento delle infrastrutture di collegamento marittimo, con procedure e tempi ristretti risulta essenziale per ridurre il deficit infrastrutturale italiano e sostenere la competitività delle imprese italiane e favorire una maggiore integrazione tra Nord e Sud della Nazione, nonché per garantire l'integrazione dell'Italia nello sviluppo europeo;

    l'Italia, grazie alla sua posizione geografica privilegiata, si pone infatti come naturale piattaforma nel Mediterraneo attraversata da tre grandi direttrici di collegamento mondiale. Due direttrici est-ovest, la prima che va dai Balcani e dall'Europa orientale verso l'Europa occidentale e la penisola iberica, la seconda che va dall'estremo oriente all'Europa occidentale attraverso il canale di Suez e il Mediterraneo e, infine, la direttrice nord-sud che va dal Nord Africa e dai Paesi del Vicino e Medio Oriente verso l'Europa meridionale e centrale;

    la Direttiva 2014/94/UE sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi (DAFI), recepita nella normativa nazionale con il decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257, ha come obiettivo lo sviluppo di un mercato ampio di combustibili alternativi per il trasporto, che sono individuati in: elettricità, gas naturale e idrogeno che ciascun tipo di propellente è oggetto di una previsione normativa relativa alla sua distribuzione;

    il trasporto marittimo presenta ancora evidenti problemi ambientali dovuti all'uso di combustibili di bassa qualità che provocano esternalità negative soprattutto, durante la fase di stazionamento nei porti generando un elevato livello di inquinamento dell'area portuale (con emissioni di CO2, NOx, PM 10, PM 2.5), ma anche nella più vasta area circostante;

    attualmente in Italia, a differenza di altri Paesi europei, la presenza di banchine elettrificate è molto limitata e non in linea con gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione stabiliti nel PNIEC in termini di efficienza energetica nei trasporti;

    i 34 porti appartenenti alla rete TEN-T necessitano la realizzazione efficiente di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica per ridurre sensibilmente le emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l'impatto acustico,

impegna il Governo

nell'ambito dello sviluppo della rete Trans European Network Transport (TEN-T), a rinegoziare gli obiettivi del PNRR in sede europea al fine di concentrarli sulla realizzazione e il completamento delle infrastrutture portuali e di collegamento marittimo, nonché per garantire l'integrazione dell'Italia nello sviluppo europeo anche tramite investimenti immediati per elettrificare le banchine per ridurre al minimo la dipendenza dai combustibili fossili e l'impatto ambientale del settore dei trasporti marittimi, intervenendo principalmente nei porti della rete centrale della Trans European Network Transport (TEN-T).
9/3656/53. Silvestroni, Rotelli, Ferro, Galantino, Zucconi, Caretta, Ciaburro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto marittimo

impianto portuale

politica comunitaria dell'ambiente