ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03656/015

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 715 del 28/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: CORNELI VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/06/2022


Stato iter:
28/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/06/2022
SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 28/06/2022

ACCOLTO IL 28/06/2022

PARERE GOVERNO IL 28/06/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 28/06/2022

CONCLUSO IL 28/06/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03656/015
presentato da
CORNELI Valentina
testo di
Martedì 28 giugno 2022, seduta n. 715

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 18, comma 1, del provvedimento in discussione, ha anticipato al 30 giugno 2022 l'entrata in vigore delle sanzioni POS in caso di rifiuto al pagamento elettronico o a mezzo di carte di debito/credito. Le ragioni che hanno portato a questa anticipazione sono collegate all'attuazione di una specifica misura contenuta nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come desumibile dalla Relazione del citato decreto n. 36/2022 in cui si legge: «la previsione di sanzioni per la mancata accettazione di pagamenti effettuati con carta, oltre ad iscriversi tra le misure idonee a disincentivare comportamenti cash-based, inserendosi in una più ampia strategia di riduzione del contante e di promozione di strumenti di pagamento alternativi e digitali, rientra, per il 1° semestre 2022, nella milestone M1C1-103 del PNRR (entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato e delle disposizioni regolamentari e completamento delle procedure amministrative per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli) che al punto iii) prevede l'entrata in vigore della riforma della legislazione al fine di garantire sanzioni amministrative efficaci in caso di rifiuto da parte di fornitori privati di accettare pagamenti elettronici»;

    ne deriva che risulta altresì anticipato il sistema sanzionatorio previsto ad hoc. Difatti, a partire dal 30 giugno prossimo in caso di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito, da parte di soggetti che effettuano Cattività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, si applica nei confronti dei medesimi soggetti la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione rifiutata;

    al medesimo articolo 18, comma 2, si estende dal 1° luglio 2022 l'obbligo di emettere la fattura elettronica anche ai soggetti in regime forfetario;

    le suddette innovazioni hanno comprensibilmente destato preoccupazioni negli operatori che saranno assoggettati ai nuovi obblighi;

    difatti, solo ad esempio, è stato fatto presente che la sanzione determinata nel minimo nella quota fissa di 30 euro potrebbe essere di molto superiore all'importo della transazione pos negata, con evidenti ripercussioni in tema di proporzionalità della sanzione rispetto alla gravità dell'illecito. Inoltre, è noto che la tenuta del pos ha un costo per l'esercente che sta nelle commissioni applicate dalla Banca o dall'intermediario che mette a disposizione il Device per il pagamento. Ebbene tali costi in caso di piccolissime transazioni (es. pagamento del caffè con il pos) andrebbero palesemente ad assorbire, se non a superare, il profitto dell'esercente;

    anche in tema di fatturazione elettronica sono emerse preoccupazioni similari, laddove professionisti forfetari, che proprio in ragione dei loro redditi esigui godono di diverse misure di agevolazione e di semplificazione contabile, ora saranno chiamati a elaborare elettronicamente la propria fatturazione sostenendo sia i costi da corrispondere alle società erogatrici dei servizi, che i nuovi adempimenti burocratici necessari a rimanere in regola che sicuramente andranno a gravare significativamente su attività piccole per definizione e pertanto prive di organizzazione strutturata;

    è corretto e coerente con gli obiettivi di questo Governo favorire l'implementazione e l'utilizzo in concreto degli strumenti di pagamento e fatturazione elettronica, ma nel farlo non si può omettere di considerare le esigenze di chi con tali strumenti di pagamento e fatturazione deve avere a che fare ogni giorno per mandare avanti la propria attività. Infatti, la nostra economia sta vivendo un periodo di crisi che certamente sarà ulteriormente aggravato dall'imposizione di ulteriori obblighi, costi e adempimenti burocratici, se assolutamente imposti e, peraltro, non adeguatamente riflettuti;

    emerge, allora, la necessità di individuare misure compensative che vadano nel senso di indennizzare o, meglio, agevolare chi virtuosamente mette a disposizione o utilizza i nuovi strumenti di pagamento e fatturazione elettronica. Misure, almeno in parte, già saggiate con estremo successo con la campagna «cashback» e «lotteria degli scontrini» poste in essere a ridosso del lockdown imposto dalla Pandemia,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili ed i vincoli di bilancio di introdurre misure di incentivo per l'utilizzo degli strumenti di pagamento e di fatturazione elettronica.
9/3656/15. (Testo modificato nel corso della seduta) Corneli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fatturazione

prestazione di servizi

pagamento