ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03653/004

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 733 del 27/07/2022
Firmatari
Primo firmatario: BUBISUTTI AURELIA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 27/07/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2022


Stato iter:
27/07/2022
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 27/07/2022

CONCLUSO IL 27/07/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03653/004
presentato da
BUBISUTTI Aurelia
testo di
Mercoledì 27 luglio 2022, seduta n. 733

   La Camera,

   premesso che:

    in tutti i luoghi dove 4 anni fa era passata la tempesta Vaia (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), è rimasta a terra un'ingente quantità di legname danneggiato e si è verificata una infestazione di Ips typographus, meglio noto come bostrico tipografo, un parassita killer del legno, provocando l'essiccazione, nel giro di poche settimane, degli abeti rossi già indeboliti dagli effetti dei cambiamenti climatici lasciando sulle pendici verdi delle montagne, fino alla quota dei 2.000 metri, estese macchie di grigio che si allargano di giorno in giorno;

    dopo la tempesta Vaia che abbatté 16 milioni di alberi nella notte del 28 ottobre 2018 era facile pensare che si sarebbero create le condizioni ideali per una proliferazione dell'insetto tanto da straripare e attaccare anche gli alberi sani;

    le previsioni degli esperti forestali dicono che la «pandemia» potrebbe avere un ciclo di 4/5 anni. Il danno al patrimonio boschivo delle tre regioni colpite potrebbe quindi essere molto più grave di quello stesso arrecato da Vaia nell'ottobre 2018, che ha provocato in Friuli Venezia Giulia circa 700.000 metri cubi di schianti, nel 2019;

    una tragedia non solo economica per la silvicultura, per il paesaggio, ma per la abitabilità stessa di alcuni versanti della montagna resi brulli;

    l'unico rimedio sarebbe la prevenzione attraverso la rapida rimozione delle piante atterrate, di quelle sofferenti e dei tronchi accatastati non scortecciati abbandonati a seguito delle lavorazioni boschive dopo Vaia che hanno favorito la proliferazione dell'insetto;

    anche le condizioni meteorologiche stagionali sempre più «calde», con inverni miti (le uova e le larve morirebbero a temperature inferiori ai 10 gradi, normali in altri tempi in alta montagna) e primavere siccitose hanno scatenato l'invasione del bostrico;

    la Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022) ai commi da 846 a 854 individua «misure di intervento» al fine di ridurre gli effetti degli attacchi del Bostrico Tipografo in fase epidemica nelle regioni alpine, tra cui quelle già colpite dagli effetti della tempesta Vaia, e preservare i boschi da attacchi letali, per il cui contrasto si rendono necessarie, anche azioni urgenti di carattere selvicolturale;

    inoltre, il comma 855 stanzia un apposito fondo con una dotazione di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 per misure di tutela del territorio e prevenzione delle infestazioni fitosanitarie per le zone interessate dall'epidemia dell'insetto Ips typographus, nelle regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia e nelle province autonome di Trento e di Bolzano;

    in Italia ci sono oltre 11 milioni di ettari di foreste molto vulnerabili a causa dell'incuria e dell'abbandono. Si rischia così la perdita di un grande patrimonio di biodiversità, con una strategica capacità di assorbire CO2 e mitigare i cambiamenti climatici, nonché un netto peggioramento del deficit commerciale nel settore del legno. Il settore ha un indotto di circa 4,8 miliardi di euro nel 2021 con oltre diecimila addetti fra boscaioli e aziende agricole forestali,

impegna il Governo

a programmare misure straordinarie di contrasto al Bostrico e relative opere di contenimento dei rischi di dissesto idrogeologico e interventi di riforestazione.
9/3653/4. Bubisutti, Loss.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

azienda forestale

cambiamento climatico

prevenzione delle malattie