ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03653/016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 733 del 27/07/2022
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/07/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 27/07/2022


Stato iter:
27/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/07/2022
GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 27/07/2022

PARERE GOVERNO IL 27/07/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 27/07/2022

CONCLUSO IL 27/07/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03653/016
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Mercoledì 27 luglio 2022, seduta n. 733

   La Camera,

   premesso che:

    il testo in esame reca conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73, recante misure urgenti in materia di semplificazioni fiscali e di rilascio del nulla osta al lavoro, Tesoreria dello Stato e ulteriori disposizioni finanziarie e sociali;

    il costo del gasolio agricolo nel 2022 è aumentato di oltre il 129 per cento rispetto al 2021, rendendo insostenibili tutte le fasi di lavoro nei campi;

    tenendo conto che macchinari come la trincia consumano 1200 litri di gasolio al giorno ed una mietitrebbia in media 600 litri al giorno, le produzioni sono diventate insostenibili, al punto che neanche i macchinari più moderni, derivanti da investimenti in Agricoltura 4.0, permettono di efficientare le fasi di produzione al netto del rincaro energetico;

    come indicato dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) i costi agricoli sono aumentati stabilmente di oltre il 18 per cento a inizio 2022, in addizione ad un rincaro del 6 per cento registrato a fine 2021;

    per le colture vegetali, nel primo trimestre del 2022 è stato registrato un aggravio dei costi in capo agli agricoltori superiore al 20 per cento su base annua, in aggiunta all'aggravio del 6 per cento del 2021;

    tale contesto di costanti rincari, in combinato disposto con la crisi derivante dalla siccità che ha colpito il territorio italiano, sta dando luogo a fluttuazioni dei prezzi con pesanti ripercussioni su consumatori e produttori, anche a seguito di forti speculazioni sui prezzi delle materie agricole;

    la conseguenza di rincari e siccità è che le semine sono minori ed hanno una resa inferiore, portando ad una vera e propria contrazione della produzione agricola nazionale in un contesto di crisi alimentare dove è imperativo garantire la sovranità alimentare italiana;

    la crescita dell'inflazione ha portato ad un rincaro generale dei prodotti alimentari superiore all'8 per cento in un solo anno, fenomeno guidato da farina (rincaro del 28 per cento), pasta (rincaro del 18 per cento), pollo (rincaro del 15 per cento), riso (rincaro del 14 per cento) e uova (rincaro del 14 per cento);

    come indicato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), oltre il 30 per cento delle attività agricole lavora in una condizione di reddito negativo per effetto dell'aumento dei costi di produzione;

    in questa fase di crisi delicata sono necessarie misure emergenziali che garantiscano la tenuta dei comparti ed il tenore di vita dei consumatori, col fine di assicurare la sovranità alimentare italiana,

impegna il Governo:

   ad elaborare, nel primo provvedimento utile, le necessarie misure di sostegno al comparto agroalimentare nazionale italiano ed al potere d'acquisto dei cittadini, quali;

    a) riduzione sistemica dell'IVA su gasolio e prodotti ad uso agricolo al fine di contenere i costi di produzione in capo ai produttori;

    b) mantenimento dell'attuale regime di contenimento dei costi dei carburanti fino al 2023;

    c) azzeramento dell'IVA sui prodotti alimentari al consumo e sviluppo di accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali per contrastare i fenomeni speculativi e garantire prezzi equi tanto per i produttori quanto per i consumatori;

    d) richiedere, per quanto di competenza, alle competenti Autorità europee, una deroga al regime vigente in materia di aiuti di Stato in modo da evitare l'impossibilità di accesso alle misure di aiuto da parte delle imprese anche nell'ambito degli aiuti di Stato in de minimis.
9/3653/16. Caretta, Ciaburro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto alle imprese

armonizzazione dei prezzi

fluttuazione dei prezzi