Legislatura: 18Seduta di annuncio: 725 del 13/07/2022
Primo firmatario: NITTI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 LATTANZIO PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 13/07/2022 BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
ACCOLTO IL 13/07/2022
PARERE GOVERNO IL 13/07/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/07/2022
CONCLUSO IL 13/07/2022
La Camera,
premesso che:
la produzione coreutica in Italia negli ultimi 20-25 anni ha visto una progressiva marginalizzazione con la scomparsa di molti corpi di ballo e la perdita di moltissimi posti di lavoro a detrimento della professionalità del settore, di numerosi allievi e danzatori italiani costretti sempre più spesso a trovare sbocchi lavorativi all'estero;
l'Italia è storicamente la culla del balletto e della danza – importanti e fondamentali espressioni della nostra identità culturale – come più volte ricordato da Carla Fracci insieme a movimenti di professionisti del settore e delle principali personalità della danza e della cultura, i quali in più occasioni hanno pubblicamente manifestato e ribadito con forza la necessità di interventi strutturali;
proprio la Fracci ha contribuito in prima persona a formulare nel corso della XV legislatura una proposta di riordino e rilancio del settore ampiamente condiviso e sostenuto da autorevoli esponenti del mondo culturale e musicale (tra cui Rita Levi Montalcini, Zubin Mehta, Roman Vlad, Herbert Handt, Francesco Ernani, Margherita Hack e molti altri);
in Italia sono attualmente attivi solo quattro corpi di ballo stabili – quelli del Teatro alla Scala, dell'opera di Roma, del Teatro San Carlo, del Teatro Massimo di Palermo – mentre uno, quello dell'Arena di Verona, è stato l'ultimo in ordine di tempo a subire la definitiva dismissione nel 2017;
durante l'indagine conoscitiva sulle fondazioni lirico-sinfoniche, svoltasi in Commissione cultura alla Camera durante gli ultimi mesi del 2021, il tema dei corpi di ballo è stato ampiamente discusso e argomentato nel corso delle audizioni, con il coinvolgimento di numerosi artisti fra cui Roberto Bolle ed Eleonora Abbagnato;
nel corso dell'indagine conoscitiva è stato evidenziato che dal 2016 a oggi sono state almeno 289 le produzioni esternalizzate nelle FLS; una prima conseguenza è che la maggior parte dei danzatori italiani è costretta a lasciare il nostro Paese. Secondo dati di giugno-luglio 2021, si trovano danzatori italiani in ben 26 Paesi europei e in almeno 111 compagnie di balletto europee;
nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle fondazioni lirico-sinfoniche, approvato all'unanimità in Commissione cultura lo scorso 29 giugno, si afferma che «la Commissione ritiene ragionevole intervenire alacremente, con ogni strumento, per favorire la messa in sicurezza delle compagini attualmente attive, stabilizzare i corpi di ballo di Napoli e Palermo con organici consoni, supportare la riattivazione dei corpi di ballo di Firenze e dell'Arena di Verona e, in generale, configurare un modello che permetta, anche attraverso una programmazione condivisa e il coinvolgimento dei teatri viciniori e dei Teatri di Tradizione, una maggiore circuitazione degli spettacoli e una più completa e soddisfacente copertura territoriale della produzione coreutica»,
impegna il Governo
a valutare la possibilità di intraprendere, in occasione del primo provvedimento utile, ogni iniziativa per l'istituzione di un fondo per il sostegno e il potenziamento del sistema dei corpi di ballo delle Fondazioni lirico-sinfoniche e per la valorizzazione delle attività coreutiche da parte delle medesime Fondazioni.
9/3625/7. Nitti, Di Giorgi, Lattanzio, Orfini, Piccoli Nardelli, Prestipino, Rossi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro