ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03625/017

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 725 del 13/07/2022
Firmatari
Primo firmatario: ALBANO LUCIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/07/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 13/07/2022


Stato iter:
13/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/07/2022
BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 13/07/2022

PARERE GOVERNO IL 13/07/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/07/2022

CONCLUSO IL 13/07/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03625/017
presentato da
ALBANO Lucia
testo di
Mercoledì 13 luglio 2022, seduta n. 725

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame intende riordinare le disposizioni di legge in materia di spettacolo, nonché gli strumenti di sostegno per i lavoratori del settore ed il riconoscimento di nuove tutele in materia di equo compenso e contratti di lavoro per i lavoratori autonomi del settore;

    questa riorganizzazione estensiva del settore vuole creare condizioni più favorevoli per lo stesso e stimolarne la crescita, ai fini di favorire la promozione della cultura, della musica e dei valori sociali di cui esso è portatore;

    a tal fine, va ricordato che la Costituzione stabilisce all'articolo 9 che la Repubblica «promuove lo sviluppo della cultura», assegnando dunque un forte ruolo allo Stato in materia;

    la corrente crisi pandemica, unitamente alle più recenti ma ugualmente impattanti crisi energetica e invasione russa dell'Ucraina, hanno influito negativamente sui consumi dei cittadini italiani, portandone ad una generale diminuzione;

    nello specifico, i consumi culturali sono crollati nel 2020 a circa 60 euro mensili per famiglia, recuperando leggermente nel 2021 e portandosi nel giugno del medesimo anno a circa 70 euro mensili per famiglia, un aumento del 17 per cento che non basta però a compensare il forte calo dell'anno precedente;

    di fronte al peggiorare della situazione economica in conseguenza delle crisi evidenziate, è ravvisabile, in assenza di adeguati interventi normativi, una riduzione dei consumi culturali da parte dei cittadini, con le conseguenti ricadute negative a livello non solo economico, ma anche sociale e culturale;

    risulta dunque necessario un sostegno chiaro e semplice ai consumi culturali, di qualunque forma e tipo, creando un incentivo che spinga i cittadini a spendere una quota maggiore in cultura, sostenendo così il settore e auspicabilmente portando ad un arricchimento sociale e culturale della popolazione,

impegna il Governo

a revisionare l'articolo 15 del Testo Unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917, inserendo la detraibilità dei consumi culturali in ogni loro forma dall'imposta lorda nella misura di cui al citato articolo.
9/3625/17. Albano, Mollicone.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

imposta diretta

recessione economica

imposta sul reddito