Legislatura: 18Seduta di annuncio: 725 del 13/07/2022
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 13/07/2022 BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
ACCOLTO IL 13/07/2022
PARERE GOVERNO IL 13/07/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/07/2022
CONCLUSO IL 13/07/2022
La Camera,
premesso che:
il Fondo Unico per lo Spettacolo, istituito dalla legge 30 aprile 1985, n. 163, è il principale meccanismo di regolazione del finanziamento pubblico che lo Stato utilizza per fornire un sostegno finanziario a enti, istituzioni, associazioni, organismi e imprese operanti nei settori del cinema, della musica, della danza, del teatro, del circo e dello spettacolo viaggiante, nonché per la promozione e il sostegno di manifestazioni e iniziative di carattere e rilevanza nazionale in Italia e all'estero;
molti operatori del settore, unitamente a prestigiosi centri di ricerca, come l'istituto Bruno Leoni, hanno evidenziato come la ripartizione di tali fondi sia fallata da logiche clientelistiche basata sulle relazioni tra gestori e politica piuttosto che sulla qualità delle opere e delle istituzioni finanziate, causando quindi una forte distorsione del mercato in questo settore;
in aggiunta ai rapporti clientelari instauratisi in relazione all'elargizione delle risorse del FUS, il mercato dell'esercizio teatrale risente anche di una concorrenza sleale tra beneficiari dei fondi e non beneficiari, mostrando inoltre di un generale abbassamento della qualità delle opere presentate;
di conseguenza, la problematica principale non è costituita dall'elargizione in sé dei fondi, quanto dalla mala gestione degli stessi;
è quindi necessaria una riforma di questo strumento, giusto nei principi ideali che ne hanno governato l'istituzione ma in necessità di una revisione per garantirne il corretto funzionamento, che garantisca imparzialità nell'assegnazione delle risorse del FUS e garantisca un adeguato monitoraggio della procedura e dei beneficiari,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di:
a) avviare una riforma comprensiva del Fondo Unico per lo Spettacolo, trasformandolo in Fondo per le Arti Nazionali, che aggiorni e ridefinisca i requisiti di accesso allo strumento, fondati su principi di accessibilità e inclusione, rivendendo il ruolo dei comitati consultivi nel processo e garantendo una migliore coordinazione con analoghi strumenti di carattere regionale e locale;
b) istituire specifici organi consultivi, in seno alla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, con funzioni di consulenza e verifica in ordine alla elaborazione e attuazione delle politiche di settore e in particolare con riferimento alla predisposizione di indirizzi e di criteri generali relativi alla destinazione delle risorse statali per il sostegno alle attività dello spettacolo.
9/3625/13. Mollicone.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):aiuto finanziario
ripartizione dell'aiuto
concorrenza