Legislatura: 18Seduta di annuncio: 725 del 13/07/2022
Primo firmatario: DI GIORGI ROSA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 NITTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 LATTANZIO PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022 CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 13/07/2022 BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
ACCOLTO IL 13/07/2022
PARERE GOVERNO IL 13/07/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/07/2022
CONCLUSO IL 13/07/2022
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame conferisce delega al Governo per l'adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino delle disposizioni normative in materia di spettacolo, riguardanti: il coordinamento e il riordino della legislazione in materia di spettacolo; disposizioni in materia di contratti di lavoro nel settore dello spettacolo; disposizioni in materia di equo compenso per i lavoratori autonomi dello Spettacolo e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l'introduzione di un'indennità di discontinuità in favore dei lavoratori a tempo determinato e dei lavoratori discontinui nel settore dello spettacolo;
la crisi sanitaria in corso, e le conseguenti misure di contenimento del contagio adottate, hanno inevitabilmente evidenziato le problematiche e le tante fragilità tipiche del settore dello spettacolo;
il rapporto SVIMEZ 2021 ha evidenziato l'assenza dei principi contenuti nel cosiddetto Codice dello Spettacolo, finalizzati a favorire e promuovere il riequilibrio territoriale e la diffusione nel Paese dell'offerta e della domanda delle attività di spettacolo anche con riferimento alle aree geograficamente disagiate;
i dati dimostrano come tale principio non trovi appunto applicazione per l'area storicamente disagiata del Mezzogiorno d'Italia. Il rapporto, infatti, mostra che lo stanziamento del FUS per i settori Teatro, Musica e Danza riferiti all'anno 2019 (ovvero all'anno pre-pandemico) non siano equilibrati: il Nord ha ricevuto su 312 beneficiari il 52 per cento del contributo complessivo; il centro ha ricevuto su 235 beneficiari il 27 per cento del contributo complessivo; il Sud ha ricevuto su 117 beneficiari il 13 per cento del contributo e le Isole hanno ricevuto su 64 beneficiari solo 7 per cento;
appare evidente che la distribuzione dei contributi nel suo insieme non sia allineata con un principio di equilibrio e se a questo aggiungiamo la valutazione dei dati SIAE (anno 2019), la distribuzione delle Fondazioni di Origine Bancaria – dell'Art Bonus, la forbice si allarga in modo impressionante condizionando non poco l'incontro tra domanda e offerta e il sostegno alla capacità di spesa;
appare evidente che l'impossibilità di offrire, distribuire e produrre, eventi al Mezzogiorno, per la mancanza sia di spazi idonei che della disponibilità di risorse pubbliche e private (distribuzione del FUS, delle diverse disponibilità di risorse regionali, provinciali e comunali, comporti l'impossibilità di garantire continuità alle produzioni e altresì taglia la possibilità di soddisfare la domanda del mercato meridionale, anche se la spesa del pubblico nel sud ha valori assoluti più alti,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di reperire risorse finanziarie, anche in fase di approvazione della prossima legge di bilancio, necessarie ad istituire un Fondo perequativo finalizzato a favorire e promuovere il riequilibrio territoriale e la diffusione nel Paese dell'offerta e della domanda delle attività di spettacolo.
9/3625/11.
Di Giorgi, Piccoli Nardelli, Nitti, Lattanzio, Prestipino, Rossi, Orfini, Ciampi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):domanda e offerta
approvvigionamento
diritto del lavoro