Legislatura: 18Seduta di annuncio: 696 del 18/05/2022
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 18/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 18/05/2022 Resoconto MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA PARERE GOVERNO 18/05/2022 GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/05/2022
DISCUSSIONE IL 18/05/2022
ACCOLTO IL 18/05/2022
PARERE GOVERNO IL 18/05/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/05/2022
CONCLUSO IL 18/05/2022
La Camera,
premesso che:
con il varo di un round di sanzioni verso la Russia lo scorso 8 aprile, dal 17 aprile, come da circolare del Comando generale del Corpo Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, sono chiusi inaccessibili i porti italiani per tutte le navi battenti bandiera russa. Il divieto riguarderà anche le unità che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio, giorno in cui i carri armati russi hanno invaso l'Ucraina;
in particolare, l'articolo 3-sexies-bis del Regolamento Ue «vieta l'accesso ai porti nazionali alle navi di bandiera russa, dopo il 16 aprile 2022»: una misura che «si applica anche nei confronti delle navi che abbiano cambiato la propria bandiera, da russa a qualsiasi altra nazionalità, dopo il 24 febbraio 2022». Proprio su quest'ultimo punto la Guardia Costiera sottolinea che nel caso in cui le verifiche sul passaggio di bandiera da uno Stato all'altro «non possano essere valutate con certezza» sulla base delle banche dati a disposizione, si dovranno rintracciare le informazioni nel «Continuous Synopsis Record», vale a dire una sorta di registro detenuto dall'autorità marittima dove viene riportata tutta la vita di una nave;
il divieto di approdo include anche la possibilità di gettare l'ancora in rada e riguarda in particolare «ogni nave da passeggeri e le navi da carico» con tonnellaggio superiore alle 500 Gross Tonnage «impiegate in attività commerciali e in navigazione internazionale»;
l'Istat certifica che il traffico marittimo fra Russia e Italia, stante ai dati del 2020, è pari per l'import a 4 miliardi di euro circa;
prendendo l'esempio dell'Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, delle 3 mi la navi arrivate lo scorso anno a Ravenna, 500 provenivano dal Mar Nero. In particolare, circa 200 dall'Ucraina e 160 dalle coste russe, rotte che al momento sono totalmente interrotte. Per lo scalo romagnolo passano il 40 per cento dello scambio merci via nave tra Italia e Ucraina;
«Mentre fino all'ultimo pacchetto di sanzioni il divieto riguardava solo le navi, adesso cominciano ad esserci divieti anche per le merci – ha spiegato Pino Musolino, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, all'AdnKronos – come carbone, carburanti fossili solidi. Insomma un passo diretto sul carico, oltre che sulla nazionalità della nave. Nonché il divieto per i mezzi di trasporto russi e bielorussi, quindi c'è anche un aspetto di transito via gomma, che è concesso solo per alcune tipologie di merci più sensibili come prodotti farmaceutici e non per molti altre»;
pur ritenendo lo strumento delle sanzioni necessario al conseguimento della fine dell'aggressione russa, come richiesto da Giorgia Meloni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è necessario sterilizzare gli effetti negativi verso le aziende italiani con un piano di ristori, sul modello adottato in occasione della Brexit;
il provvedimento in esame reca interventi sulla transizione ecologica,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di garantire, con immediatezza e urgenza, forme di ristoro economico dei danni causati alle aziende dal blocco delle dogane alle navi commerciali, anche gasifere e petrolifere;
a valutare l'opportunità di una revisione delle norme di cui agli articoli 136 e 142 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, al fine di garantire migliori e più' efficienti interventi volti alla rigenerazione delle comunità energetiche, così da introdurre la previsione per cui il vincolo paesaggistico sull'immobile, qualora le condizioni dei luoghi tutelati siano mutate e non sussistano più per l'area in cui è posto l'edificio oggetto dell'intervento, passibile di deroga per l'intervento specifico, e che, in assenza di controdeduzioni, si proceda per silenzio assenso.
9/3609/80. (Testo modificato nel corso della seduta)
Mollicone, Caretta.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):nave
prevenzione dell'inquinamento
sanzione internazionale