ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03609/041

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 696 del 18/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 18/05/2022


Stato iter:
18/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/05/2022
GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/05/2022
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 18/05/2022

PARERE GOVERNO IL 18/05/2022

DISCUSSIONE IL 18/05/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/05/2022

CONCLUSO IL 18/05/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03609/041
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 18 maggio 2022, seduta n. 696

   La Camera,

   premesso che:

    il disegno di legge in esame reca misure in favore di imprese e famiglie in relazione ai prezzi dell'energia e del gas, prevedendo anche misure specifiche a sostegno dei settori dell'autotrasporto, dell'agricoltura, della pesca e del turismo;

    in particolare si dispone la riduzione delle aliquote di accisa sui carburanti dal 22 marzo al 21 aprile 2022 e da maggio a luglio 2022 e l'articolo 18 introduce un contributo straordinario sotto forma di credito d'imposta per l'acquisto di carburanti per l'esercizio dell'attività agricola e della pesca pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante effettuato nel primo trimestre solare dell'anno 2022, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto, al netto dell'imposta sul valore aggiunto;

    il disegno di legge in esame prevede misure volte a contenere l'aumento dei costi dell'energia del gas e del carburante mentre non prevede nessuna misura volta a fronteggiare l'aumento del costo di altri materiali indispensabili per il prodotto agricolo finale;

    i settori agricolo e della pesca sono da sempre settori trainanti della nostra Nazione che durante il periodo della pandemia dovuta alla diffusione del COVID-19 sono stati messi a dura prova. Difatti nel 2020 il complesso del comparto agroalimentare (che comprende agricoltura, silvicoltura, pesca e industria alimentare) ha registrato, per la prima volta dal 2016, una diminuzione del valore aggiunto, comportando un sensibile calo dell'occupazione e degli investimenti;

    la guerra tra Ucraina e Russia ha ulteriormente aggravato la situazione del settore agricolo danneggiato dall'aumento dei costi energetici, dal blocco delle importazioni e da un rialzo generalizzato dei prezzi di mangimi, colture proteiche e fertilizzanti;

    secondo l'analisi del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), l'attuale crisi internazionale può determinare in un'azienda agricola su dieci l'incapacità di far fronte alle spese dirette necessarie a realizzare un processo produttivo, estromettendole di fatto dal circuito, e almeno un terzo del totale potrebbe chiudere il 2022 con reddito negativo;

    a essere maggiormente penalizzati, con i più elevati incrementi percentuali dei costi correnti (tra il 65 e il 70 per cento), sarebbero i seminativi, la cerealicoltura e l'ortofloricoltura, per l'effetto congiunto dell'aumento dei costi energetici e dei fertilizzanti, seguiti dai bovini da latte (+57 per cento);

    a oggi l'Italia acquisisce dall'estero una quantità importante di fertilizzanti e materie prime necessarie per la loro produzione. Secondo recenti dati della FAO, nel 2019 l'Italia ha importato quasi 88 milioni di tonnellate di fertilizzanti, a fronte di poco più di 20 milioni di tonnellate di fertilizzanti esportati. Di questi, circa 885 mila tonnellate sono stai impiegati per uso agricolo;

    nello scenario internazionale, una parte consistente di fertilizzanti e materie prime necessarie per la loro produzione proviene dalla Russia e dalla Bielorussia. In particolare, queste due nazioni esportano il 37 per cento della quantità di fertilizzanti basati su potassio, il 17 per cento di quelli basati su azoto, e il 14 per cento di quelli basati su fosforo;

    il progressivo aumento dei prezzi delle materie prime necessarie alla produzione di fertilizzanti e il mutato quadro strategico internazionale a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo, oltre ad impedire il normale svolgimento dei traffici commerciali, rischiano di ripercuotersi pesantemente sulla produzione agricola e alimentare del nostro Paese;

    considerati tali dati appare opportuno e improcrastinabile prevedere misure che vadano a rivitalizzare un settore fondamentale per la nostra economia,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere misure volte a fronteggiare l'aumento dei costi dei fertilizzanti, dei mangimi, sementi, piantine e dei prodotti fitosanitari al fine di permettere alle aziende agricole di affrontare complessivamente l'aumento dei costi di produzione.
9/3609/41. Cirielli, Caretta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aumento dei prezzi

aiuto alle imprese

controllo dei prezzi