ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03609/003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 696 del 18/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2022
BELLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2022
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2022
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2022


Stato iter:
18/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/05/2022
GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/05/2022

ACCOLTO IL 18/05/2022

PARERE GOVERNO IL 18/05/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/05/2022

CONCLUSO IL 18/05/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03609/003
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Mercoledì 18 maggio 2022, seduta n. 696

   La Camera,

   premesso che:

    all'articolo 21 del decreto-legge in esame viene introdotta l'equiparazione del digestato a fertilizzante, una procedura che vede un'istruttoria in corso presso la Commissione europea da alcuni anni, considerata la complessità di gestire considerevoli quantità di digestato (si possono stimare circa 7 milioni di tonnellate di digestato prodotte ogni anno nella sola Lombardia, che ospita oltre 700 impianti a biogas da matrice agroindustriale); l'impostazione attuale esclude che il digestato da matrice rifiuto possa essere equiparato a fertilizzante. Tuttavia, oggi è consentito utilizzare (non come rifiuti) matrici molto critiche negli impianti a biogas, come gli idrolizzati proteici animali da concia delle pelli, ricchi di cromo, scarti di macellazione trattati con detersivi chimici, siero di latte e altro, che peraltro necessitano di energia per la pastorizzazione in quantità molto superiore rispetto a quella in uscita dagli impianti. La volontà di costruire impianti a biomasse legnose in Lombardia per pastorizzare i SOA è stata stigmatizzata dagli enti sanitari (da ATS Valpadana, per esempio) in quanto si produrrebbe un inquinamento cumulativo rilevante in zone già in infrazione, per superamento per 35 giorni di PM10 sopra a 50 mcg/metro cubo e con ozono superiore a 120 mcg/metro cubo;

    è di questi giorni la sentenza della Corte di giustizia europea per i superamenti del NOx che coinvolgono, in particolare, il bacino padano dove sono operativi il 90 per cento degli impianti bioenergetici nazionali. Le emissioni di NOx da un impianto a biogas di taglia media superano di tre volte quelle di NOx da un impianto a turbogas (da metano fossile), 540 g di NOx per Gj contro 170 g di NOx (v. Paolucci et al.);

    per quanto riguarda l'impronta idrica, gli impianti a biogas da matrice agrozootecnica necessitano di oltre 1 milione di metri cubi di acqua per un impianto da 1 MW, superando così i consumi degli abitanti che insistono nel territorio dove sorgono gli impianti stessi. In particolare, occorre considerare che nelle zone in infrazione per la direttiva nitrati i digestati sono una fonte additiva degli stessi, a cui va aggiunto che i nitrati sono molto più mobili nel digestato rispetto a un effluente compostato e tendono quindi a contaminare la falda acquifera molto rapidamente; inoltre, la fase germinativa (in cui i nitrati vengono captati al massimo al 50 per cento) di alcune colture nitrofile ha una durata troppo breve perché si verifichi un assorbimento adeguato;

    Arpa Lombardia ha rilevato un raddoppio delle falde in eutrofizzazione dal 2012-2015 al 2015-2019, ed in questi anni vi è stato un consistente aumento degli impianti bioenergetici oltre allo spandimento di fanghi di depurazione trasformati in gessi;

    nel testo del provvedimento in esame viene dato un termine di 30 giorni per l'emanazione del decreto in una materia complessa su cui la Commissione europea non si è ancora espressa e su cui i testi del Joint Research Centre (JRC) mostrano un chiaro peggioramento del rilascio di nitrati in falda con l'utilizzo dei digestati rispetto agli effluenti compostati o ai fertilizzanti di sintesi chimica, a cui si aggiunge un potere fertilizzante minore, con il concreto rischio di compromettere gli ecosistemi senza che si determini alcun incremento del potere fertilizzante,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di adottare le iniziative necessarie affinché nella stesura del decreto di cui al citato articolo 21 del provvedimento in esame, volto a definire le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato equiparato, vengano tenute in adeguata considerazione le criticità evidenziate in premessa, mediante un'istruttoria che sia il più possibile completa e che possa coinvolgere le commissioni parlamentari di merito, anche al fine di definire un piano di monitoraggio che tenga conto delle caratteristiche delle aree nella situazione ante operam, con particolare riferimento alle caratteristiche pedologiche del suolo, alla qualità delle falde, alla presenza di infrazioni alle direttive europee (con particolare riferimento per i nitrati), alle caratteristiche organolettiche dei prodotti agroalimentari e alla produttività agroalimentare delle stesse.
9/3609/3. (Testo modificato nel corso della seduta) Zolezzi, Cominardi, Bella, Corneli, Di Lauro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sentenza della Corte CE

violazione del diritto comunitario

sostanza tossica