Legislatura: 18Seduta di annuncio: 663 del 23/03/2022
Primo firmatario: GIACCONE ANDREA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 23/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/03/2022 GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/03/2022
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/03/2022
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/03/2022
ACCOLTO IL 24/03/2022
PARERE GOVERNO IL 24/03/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/03/2022
CONCLUSO IL 24/03/2022
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame prevede disposizioni in materia di sostegno ai lavoratori;
il welfare aziendale rappresenta uno strumento prezioso per migliorare il clima lavorativo e il benessere dei dipendenti ed è in grado di trattenere i talenti e attrarne di nuovi, facendo leva su benefici significativi, non solo dal punto di vista economico, nonché di conciliare il lavoro con la vita privata;
a causa della pandemia da COVID-19, le imprese si sono ritrovate a dover rispondere alle esigenze di protezione, sicurezza, assistenza, formazione e conciliazione vita-lavoro delle proprie persone, conseguendone una trasformazione dei servizi di welfare offerti per rispondere alle mutate esigenze dei lavoratori;
per tali ragioni, l'incremento del limite del fringe benefit può divenire un'opportunità sotto il profilo economico per il sistema Paese: le cifre che i datori di lavoro destinano al welfare aziendale vanno ad integrare la normale retribuzione ma, al contrario di quest'ultima, non possono «andare a risparmio» e devono essere spese dai lavoratori entro l'anno fiscale di riferimento;
i dati forniti da The European House – Ambrosetti sull'utilizzo della misura sopramenzionata indicano che l'aumento dell'esenzione ha fatto registrare un rialzo nell'emissione di buoni acquisto pari al +26 per cento di agosto, fino ad arrivare al +117 per cento di dicembre; la misura, inoltre, ha determinato consumi aggiuntivi tra 1,6 e 2,5 miliardi di euro, valore cui corrisponde un volume Iva compreso tra i 346 e i 547 milioni di euro all'anno, maggior gettito di Iva che compensa, dunque, il mancato incasso dell'Irpef;
in tale ottica, risulta necessaria una proroga anche per l'anno in corso dell'aumento ad euro 516,46 dell'importo del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dall'azienda ai lavoratori dipendenti che non concorre alla formazione del reddito, soglia già aumentata dall'articolo 112 del cosiddetto decreto agosto e dall'articolo 6-quinquies del cosiddetto decreto sostegni: tale misura rappresenta uno strumento interessante a disposizione di tutto il tessuto produttivo italiano per sperimentare facilmente i vantaggi del welfare aziendale; si evidenzia che il raddoppio del limite a 516,46 euro per oltre un anno è stato ben accolto dalle aziende che hanno programmato investimenti a sostegno del reddito dei propri dipendenti entro questa soglia e l'inaspettato abbassamento ha costretto a rivedere i piani di welfare aziendale al ribasso, con un impatto negativo per i redditi delle famiglie dei lavoratori, già duramente provati dalla crisi pandemica prima e dall'inflazione ora,
impegna il Governo
a prevedere, nel prossimo provvedimento utile, il raddoppio del limite di esenzione fiscale per beni e servizi ceduti dal datore di lavoro ai lavoratori dipendenti anche per l'anno 2022, incentivando in tal modo i consumi e sostenendo le famiglie in questa delicata fase di crisi economica.
9/3522/82. Giaccone, Murelli.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):stato assistenziale
assistenza nella formazione
reddito delle famiglie