ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03522/071

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 663 del 23/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 23/03/2022


Stato iter:
24/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/03/2022
GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/03/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/03/2022

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/03/2022

ACCOLTO IL 24/03/2022

PARERE GOVERNO IL 24/03/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/03/2022

CONCLUSO IL 24/03/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03522/071
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Mercoledì 23 marzo 2022, seduta n. 663

   La Camera,

   premesso che:

    il testo in esame reca la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico;

    il testo in esame interviene, tra le altre, a parziale sostegno dei settori economici colpiti dalle restrizioni adottate dal Governo italiano nell'ultimo trimestre del 2021, aventi validità fino al primo trimestre del 2022;

    in corso di conversione presso il Senato della Repubblica, il testo in esame è stato integrato con misure a parziale copertura del rincaro dei costi delle utenze energetiche, a fronte di rincari stimati ben oltre i 50 miliardi di euro per l'anno 2022;

    tra le altre, la misura in oggetto interviene in alcuni settori, come l'emergenza relativa alla Peste Suina Africana (PSA), il sostegno alla filiera suinicola e l'istituzione di credito d'imposta per l'acquisto di gasolio nei settori agricolo e ittico;

    il testo in esame, tuttavia, nonostante le integrazioni, non interviene in modo strutturale né fornisce gli elementi necessari per appianare i danni conseguenti al rincaro delle materie prime in agricoltura e dei fertilizzanti conseguente il conflitto tra Russia e Ucraina;

    negli ultimi dieci mesi il costo dei fertilizzanti è cresciuto di oltre il 135 per cento, e quello dei mangimi di oltre il 45 per cento, con picchi anche molto più elevati nel caso di determinati prodotti come soia e mais;

    dall'estero arrivano proprio la metà circa del mais necessario all'alimentazione del bestiame, il 35 per cento del grano duro per la produzione di pasta e il 64 per cento del grano tenero per la panificazione;

    come indicato da numerose associazioni di categoria, il blocco delle esportazioni di materiali come azoto, fosforo, potassio ed ammoniaca da parte della Federazione russa mette a rischio le forniture strategiche per le economie agricole europee;

    in un anno il solo nitrato di ammonio è rincarato del 140 per cento, il cloruro di potassio del 112 per cento ed il perfosfato triplo del 96 per cento;

    secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), il conflitto tra Russia e Ucraina può portare ad un ulteriore aumento dei prezzi alimentari in una percentuale compresa tra l'8 per cento e, nello scenario peggiore, il 22 per cento;

    la programmazione della Politica Agricola Comune (PAC) 2021-2027 prevede, a seguito del regime transitorio degli anni 2021 e 2022, l'eliminazione dei contributi ai seminativi di mais e frumento entro il 2026, materie adesso ritenute di primaria importanza ed in condizione di scarsità a livello nazionale;

    sempre l'attuale programmazione PAC prevede anche la presenza di una riserva di crisi con dotazione di 450 milioni di euro annui (a prezzi correnti), per sostenere gli agricoltori in caso di instabilità del mercato;

    la riserva di crisi PAC non è mai stata utilizzata nel corso della programmazione 2014-2020;

    non disponendo l'Italia di una adeguata capacità produttiva tale da sancirne quantomeno la parziale indipendenza dai produttori stranieri, ha sempre fatto ricorso ad approvvigionamenti esteri, con la conseguenza che in questa robusta crisi delle catene di fornitura l'intero sistema produttivo è andato rapidamente in crisi, non potendosi le imprese coprire il proprio fabbisogno di materie prime agricole;

    l'attuale programmazione della PAC prevede che il 5 per cento dei terreni sia lasciato a riposo (meccanismo cosiddetto Set-aside);

    la crisi internazionale in materia di energia e materie prime rende quanto più necessario derogare al meccanismo di set-aside per rispondere alle necessità di approvvigionamento strategico di materie prime in agricoltura da parte del comparto agricolo nazionale;

    il costante rincaro delle materie prime in agricoltura rende impossibile per le attività agricole programmare le proprie attività, e per vari comparti, a cascata, come nel caso dello zootecnico, rende i costi di produzione sempre più insostenibili, con il rischio di ripercussioni dei costi sui consumatori,

impegna il Governo:

   a) ad attivare, presso le competenti istituzioni europee, l'immediato accesso alla riserva di crisi della PAC per fornire misure di sostegno economico immediato a tutto il comparto agroalimentare nazionale italiano, chiedendone il potenziamento anche a fronte delle risorse disponibili nel quadro dei vari programmi di finanziamento europei;

   b) a stimolare misure finalizzate alla creazione di filiere produttive strategiche a livello nazionale per conseguire la piena sovranità alimentare, con riferimento anche alla produzione di fertilizzanti ed all'approvvigionamento di gasolio agricolo;

   c) a stimolare la domanda agricola interna, anche operando in deroga rispetto a tutte le disposizioni vigenti ed agli obiettivi della programmazione PAC 2021-2027, della strategia Farm to Fork e del Green New Deal europeo;

   d) a richiedere una deroga del meccanismo del «set-aside» della PAC in modo da garantire la massima disponibilità di superficie coltivabile tale da permettere ai produttori nazionali di compensare le mancate importazioni di prodotti agroalimentari da Russia e Ucraina.
9/3522/71. Caretta, Ciaburro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica agricola comune

FAO

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