ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03522/058

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 663 del 23/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: BELOTTI DANIELE
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/03/2022


Stato iter:
24/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 23/03/2022
Resoconto SARTORE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 24/03/2022
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/03/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/03/2022

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/03/2022

ACCOLTO IL 24/03/2022

PARERE GOVERNO IL 24/03/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/03/2022

CONCLUSO IL 24/03/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03522/058
presentato da
BELOTTI Daniele
testo di
Mercoledì 23 marzo 2022, seduta n. 663

   La Camera,

   premesso che:

    all'attenzione dell'aula è portato il disegno di legge, recante «Conversione in legge del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico»;

    ad oggi la presenza di bande musicali in Italia è stimata in circa 5.000 gruppi e in media un organico strumentale è formato da 30 elementi, per un totale di oltre 150.000 strumentisti; se a tali gruppi si aggiungono in media 30 allievi, si contano circa 150.000 allievi;

    le bande musicali sono un patrimonio insostituibile di tradizione e di sviluppo di talenti, favoriscono e garantiscono l'apprendimento musicale tra i più giovani, l'interscambio di esperienze e di rapporti umani tra giovani, adulti e anziani, senza distinzione di genere, puntando soprattutto all'integrazione nei piccoli centri di paese anche tra chi è più svantaggiato o con disabilità, rappresentando così dei veri e propri presìdi culturali territoriali;

    le bande, inoltre, contribuiscono al senso della memoria storica e del genius loci dei luoghi scandendo gli appuntamenti importanti della vita di una comunità;

    il lavoro delle bande musicali non è solo quello durante lo spettacolo ma inizia con la formazione musicale dei ragazzi, continuando con la formazione strumentale e musicale rivolta agli adulti per favorire la conoscenza del linguaggio universale della musica e dei vari stili nonché la crescita culturale del singolo componente, formando, di fatto, un potenziale pubblico consapevole, istruito e non passivo e rappresentando così uno dei pochi presìdi culturali rimasti nel nostro Paese;

    considerata la quantità di norme vigenti in materia di gestione di una banda musicale – anche in considerazione delle diverse funzioni educative, performative e di aggregazione sociale che essa svolge – nonché quelle contenute nella riforma del Terzo settore, prevista dal codice di cui al decreto legislativo n. 117 del 2017, si auspicava una semplificazione che invece non avverrà;

   considerato che sarebbe invece auspicabile l'equiparazione delle bande musicali a realtà già esistenti, quali le associazioni sportive dilettantistiche che godono di semplificazioni burocratiche e legislative svolgendo analoghe funzioni educative e sociali;

    l'intero settore delle bande musicali chiede da tempo con forza una semplificazione delle procedure burocratiche che comportano importanti oneri aggiuntivi a quelle che sono le necessità primarie di una banda, ovvero un luogo dove esercitarsi, formare nuovi allievi e suonare di fronte a un pubblico e che l'esiguo volume d'affari delle stesse (in media poche migliaia di euro) non permette di sopportare,

impegna il Governo:

   a modificare il decreto legislativo n. 117 del 2017 in modo tale che le Bande possano entrare nella sezione «altri enti del terzo settore» ma con i benefici previsti per le APS;

   o, in alternativa, a ripristinare l'articolo 9-bis del decreto-legge 30 dicembre 1991, n. 417, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 1992, n. 66, abrogato dal Codice del Terzo settore (decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017) con l'articolo 102, comma 2, lettera e), in modo che si tornerebbe ad avere la possibilità di applicazione del regime della legge n. 398 del 1991 sia ai fini IVA che reddituali;

   a rendere definitiva la fruizione del 2x1000 alla cultura;

   a diventare soggetti beneficiari di erogazioni liberali «Art Bonus».
9/3522/58. Belotti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

formalita' amministrativa

politica di sostegno

semplificazione legislativa