Legislatura: 18Seduta di annuncio: 663 del 23/03/2022
Primo firmatario: MORRONE JACOPO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/03/2022 GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/03/2022
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/03/2022
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/03/2022
ACCOLTO IL 24/03/2022
PARERE GOVERNO IL 24/03/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/03/2022
CONCLUSO IL 24/03/2022
La Camera,
premesso che:
nel decreto-legge all'esame sono previste alcune disposizioni di sostegno al comparto agricolo quali, ad esempio, quelle contenute nell'articolo 26 che prevede l'istituzione di due Fondi finalizzati, l'uno a tutelare gli allevamenti suinicoli dal rischio di contaminazione dal virus responsabile della peste suina africana (PSA) e ad indennizzare gli operatori della filiera suinicola danneggiati dal blocco alla movimentazione degli animali e delle esportazioni di prodotti trasformati e l'altro destinato al rafforzamento degli interventi in materia di biosicurezza, mentre l'articolo 26-quater prevede un rifinanziamento di misure a sostegno del settore avicolo, a seguito dell'influenza aviaria degli anni 2021 e 2022;
negli ultimi mesi la situazione dell'agricoltura italiana, però, si è aggravata a causa dell'impennata dei prezzi dei carburanti e dei costi dell'energia ai quali si sono aggiunte le conseguenze della guerra in Ucraina in termini di approvvigionamento di materie prime anche alimentari e di mercato che rischiano di vanificare il rilancio del settore agricolo;
i rincari dell'energia hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola; un eccezionale aumento del costo delle materie prime indispensabili per le attività agricole e per l'allevamento, come grano, mais e soia, accrescono i costi aziendali riducendo fortemente il profitto degli agricoltori portandolo a livelli al di sotto della sostenibilità economica;
i forti rincari sui mercati internazionali delle materie prime, dei mezzi tecnici agricoli e dell'energia stanno mettendo in forte crisi le aziende agricole e gli allevamenti italiani;
inoltre, Epizoozie, come l'aviaria o la peste suina, problemi fitosanitari, come la xylella o la moria del kiwi ecc., a cui si aggiungono gli eventi climatici, come la siccità ed il freddo primaverile in molte regioni, stanno sconvolgendo agricoltura e zootecnia compromettendo l'attività e la sopravvivenza delle aziende;
secondo le stime di ISMEA, in Italia sarebbe a rischio la sicurezza alimentare in quanto importiamo oltre la metà delle materie prime agricole;
la situazione in atto ha tagliato fino al 10 per cento le razioni di cibo a mucche, maiali e polli negli allevamenti italiani che si trovano a fronteggiare la peggiore crisi alimentare per gli animali; il prezzo dell'orzo è aumentato del 33 per cento, quello del grano del 21 per cento e quello di numerosi tipi di fertilizzanti del 40 per cento; a queste condizioni, gli allevamenti saranno costretti a chiudere l'attività e portare al macello gli animali prima che deperiscano per mancanza di nutrimento;
è urgente ripensare alle politiche agricole del nostro Paese sia nel breve che nel medio termine, a fronte del rischio di un periodo segnato da una crescente insicurezza alimentare e per scongiurare un ulteriore aggravamento della situazione di aziende agricole e allevamenti, indispensabili dal punto di vista strategico nazionale,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di prevedere iniziative che nel breve termine diano un immediato sollievo finanziario alle imprese agricole e zootecniche, e che nel medio periodo attivino politiche strategiche di sviluppo volte a recuperare, almeno in parte, la sicurezza alimentare del Paese, e il collegamento tra produzione agricola e allevamenti, anche per l'utilizzo della concimazione organica, nonché per ripristinare le infrastrutture di stoccaggio che consentirebbero di poter contare su riserve strategiche che ad oggi non superano i due mesi di autonomia;
a valutare l'opportunità di adottare scelte strutturali che rendano il nostro Paese autosufficiente dal punto di vista degli approvvigionamenti per ridurre la dipendenza del Paese dalle importazioni dei principali prodotti agricoli e dei fattori produttivi che sono sempre più esposte a tensioni internazionali e di mercato che mettono a rischio la sovranità alimentare del nostro Paese, quali: aumentare la produzione nazionale; potenziale le infrastrutture di stoccaggio, sviluppare accordi di filiera fra agricoltura e zootecnica nazionale.
9/3522/5. Morrone.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sicurezza d'approvvigionamento
allevamento
suino