ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03467/035

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 639 del 16/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: MANIERO ALVISE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 16/02/2022


Stato iter:
17/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/02/2022
COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 16/02/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/02/2022

NON ACCOLTO IL 17/02/2022

PARERE GOVERNO IL 17/02/2022

RESPINTO IL 17/02/2022

CONCLUSO IL 17/02/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03467/035
presentato da
MANIERO Alvise
testo presentato
Mercoledì 16 febbraio 2022
modificato
Giovedì 17 febbraio 2022, seduta n. 640

   La Camera,

   premesso che:

    i test antigenici rapidi rilevano la presenza di proteine virali (antigeni) e diversi sono i tipi disponibili: quelli di prima generazione sono a immunocromatografia, quelli di seconda a immunofluorescenza;

    i test di ultima generazione, fatti sempre attraverso tampone naso faringeo, si differenziano per la metodica analitica: ovvero l'immunofluorescenza con lettura in microfluidica. Sono in genere disponibili in strutture sanitarie o laboratori di analisi e hanno tempi più lunghi;

    quelli di terza generazione sono caratterizzati da sensibilità e specificità elevate ma comunque non sono sovrapponibili al tampone molecolare, che resta l'esame di riferimento per la ricerca del SARS-CoV-2;

    i test antigenici rapidi fatti in farmacia hanno dimostrato la minore sensibilità alla variante Omicron. Quasi uno su due è infatti un falso negativo, stando a quanto affermato da Guido Rasi, consulente del commissario per l'emergenza COVID e direttore scientifico di Consulcesi: «... con la variante Omicron destinata a diventare predominante i tamponi antigenici rapidi rischiano di diventare inutili. La nuova versione del virus SarS-CoV-2 sembra in grado di sfuggire con maggior frequenza ai test diagnostici oggi più utilizzati...»;

    a causa dell'aumento dei contagi COVID registrati durante la quarta ondata, è cresciuta la richiesta di tamponi per attestare o scongiurare la positività al virus. In particolare, ciò che scandalizza è il vertiginoso incremento dei costi dei tamponi molecolari;

    diversamente dai test antigenici rapidi, il cui prezzo calmierato è di 15 euro. Il costo dei test molecolari varia di città in città, ma anche in base alle proprie esigenze. In media in Italia il costo di un tampone molecolare parte dai 50 euro per arrivare anche al doppio. Infatti se si necessita di un risultato in un lasso di tempo di 12-24 ore, il prezzo può anche raddoppiare;

    in Danimarca, Svezia e Olanda, i tamponi molecolari sono gratuiti,

impegna il Governo:

   a provvedere in tempi rapidissimi all'introduzione di un prezzo limite fissato per legge per i tamponi antigenici, sia che si tratti di prima, di seconda e/o di terza generazione, il cui costo non sia superiore ai 5 euro a test;

   a fronte della minore sensibilità alla variante Omicron dei test antigenici, ad introdurre per i tamponi molecolari un prezzo limite che non superi i 10 euro di costo indipendentemente dalla necessità del richiedente (12-24 ore).
9/3467/35. Maniero.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo