Legislatura: 18Seduta di annuncio: 629 del 18/01/2022
Primo firmatario: VOLPI LEDA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 18/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 19/01/2022 COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/01/2022
NON ACCOLTO IL 19/01/2022
PARERE GOVERNO IL 19/01/2022
RESPINTO IL 19/01/2022
CONCLUSO IL 19/01/2022
La Camera,
premesso che:
nel nuovo testo così come approvato dal Senato, nulla è previsto per la concessione della certificazione verde per coloro i quali hanno già un'elevata protezione anticorpale a seguito di guarigione clinica o di infezione asintomatica. Ciò comporterebbe un alleggerimento degli hub vaccinali dando più possibilità a chi non ha protezione anticorpale di intervenire tempestivamente all'inoculazione del vaccino;
alcuni esperti hanno spiegato che «... uno dei pochi casi in cui ha senso fare il test sierologico è per chi ha fatto la doppia dose di vaccino anti COVID e poi ha avuto il virus...». Il motivo è duplice: da un lato perché, se si ha un surplus di anticorpi si può evitare di fare subito il vaccino; viceversa, se si fa parte della percentuale di soggetti che non sviluppano anticorpi, può essere comunque fondamentale fare quanto prima il vaccino nella speranza di avere una protezione anche minima, specie se si è fragili o immunodepressi;
alcuni infettivologi hanno affermato che gli studi su terza dose e richiami, si fanno misurando gli anticorpi che sono un chiaro correlato di protezione in vari lavori scientifici accreditatissimi e, fatto alquanto singolare, è che il Servizio sanitario nazionale non permetta ai cittadini di andare a misurarsi gli anticorpi gratuitamente con un test sierologico;
a novembre dello scorso anno, il Consiglio federale svizzero è stato un apripista in tal senso. Difatti ha deciso l'introduzione di un certificato COVID la cui durata, per le persone dichiarate guarite clinicamente, potrà essere prorogata a 12 mesi, mentre per le persone con un test anticorpale positivo attuale (test sierologico) potranno ricevere un certificato verde valido per 90 giorni;
l'obiettivo del Consiglio federale è stato quello di semplificare l'accesso al certificato da utilizzare, in particolare modo per le persone guarite;
i recenti dati scientifici mostrano che le persone già infettate dal Sars-CoV-2 sono abbastanza protette dalle forme gravi della malattia e dalle ospedalizzazioni. La durata di validità dei certificati di guarigione può quindi essere prorogata a 12 mesi, mentre coloro i quali abbiano contratto la malattia in forma asintomatica potranno rinnovare la propria certificazione ogni tre mesi a seguito di test anticorpale positivo (test sierologico) che corrisponda agli standard dell'OMS, marcatura CE ed eseguiti da un laboratorio certificato. Allo scadere dei tre mesi, la persona interessata potrà sottoporsi nuovamente a un test anticorpale. Se il risultato sarà ancora positivo potrà essere emesso un nuovo certificato,
impegna il Governo
ad adottare ulteriori iniziative normative volte a:
prevedere la certificazione verde a tutti coloro i quali siano già immuni, poiché aventi protezione anticorpale dovuta a pregressa infezione da Sars-CoV-2, anche contratta in modo asintomatico e/o abbiano un certificato di avvenuta guarigione, rispettando gli standard dell'OMS;
prevedere, in fase di introduzione di predetta certificazione, che la durata dei certificati di guarigione venga prorogata a 12 mesi per i dichiarati guariti clinicamente, mentre la durata del certificato per i guariti asintomatici venga limitata a 90 giorni allo scadere dei quali, la persona interessata dovrà sottoporsi nuovamente a un test anticorpale e qualora il risultato fosse ancora positivo sarà emesso un nuovo certificato verde;
a porre in essere le opportune determinazioni affinché il test sia gratuito o a prezzo calmierato.
9/3442/49. Leda Volpi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):vaccino
malattia
OMS