ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03442/048

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 629 del 18/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: TRANO RAFFAELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 18/01/2022


Stato iter:
19/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/01/2022
Resoconto TRANO RAFFAELE MISTO-ALTERNATIVA
 
PARERE GOVERNO 19/01/2022
COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/01/2022
Resoconto TRANO RAFFAELE MISTO-ALTERNATIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/01/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/01/2022

NON ACCOLTO IL 19/01/2022

PARERE GOVERNO IL 19/01/2022

DISCUSSIONE IL 19/01/2022

RESPINTO IL 19/01/2022

CONCLUSO IL 19/01/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03442/048
presentato da
TRANO Raffaele
testo presentato
Martedì 18 gennaio 2022
modificato
Mercoledì 19 gennaio 2022, seduta n. 630

   La Camera,

   premesso che:

    è in fase di conversione in legge, con modificazioni, il decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172, recante misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali;

    il decreto-legge n. 152 del 2021 (C. 3354-A), recante disposizioni urgenti per l'attuazione del PNRR e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose prevede, all'articolo 1, commi da 17-bis a 17-quinquies, l'istituzione di un Fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2021, per l'erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese del settore della ristorazione per sostenerne la ripresa e la continuità;

    è opportuno ricordare che la Comunicazione C(2021) 8442 del 18 novembre 2021 che, oltre a prorogare le misure già ammesse dal «Quadro temporaneo» fino al 30 giugno 2022, ha anche definito un percorso per la graduale eliminazione degli aiuti legati alla crisi alla luce della ripresa in corso dell'economia europea e, a tal fine, ha introdotto l'ammissibilità di due nuove misure «di accompagnamento» delle imprese per un ulteriore periodo limitato: gli incentivi diretti per investimenti privati (ammissibili sino al 31 dicembre 2022) e le misure di sostegno alla solvibilità (ammissibili sino al 31 dicembre 2023);

    i contributi elargiti a fondo perduto al settore della ristorazione hanno riguardato anche «misure trasversali» previste per le attività produttive e commerciali in generale (articolo 1 del «Sostegni bis»);

    l'articolo 58 del decreto-legge n. 104 del 2020, ha istituito il Fondo per la filiera della ristorazione presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con una dotazione di 250 milioni di euro per il 2020 e 200 milioni di euro per il 2021, per l'erogazione di un contributo a fondo perduto a favore delle imprese registrate con determinati codici ATECO, il contributo si sostanzia in una cifra che va da 1.000 euro a 10.000 euro per l'acquisto di prodotti 100 per cento Made in Italy, come quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP;

    l'articolo 2 del decreto-legge n. 41 del 2021, ha istituito un Fondo presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con una dotazione di 700 milioni di euro per il 2021. Di tale importo, 230 milioni sono stati assegnati alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, per essere erogati in favore delle imprese turistiche, ivi inclusi gli esercizi di somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali, concorrenti alla formazione dell'offerta turistica regionale;

    il decreto-legge «Ristori-bis» ha incrementato il Fondo di 100 milioni di euro per l'anno 2021. L'incremento è assegnato alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano per essere erogato in favore delle imprese turistiche, ivi inclusi gli esercizi di somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali, nei comuni ubicati all'interno di comprensori sciistici;

    l'articolo 26, comma 1, del decreto-legge n. 41 del 2021, ha istituito un Fondo, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con una dotazione di 220 milioni di euro per l'anno 2021, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall'emergenza da COVID-19, ivi incluse le imprese esercenti attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati. Il successivo decreto-legge n. 73 del 2021 ha incrementato l'autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro per il 2021. Il medesimo decreto ha ulteriormente incrementato il Fondo di ulteriori 120 milioni di euro per l'anno 2021, di cui 20 milioni di euro destinati ad interventi in favore dei parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici;

    parrebbe, ad una prima lettura di tutti gli interventi di sostegno previsti per il comparto della ristorazione e del turismo (diretti e indiretti), che ci sia stata una buona capacità di ripresa economica, in verità la pandemia e le politiche sanitarie poste in essere dal Governo, hanno di fatto eliso la capacità di ripresa del comparto;

    l'offerta turistica andrebbe, e la ristorazione rappresenta una parte essenziale, rimodulata offrendo risposte che da un punto di vista economico siano in grado di produrre effetti economici anti-depressivi strutturali. L'introduzione del «super green pass» (decreto-legge n. 172 del 2021), così come la previsione del tampone in ingresso in Italia, stanno producendo una reazione a catena di annullamenti di prenotazioni per il periodo delle festività a causa di strumenti che si sono e si stanno ancor di più oggi, rivelando essere distorsivi, depressivi, e privi di qualunque conoscenza pratica del settore;

    secondo una stima di Coldiretti in riferimento all'entrata in vigore l'obbligo del green pass «rafforzato», «...gli effetti immediati sono stati il calo verticale dei consumi alimentari fuori casa in bar, ristoranti e pilerie dove è precluso l'accesso a 5 milioni di italiani che non si sono vaccinati e si trovano senza green pass “rafforzato”. Una situazione difficile che si ripercuote sull'intera filiera con un impatto su industrie ed aziende agricole ed alimentari dopo che nel 2021 la spesa degli italiani nella ristorazione era risultata pari a circa 60 miliardi di euro, in calo di oltre 20 miliardi rispetto a prima della pandemia nel 2019, nonostante l'aumento rispetto allo scorso anno...»;

    «...si registra il boom delle consegne a domicilio favorito dal crescente numero di italiani in isolamento o in quarantena, senza dimenticare quanti organizzano pranzi e cene nelle case perché non dispongono di green pass rafforzato necessario per mangiare fuori. Una domanda che tuttavia non è sufficiente a coprire le perdite e sostenere i bilanci del settore...»;

    «...la situazione di difficoltà non coinvolge solo le 360 mila realtà della ristorazione ma si fa sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini soprattutto nelle località turistiche per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco, in alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Il risultato è che sono mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione per un valore di circa 5 miliardi rispetto a prima della pandemia che colpiscono ben 740 mila aziende agricole e 70 mila industrie alimentari presenti nella filiera agroalimentare...»;

    alla luce di quanto illustrato, il settore del turismo continua a patire per la carenza di visione delle politiche governative, per la mancanza di un approccio sistemico e funzionale al comparto e per l'esiguità dei fondi che, ad una prima lettura sembrerebbero tali da far intendere una inversione, ma che nei fatti evidenziano la fragilità e l'insussistenza degli interventi di ristoro e/o d'aiuto finora posti in essere e gli effetti depressivi della politica sanitaria posta in essere,

impegna il Governo:

   ad adottare, in tempi strettissimi, misure economiche che siano strutturali, a fronte del fatto che gli incentivi diretti per investimenti privati saranno ammissibili sino al 31 dicembre 2022 e le misure di sostegno alla solvibilità saranno ammissibili sino al 31 dicembre 2023, ossia nella misura di aumentare la carente dotazione di 10 milioni di euro e ad avviare un programma nazionale di rilancio del settore costituendo un unico «fondo turismo» dentro cui far confluire risorse cospicue e non somme spot che non soddisfano affatto le reali necessità del comparto;

   a raddoppiare gli attuali 30 mila euro previsti per 15 anni dal Fondo di garanzia (decreto-legge «Liquidità» modificato da ultimo dal decreto-legge «Sostegni-bis»), per fare fronte alle esigenze immediate di liquidità delle imprese e dei professionisti che stanno affrontando le conseguenze dell'epidemia da COVID-19;

   a rivedere attraverso ulteriori iniziative normative le politiche sanitarie finora adottate e, quindi, revocare quelle misure sanitarie che fortemente stanno penalizzando il settore della ristorazione che è stato profondamente segnato dagli effetti depressivi della pandemia.
9/3442/48. Trano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria della ristorazione

politica sanitaria

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