Legislatura: 18Seduta di annuncio: 629 del 18/01/2022
Primo firmatario: PAPIRO ANTONELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 19/01/2022 COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/01/2022
ACCOLTO IL 19/01/2022
PARERE GOVERNO IL 19/01/2022
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 19/01/2022
CONCLUSO IL 19/01/2022
La Camera,
premesso che:
il presidente di Confitarma, Mario Mattioli, è intervenuto sulle nuove disposizioni del governo manifestando preoccupazione per le conseguenze che tali norme potranno avere sui lavoratori marittimi e sull'operatività delle navi se, nella loro pratica applicazione, non si terrà in debita considerazione la specificità del lavoro marittimo;
ai lavoratori marittimi italiani, comunitari e non comunitari vaccinati con vaccini approvati da Ema e Aifa o con quelli riconosciuti equivalenti dal Ministero della salute a cui dal 1° febbraio 2022, in ragione della riduzione della validità da 9 a 6 mesi, scadrà la certificazione verde durante il loro imbarco;
tali marittimi, essendo imbarcati, non hanno quasi mai la possibilità di effettuare la terza dose, pertanto, è necessario che gli sia consentito di continuare a lavorare sulle navi di bandiera italiana fino al loro sbarco e, con riferimento ai marittimi residenti in Italia, di poter utilizzare gli usuali mezzi di trasporto per il loro rimpatrio e ritorno a casa (tutela che – come è noto è anche prevista dalla Convenzione Internazionale del Lavoro Marittimo (MLC, 2006);
ai lavoratori marittimi non-comunitari che non sono vaccinati con vaccini approvati da Ema e Aifa o con quelli riconosciuti equivalenti dal Ministero della salute, in molti Paesi non-UE, da cui proviene un numero molto consistente di marittimi imbarcati sulle navi di bandiera italiana, non è possibile accedere ai vaccini sopra citati, ma si utilizzano altri vaccini che, seppur riconosciuti dall'Oms, non consentono di ottenere la certificazione verde;
sarebbe necessario consentire a tali marittimi, qualora sbarchino sul territorio italiano, di poter accedere agli usuali mezzi di trasporto, anche se vaccinali con vaccino non approvato da Ema e comunque con un tampone negativo, unicamente ai fini del loro rimpatrio nel Paese di residenza;
se verrà introdotto tale obbligo vaccinale, sarà assolutamente necessario prevedere adeguate soluzioni per le fattispecie sopra menzionate in analogia a quanto previsto con la circolare congiunta Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili/Ministero della salute del 14 ottobre 2021, e l'obbligo vaccinale non dovrebbe riguardare i marittimi già imbarcati prima della data dell'eventuale entrata in vigore di tale obbligo, in ragione delle citate estreme difficoltà a effettuare la terza dose;
ai marittimi non-comunitari non residenti nell'Unione europea, che non possono accedere ai vaccini approvati da Ema e Aifa o con quelli riconoscimi equivalenti dai Ministero della salute, è necessario consentire di continuare a lavorare sulle navi di bandiera italiana anche con altri vaccini applicando le specifiche misure di prevenzione previste dall'Allegato 28 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021 il quale, si rammenta, prevede sempre l'effettuazione di almeno un tampone molecolare prima dell'imbarco;
sono necessarie specifiche soluzioni per tutelare i lavoratori del settore marittimo che rischiano pesanti penalizzazioni da tali misure dalle quali potrebbero derivare straordinarie difficoltà operative per le navi;
tali marittimi non scelgono consapevolmente di non vaccinarsi ma semplicemente, in ragione della peculiarità del lavoro marittimo, hanno difficoltà obiettive ad effettuare le vaccinazioni e mantenere il Super Green Pass o non hanno la possibilità di accedere ai vaccini approvati da Ema e Aifa,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di prevedere specifiche soluzioni per tutelare i lavoratori del settore marittimo che rischiano pesanti penalizzazioni dalle misure di contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali, anche in considerazione delle difficoltà che potrebbero derivare per l'operatività delle navi;
a valutare altresì l'opportunità di assicurare, con successivi interventi, anche normativi, ai lavoratori marittimi di continuare a lavorare sulle navi di bandiera italiana lino al loro sbarco e con riferimento ai marittimi residenti in Italia, di poter utilizzare gli usuali mezzi di trasporto per il loro rimpatrio e ritorno a casa.
9/3442/31. Papiro, Iorio, Terzoni, Bella, Emiliozzi, Zolezzi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):vaccino
lavoratore della Comunita'
nave