ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03442/019

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 629 del 18/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/01/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 18/01/2022


Stato iter:
19/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/01/2022
COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/01/2022
Resoconto ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/01/2022

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 19/01/2022

NON ACCOLTO IL 19/01/2022

PARERE GOVERNO IL 19/01/2022

DISCUSSIONE IL 19/01/2022

RESPINTO IL 19/01/2022

CONCLUSO IL 19/01/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03442/019
presentato da
ZUCCONI Riccardo
testo presentato
Martedì 18 gennaio 2022
modificato
Mercoledì 19 gennaio 2022, seduta n. 630

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento delle attività economiche e sociali;

    in particolar modo l'articolo 4, comma 1, lettera b), e comma 2, estende – con decorrenza dal 6 dicembre 2021 – all'accesso agli alberghi e alle altre strutture ricettive la condizione del possesso del certificato verde COVID-19 e modifica – con la medesima decorrenza del 6 dicembre 2021 – la disciplina in materia per le piscine, i centri natatori, le palestre, le strutture sportive per la pratica di sport di squadra ed i centri di benessere;

    lo strumento del super green pass, a detta dello scrivente e denunciato più volte da Fratelli d'Italia e dal Presidente On. Meloni, risulta essere uno strumento scientificamente non risolutivo al fine del contenimento dell'epidemia da COVID-19. La recente recrudescenza dei contagi e l'attuale situazione italiana dimostra come l'introduzione di tale strumento sia stato completamente inutile e che abbia invece comportato solo ulteriori problemi all'economia e a diversi settori lavorativi come quello turistico, già colpito in maniera funesta dall'assenza di turismo nazionale ed internazionale;

    con oltre il 13 per cento del PIL nazionale nel periodo pre-covid, il turismo rappresenta uno dei settori che da sempre contribuiscono in maniera maggiore al PIL nazionale;

    per il secondo anno di fila, si sono registrati dati negativi per quanto riguarda il turismo italiano: nel 2021, infatti, sono andate in fumo 148 milioni di presenze turistiche. Facendo un raffronto con il 2019, ultimo anno pre-covid, è come se si fosse cancellato un pernottamento su tre. Analizzando solo il turismo straniero, la perdita diventa di uno su due per un totale di 115 milioni di presenze estere perse;

    mentre il settore crollava, le aziende del comparto hanno visto venir meno una ad una le misure di sostegno messe precedentemente in piedi: il credito d'imposta sugli affitti, l'esonero dal pagamento dell'IMU, la moratoria sui mutui e la «cassa integrazione Covid»:

    a questa emergenza, derivante da misure errate, assenza di lavoro e recrudescenza dei contagi, si è andata a sommare recentemente un ulteriore criticità, i cui effetti saranno sempre più visibili nei prossimi mesi: quella del caro energia che si va a riversare sulle bollette degli italiani e delle imprese;

    nei mesi è rimasta invariata e onnipresente la problematica dei cosiddetti costi fissi, i quali attanagliano (oggi ancor di più in assenza di lavoro) le imprese italiane, facendo rischiare loro sempre più il fallimento;

    in assenza di lavoro, la chiusura definitiva o la sopravvivenza nei prossimi mesi di migliaia di aziende dipenderà dagli aiuti che arriveranno dalle Istituzioni, soprattutto volti a risolvere l'annosa problematica dei costi fissi,

impegna il Governo:

   a riconoscere al più presto, mediante futuri atti normativi, ristori adeguati alle aziende in percentuale congrua in base alla perdita di fatturato registrata nell'anno 2021 rispetto all'anno 2019;

   a prevedere interventi specifici, con una prospettiva di medio e lungo periodo, aventi come obiettivo l'abbattimento dei costi fissi e la tutela delle aziende italiane dall'impatto dovuto all'inflazione dei costi energetici al fine di scongiurare la chiusura di centinaia di imprese e la conseguente cassa integrazione per migliaia di lavoratori.
9/3442/19. Zucconi, Ciaburro, Rachele Silvestri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

turismo

fissazione dei prezzi

infrastruttura turistica