ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/098

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: COMAROLI SILVANA ANDREINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2021
FRASSINI REBECCA LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2021
PAOLIN GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/12/2021

ACCOLTO IL 30/12/2021

PARERE GOVERNO IL 30/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/098
presentato da
COMAROLI Silvana Andreina
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    il settore maggiormente colpito dal COVID-19 è il Servizio sanitario;

    le residenze sanitarie assistenziali (RSA) assolvono da sempre funzioni di supporto al sistema sanitario pubblico;

    i soggetti assistiti nelle RSA sono per la maggior parte persone anziane e, comunque, non autosufficienti;

    le persone anziane a causa dell'età e della frequente presenza di più patologie concomitanti sono i soggetti a maggior rischio di complicanze e di sviluppare forme severe di COVID-19 in caso di contagio con il virus Sars-CoV-2;

    i soggetti non autosufficienti necessitano comunque di una presenza costante di personale che ne monitori la situazione anche patologica;

    le residenze sanitarie assistenziali stanno assistendo una costante diminuzione del personale, connessa anche alle massive politiche di assunzioni attuate dagli ospedali;

    la carenza di personale pone il rischio concreto che molte RSA debbano chiudere: a titolo esemplificativo la Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha da poco segnalato alla regione Toscana che nella residenza sanitaria assistenziale di Prato il rapporto tra infermieri ed ospiti è di uno ad ottanta;

    l'Unione regionale istituzioni e iniziative pubbliche e private di assistenza agli anziani (URIPA) ha vanamente sottolineato più volte la carenza di personale infermieristico nelle residenze delle persone anziane in condizione di non autosufficienza;

    dall'analisi condotta dal gruppo della Cooperativa Meridiana, del Centro di ricerca ARC dell'Università Cattolica, è emerso che, in Lombardia, il 60,73 per cento degli ospiti delle RSA necessiterebbe di uno standard assistenziale pari a 1.412 minuti a settimana, mentre il 20,83 per cento di 950 minuti, a fronte di una media garantita dalle residenze sanitarie assistenziali di 1.096 e di una richiesta regionale di 901 minuti settimanali;

    era già stato presentato e riformulato a giugno un ordine del giorno 9/3045-A/32, che impegnava il governo a valutare l'opportunità di intervenire, compatibilmente con i vincoli di bilancio, sul tema della carenza di personale infermieristico presso le residenze sanitarie assistenziali;

   considerato che:

    la carenza del personale infermieristico è un problema strutturale del Sistema sanitario nazionale;

    la stessa Commissione europea ha sottolineato che l'Italia impiega meno infermieri rispetto a quasi tutti i Paesi dell'Europa occidentale: la media è di 6,2 infermieri ogni 1000 abitanti, una percentuale inferiore del 25 per cento rispetto alla media UE;

    il numero di infermieri laureati in Italia è – dal 2014 ad oggi – in costante decrescita ed il trend è destinato a consolidarsi nel corso dei prossimi anni;

    in sede di esame in Commissione in sede referente al Senato è stata unanimemente riconosciuta la necessità di potenziare il comportato infermieristico;

    erano stati segnalati, in particolare, due emendamenti che riguardavano: 1) l'assegnazione, in attesa del contratto, dell'indennità di specificità infermieristica riconosciuta nella scorsa legge di bilancio 2021, ma mai assegnata, poiché vincolata al rinnovo del contratto collettivo di comparto (non ancora rinnovato); 2) l'aumento del numero di docenti-infermieri nelle università;

    l'arrivo della quarta ondata e l'aumento dei contagi connessi alla variante Omicron evidenziano ancor di più la necessità di personale infermieristico qualificato,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intervenire già dal prossimo provvedimento utile sul tema della carenza di personale infermieristico, attraverso la predisposizione di strumenti di incentivazione, nonché di valorizzazione della professione infermieristica, assolvendo una funzione di importanza strutturale per il bene del Paese.
9/3424/98. (Testo modificato nel corso della seduta) Comaroli, Vanessa Cattoi, Frassini, Paolin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale infermieristico

rischio sanitario

assistenza agli anziani