ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/096

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/12/2021

ACCOLTO IL 30/12/2021

PARERE GOVERNO IL 30/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/096
presentato da
POLIDORI Catia
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    la legge di bilancio 2022 si articola in diversi interventi finalizzati a sostenere la crescita e la competitività dell'economia italiana in questa fase di uscita dalla pandemia, in sinergia con quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza;

    numerose disposizioni sono dedicate alle politiche di genere;

    il comma 137, in via sperimentale per l'anno 2022, riduce del 50 per cento i contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del rientro al lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità;

    il comma 138 incrementa di 50 milioni di euro a decorrere dal 2023 la dotazione del Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere ed estende le finalità dello stesso, prevedendo che sia destinato anche alla copertura finanziaria di interventi volti al sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche attraverso la definizione di procedure per l'acquisizione di una certificazione della parità di genere a cui siano connessi benefici contributivi a favore del datore di lavoro;

    con specifico riferimento alla prevenzione e al contrasto alla violenza di genere, nonché all'assistenza delle vittime, il disegno di legge modifica la disciplina del Piano nazionale per il contrasto della violenza di genere, mutandone la denominazione, le modalità operative e incrementandone la dotazione;

    altre misure sono destinate all'istituzione e al potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini maltrattanti (commi 661-666), nonché al potenziamento centri antiviolenza e alle case rifugio (comma 668);

    con l'insorgere dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, nei primi mesi del 2020, fin da subito, si è registrato un aumento dei casi di violenza di genere, come indicato dall'indagine pubblicata da CEPOL nel luglio 2020 e dalle stesse Nazioni Unite che hanno definito questo fenomeno «pandemia ombra» proprio per sottolinearne l'impatto devastante;

    fra gli strumenti a disposizione delle donne vittime di violenza di genere si deve segnalare il cosiddetto «Reddito di Libertà», istituito dall'articolo 105-bis del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020: esso consiste in un aiuto economico destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali;

    la misura è finalizzata a sostenere, attraverso l'indipendenza economica, le donne vittime di violenza e in condizione di povertà nei loro percorsi di autonomia e di emancipazione. Tuttavia nel corso di questo anno molte richieste sono state congelate dall'INPS per problemi di budget, come precisato da una circolare dell'Istituto di previdenza;

    anche alla luce della proposta di legge «Istituzione del soccorso di libertà e altre disposizioni in favore delle donne vittime di violenza di genere», presentata in data 5 agosto 2020, al fine di introdurre una riforma strutturale, non temporanea né solo assistenziale, volta a garantire una sorta di contributo a fondo perduto per le vittime di violenza, nonché a fungere da incentivo a denunciare i maltrattamenti subìti, si ritiene improcrastinabile rifinanziare il «Fondo per il Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza» nel corso dell'anno 2022, affinché le donne non vengano abbandonate nel difficile percorso di emancipazione economica post violenza. Solo in caso di rifinanziamento, infatti, tali domande di richiesta del Reddito di libertà, inoltrate al 31 dicembre 2021, conserveranno la loro validità ai fini dell'accesso alle risorse e potranno essere istruite e liquidate secondo l'ordine cronologico di presentazione,

impegna il Governo

al fine di garantire la effettiva erogabilità del Reddito di Libertà, a valutare l'opportunità di adottare, nel primo provvedimento utile, le iniziative atte a rifinanziare il relativo Fondo.
9/3424/96. (Testo modificato nel corso della seduta) Polidori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

delitto contro la persona

vittima