ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/068

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARRARA MAURIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/12/2021

ACCOLTO IL 30/12/2021

PARERE GOVERNO IL 30/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/068
presentato da
FIORINI Benedetta
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    l'impennata generale dei prezzi delle materie prime mette in luce la vulnerabilità energetica dell'Italia che rischia più di altri Paesi europei una perdita di competitività e un aumento dell'inflazione, dovuta anche alle difficoltà di approvvigionamento legate alla pandemia;

    la preoccupante escalation del prezzo del gas naturale, che è arrivato a quadruplicarsi rispetto all'anno scorso, causa di un'impennata della domanda a livello mondiale e delle criticità manifestatesi sul fronte dell'offerta, oltre a essere la principale fonte del caro bollette di luce e gas, ha fatto emergere tutte le problematiche strutturali del settore sia in sede comunitaria sia in sede italiana; in particolare, l'aumento dei prezzi dell'energia elettrica impatta sulle bollette degli italiani, che sono già pesantemente gravate dagli oneri di sistema quantificabili in circa 15 miliardi di euro;

    nonostante i tentativi del Governo di sterilizzare gli aumenti e l'introduzione della rateizzazione dei pagamenti, la situazione è sempre più complicata. La tagliola dell'aumento del costo dell'energia si sta sempre più abbattendo su cittadini e imprese con il rischio di conseguenze drammatiche per la nostra economia. Con l'arrivo delle bollette di gennaio andremo incontro a una crescita esponenziale del costo di gas ed elettricità e, secondo le stime, le nuove tariffe porteranno a un incremento del 61 per cento per il gas e del 48 per cento per la corrente. Come se non bastasse, l'incremento dal 2019 ad oggi del prezzo di mercato dell'energia per chilowattora è di ben sei volte (con un aumento di circa il 500 per cento in più) e la crescita prevista per gennaio e febbraio 2022 è ancor più consistente;

    si è passati da un costo in media di 60.7 euro chilowattora a gennaio 2021 ai 292,40 di dicembre e le previsioni per gennaio indicano un costo di 410 con un picco di 525 euro per chilowattora a gennaio 2022. Ancora più gravi gli aumenti che colpiscono il settore del gas con un costo passato da 20.1 euro a gennaio 2021 ai 124 euro di dicembre con una previsione di 180 euro per gennaio 2022;

    l'aumento esponenziale dei costi energetici, nel caso italiano, si ripercuote con forza sul comparto artigianale e delle piccole e medie imprese; settori di eccellenza, simbolo del made in Italy e vanto del Paese in tutto il mondo;

    le nostre imprese, come è noto, hanno dimensioni aziendali molto ridotte rispetto ai colossi mondiali e sono più suscettibili di subire contraccolpi e conseguenze negative dall'oscillazione dei prezzi dell'energia;

    nello specifico, si chiede di voler porre attenzione particolare alle diverse imprese fortemente energivore che compongono il tessuto produttivo italiano. Tra le principali si annoverano le aziende che producono in Italia carta, cartoni e paste per carta, le imprese di fonderia italiane (un settore che conta oltre 1.000 aziende, che danno lavoro a quasi 30.000 addetti generando un fatturato di circa 7 miliardi di euro) e le industrie del vetro, tra cui spicca la drammatica situazione delle Vetrerie di Murano il cui dispendio di energia è altissimo con forni in funzione h 24, situazione che sta mettendo a dura prova la sopravvivenza di una eccellenza italiana. Meno non può dirsi del settore della ceramica; un comparto industriale che, pur essendo fortemente energivoro, risulta altamente virtuoso atteso che, negli anni, ha cercato di innovarsi per ridurre il peso della bolletta;

    il comparto che vale 6,5 miliardi di euro, export superiore all'80 per cento del fatturato, 287 imprese e 28.400 addetti diretti, deve fare i conti con questo nuovo scenario; la ceramica nonostante l'apporto di energia sfruttato nella produzione, utilizza il gas per 30 minuti nella fabbricazione del prodotto per poi conferire allo stesso una durata di oltre 40/50 anni;

    discorsi simili possono rivolgersi al settore della ceramica artistica, la quale interessa moltissime zone del Paese, ognuna caratterizzata da una propria tradizione. Un sapere tecnico e un repertorio figurativo che molti abili maestri e imprese interpretano e innovano costantemente;

    con le attuali quotazioni, la bolletta gas del settore nel 2022 comporterebbe aumenti eccessivi con un costo non assorbibile da imprese che operano in un settore di nicchia, artigiano e altamente specializzato;

    grazie anche al ritorno dei turisti e al rilancio dell'economia il settore della ceramica artistica tradizionale si trovava in una fase di, seppur lenta, ripresa;

    le relative associazioni di categoria hanno già lanciato un forte allarme; infatti, Assocarta, Assofond, Assovetro e Confindustria Ceramica dichiarano che le imprese su richiamate si dicono «costrette a fermare la produzione in aziende di tutta Italia». Una dispersione di capitale economico e umano che rischia di sfibrare le fondamenta del tessuto produttivo italiano;

    un aumento dell'energia, unito al rincaro delle materie prime, in assenza di interventi puntuali potrebbe vanificare tutti gli sforzi per rimanere sul mercato;

    in siffatto quadro, dovere del Governo è tutelare la tenuta del Paese, in particolare nell'attuale fase di difficoltà economica attraversata da tutte le principali economie mondiali,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di istituire e convocare un «tavolo energia» con imprese, sindacati e associazioni di categoria per trovare soluzioni rapide ed efficaci contro il caro-bollette;

   a valutare la possibilità di adottare interventi normativi per sopperire all'allarme del settore della carta, delle fonderie, delle vetrerie e della ceramica, industriale e artistica, oltre che per favorire una maggior liquidità del mercato nazionale del gas naturale.
9/3424/68. (Testo modificato nel corso della seduta) Fiorini, Carrara.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo dell'energia

gas naturale

aumento dei prezzi