Legislatura: 18Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Primo firmatario: DELRIO GRAZIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 29/12/2021 CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 29/12/2021 DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO 29/12/2021 SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 29/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 29/12/2021 FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO IL 29/12/2021
PARERE GOVERNO IL 29/12/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021
CONCLUSO IL 30/12/2021
La Camera,
premesso che:
in sede di approvazione della legge di bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 sono previste numerose disposizioni che riguardano le politiche a favore delle famiglie, che si integrano anche con la recente approvazione della legge che introduce nel nostro ordinamento l'assegno unico e universale per i figli a carico;
in applicazione della legge 1° aprile 2021 n. 46 «Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale», il decreto legislativo delegato prevede all'articolo 5 una maggiorazione per i nuclei familiari con Isee non superiore a 25.000 euro, al fine di consentire una graduale transizione verso le nuove misure e di evitare eventuali perdite rispetto al vecchio regime, garantendo allo stesso tempo il rispetto del principio di progressività. La maggiorazione ha però natura transitoria per le prime tre annualità: spetta per l'intero nell'anno 2022, per un importo pari a 2/3, nel 2023, ad 1/3 nel 2024 e per i primi due mesi del 2025, mentre a decorrere da marzo 2025 non spetta più alcuna maggiorazione;
poiché la volontà del legislatore, anche espressa con l'approvazione di ordini del giorno, è che nessuno debba perderci nel passaggio dal vecchio al nuovo regime, non si comprende il motivo per cui la copertura integrale sia prevista solo per il primo anno, se non per ragioni di contenimento della spesa. Pare invece ragionevole, come anche da più parti sollecitato, che almeno per un triennio la copertura sia integrale, poi gradualmente decrescente;
il decreto legislativo conferma, inoltre ciò che il Parlamento aveva già delineato con la legge n. 46 ovvero sostenere con l'assegno unico e universale la natalità e la genitorialità, alimentando indirettamente i servizi di welfare, mantenendo un equilibrio previdenziale sul lungo periodo, contrastando la povertà minorile e riequilibrando il peso della spesa pubblica a favore delle famiglie, dei minori e dei giovani. Si evidenzia poi come sia stato introdotto un assegno universale erogato a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori, riconosciuto anche ad autonomi, liberi professionisti e incapienti,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di predisporre risorse economiche e finanziarie adeguate, affinché la succitata maggiorazione – riconosciuta nel 2022 a titolo di piena compensazione per coloro che dalle misure attualmente vigenti ricevono importi maggiori rispetto al nuovo assegno unico – sia estesa senza vincoli e a copertura integrale almeno per il medio periodo, ossia almeno per il primo triennio.
9/3424/64. Delrio, Lepri, Carnevali, De Filippo, Siani.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica familiare
risorsa economica
carico di famiglia