Legislatura: 18Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 29/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 30/12/2021 Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 30/12/2021 Resoconto ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/12/2021
ACCOLTO IL 30/12/2021
PARERE GOVERNO IL 30/12/2021
DISCUSSIONE IL 30/12/2021
APPROVATO IL 30/12/2021
CONCLUSO IL 30/12/2021
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame reca misure in materia di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024;
nonostante sia uno dei settori che maggiormente contribuisce al PIL nazionale (almeno nel periodo pre-Covid) con oltre il 13 per cento del PIL nazionale, l'attuale Governo, come dimostra il provvedimento in esame, sembra essersi dimenticato del turismo, un settore tra i più colpiti dalla pandemia;
il 2021 è stato un anno drammatico per l'industria turistica italiana. Rispetto al 2019, il comparto alberghiero chiuderà il 2021 con un tasso di occupazione camere che fa registrare il -48,6 per cento, con punte nelle città d'arte, che toccano -58 per cento a Roma e -56,1 per cento a Firenze e con Venezia e Napoli rispettivamente -57 per cento e -43 per cento;
non va meglio sul fronte dei ricavi dove la perdita media arriva al –55 per cento con le città d'arte che si attestano al -65 per cento;
pesa sul settore l'assenza del turismo internazionale: quest'anno gli arrivi internazionali – in massima parte europei – si fermeranno a 36 milioni. Un dato drammatico se si considera che rispetto al 2019 mancano oltre 60 milioni di viaggiatori stranieri, e che impatta fortemente sui conti del settore con una perdita di 25 miliardi di euro di spese turistiche;
le strutture ricettive hanno subito non solo gli effetti economici negativi derivanti dalla pandemia, ma a volte anche misure pessime di questo Governo che non avevano nulla di scientifico e che hanno solo ulteriormente complicato la vita di tanti lavoratori del settore;
in assenza di lavoro, la chiusura definitiva o la sopravvivenza nei prossimi mesi di migliaia di aziende legate al turismo, ed in particolare al settore turistico-ricettivo, dipenderà dagli aiuti che arriveranno dalle Istituzioni. Ad esempio se non verrà prorogata la cassa integrazione per i lavoratori del turismo, attualmente in scadenza al 31 dicembre 2021, sarebbero 200 mila le persone a rischio licenziamento;
sarebbe di fondamentale importanza prevedere la proroga dell'operatività del credito d'imposta per i canoni di locazione per le strutture turistico-ricettive, strumento decisivo per la sopravvivenza di tante aziende del settore. Sono molte, infatti, le strutture ricettive che nel corso della pandemia hanno dovuto interrompere la loro attività a causa dell'insostenibilità dei costi fissi: solo a Roma, prima dell'attuale ondata legata alla variante Omicron, su un totale di 1.200 strutture alberghiere ce n'erano già 450 chiuse,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di prorogare almeno fino al 31 marzo 2022 la cassa integrazione (cosiddetta «Cassa Covid») per le imprese turistiche, compresi i pubblici esercizi e le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere;
a valutare l'opportunità di prorogare almeno fino al 31 marzo 2022 il credito d'imposta per i canoni di locazione per le strutture turistico-ricettive, di cui all'articolo 28 del decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77;
a valutare l'opportunità di fornire le necessarie garanzie ed iniziative per agevolare l'accesso al credito nei confronti delle attività turistico ricettive, nonché di lavoratori autonomi, al fine di coprire i costi sopravvenuti derivanti dalle minori entrate causate dal propagarsi dell'emergenza pandemica e dalla sostanziale permanenza dei costi fissi dovuti da utenze energetiche e da forniture di prodotti essenziali per la prestazione lavorativa medesima.
9/3424/52. (Testo modificato nel corso della seduta)
Zucconi, Mollicone.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):infrastruttura turistica
turismo
conseguenza economica