ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: DORI DEVIS
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/12/2021

ACCOLTO IL 30/12/2021

PARERE GOVERNO IL 30/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/292
presentato da
DORI Devis
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    con Decisione n. 445/20I4/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, al fine di valorizzare la ricchezza, la diversità e le caratteristiche comuni delle culture europee e di contribuire a migliorare la comprensione reciproca tra i cittadini europei, è stata istituita per gli anni dal 2020 al 2033 un'azione comunitaria denominata «Capitale europea della cultura»;

    l'articolo 7, comma 3-quater del decreto-legge n. 83 del 2014, come convertito dalle legge n. 106 del 2014, ha previsto che il Consiglio dei ministri conferisca annualmente il titolo di «Capitale italiana della cultura» ad una città italiana, sulla base di un'apposita procedura di selezione definita con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, previa intesa in sede di Conferenza unificata, stabilendo, inoltre, che i progetti presentati dalla città designata fossero finanziati a valere sulla quota nazionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2014-2020, nel limite di 1 milione di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2020;

    successivamente, l'articolo 1, comma 326 della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio per l'anno 2018) ha reso permanente la suddetta previsione, disponendo che il titolo di «Capitale italiana della cultura» venga conferito, con le medesime modalità, anche per gli anni successivi al 2020, autorizzando a tal fine la spesa di 1 milione di euro annui a decorrere dal 2021;

    in via straordinaria ed in deroga rispetto alla procedura ordinaria, anche al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell'area più colpita dall'emergenza sanitaria da COVID-19, il decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto «Decreto Rilancio») all'articolo 183, comma 8-bis ha previsto, che il titolo di Capitale italiana della cultura, fosse conferito, per l'anno 2023, alle città di Bergamo e Brescia, e che queste presentino entro il 31 gennaio 2022, al suddetto Ministero, un progetto unitario di iniziative finalizzato a incrementare la fruizione del loro patrimonio culturale materiale e immateriale;

    a differenza di quanto è avvenuto con due precedenti leggi di bilancio, quella per l'anno 2019 e quella per l'anno 2020 che rispettivamente all'articolo 1, comma 613 e all'articolo 1, comma 364 stanziavano ulteriori risorse alla capitale per la cultura di turno (Parma), il testo della legge di bilancio per l'anno 2022 presentato al Senato (A.S. 2448) non prevedeva, oltre il milione di euro suddetto, ulteriori finanziamenti per sostenere la programmazione delle iniziative correlate alle celebrazioni delle Capitali italiane della cultura designate per l'anno 2023, Bergamo e Brescia;

    l'attuale testo all'esame dell'Aula contiene una modifica introdotta durante il suo iter al Senato, con la previsione di cui all'articolo 1, comma 779, che stanzia in favore dei progetti presentati dalle città di Bergamo e Brescia, un ulteriore finanziamento pari ad 1 milione di euro per l'anno 2022 da ripartire in parti uguali per le due città, andando così a sanare il suddetto trattamento differenziato riservato alle due città rispetto a quanto invece previsto dalle due precedenti leggi di bilancio a beneficio della capitale per la cultura di turno Parma;

    da un'analisi condotta sui risultati raggiunti fino ad oggi dall'azione comunitaria «Città europea della cultura» è emerso che alla proiezione di un'immagine positiva verso l'esterno si è quasi sempre accompagnato uno sviluppo dell'identità culturale della città, un'accresciuta partecipazione dei cittadini e del loro senso di appartenenza, una maggiore apertura verso l'Europa. Il successo del programma è stato notevole perché ha consentito alle comunità coinvolte di riscoprire il proprio patrimonio culturale, organizzando sullo stesso un programma di valorizzazione e di investimento a supporto dei relativi dossier. Il valore aggiunto è stato, pertanto, duplice: da un lato il coinvolgimento della cittadinanza alla programmazione di eventi e alla selezione degli investimenti, dall'altro la consapevolezza del valore della cultura per la crescita dei territori, che ha trasformato i dossier in veri e propri piani strategici, dove la valorizzazione del patrimonio culturale diventa uno strumento di sostegno alle politiche di sviluppo dei relativi territori anche attraverso la realizzazione di opere e infrastrutture di pubblica utilità destinate a permanere sul territorio a servizio della collettività;

    l'azione va però ancora migliorata, in particolare per quanto riguarda i suoi effetti a lungo termine sullo sviluppo culturale della città e della regione interessate. Infatti, consentendo alle città di associare le loro regioni circostanti, comprese le isole, è possibile raggiungere un pubblico più vasto e amplificare l'impatto della manifestazione;

    nell'ambito delle suddette possibili azioni migliorative, volte anche a sostenere la mobilità nel periodo delle celebrazioni, si colloca il progetto di realizzazione della «Ciclovia culturale Bergamo-Brescia», un filo di congiunzione di grande valenza che permetterebbe di fare una esperienza di immersione nel paesaggio culturale fra le due città il cui percorso comprende Patrimoni dell'UNESCO (mura venete di Bergamo città fortificata. Complesso di San Salvatore e Santa Giulia e area archeologica del Capitolium), castelli, monasteri, ville, centri storici, borghi, cascine, sistemi museali, insediamenti di archeologia industriale, filande, mulini, dighe, aree naturali e siti Natura 2000, ambiti fluviali, torbiere del Sebino, la riscoperta delle antiche strade di collegamento come la via Gallica, le vie medioevali e le ferrovie storiche e di patrimoni immateriali costituiti da tradizioni, espressioni orali, arti dello spettacolo, rituali, eventi festivi, artigianato, pratiche agricole, ed una grande offerta di paesaggi enogastronomici, vigenti, uliveti, terrazzamenti, cantine, agriturismi, paesaggi lacunari e navigazione,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di stanziare per l'anno 2022, con successivi provvedimenti normativi, ulteriori 4 milioni di euro da destinare al completamento dei lavori di realizzazione della «Ciclovia culturale Bergamo-Brescia».
9/3424/292. (Testo modificato nel corso della seduta) Dori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

azione comunitaria

arti dello spettacolo

museo