ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/262

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: SILLI GIORGIO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 29/12/2021

PARERE GOVERNO IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/262
presentato da
SILLI Giorgio
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    da sempre il settore tessile italiano, in particolare nell'ambito abbigliamento/moda, rappresenta nel mondo un punto di riferimento per l'alto standard qualitativo e il design dei propri prodotti. Quest'ultimo riveste un ruolo strategico sia per l'industria che per il made in Italy in generale, con un peso sulla numerosità totale delle attività manifatturiere del 7,9 per cento;

    si tratta di un settore di antica tradizione nel nostro Paese: vantando oltre 400.000 addetti, tale settore occupa il 12 per cento di tutti i lavoratori del settore manifatturiero e il suo fatturato rappresenta il 9 per cento del fatturato del settore manifatturiero. Per quanto riguarda la produzione di filati, il settore più importante è quello della lana dal momento che i lanifici garantiscono all'Italia una posizione di rilievo nel mercato mondiale rendendola la quarta nazione al mondo nella produzione di filati di lana;

    circa 4 aziende su 5 del settore si trovano nell'Italia centrale (30 per cento) e settentrionale (34,2 per cento nel Nord-Ovest e il 18,9 per cento nel Nord-Est), dove un ruolo significativo è giocato da regioni come la Lombardia (24,7 per cento), la Toscana (23,4 per cento), il Veneto (8,9 per cento), il Piemonte (8,4 per cento) e l'Emilia-Romagna (8 per cento). La distribuzione a livello provinciale, che ricalca a grandi linee quella regionale, ripercorre la geografica dei distretti industriali che hanno contribuito a costruire le fortune dell'industria tessile italiana: Prato (14 per cento), Varese (5,3 per cento), Milano (4,6 per cento), Pistoia (4,3 per cento), Como (4,1 per cento), Modena (3,8 per cento), Biella (3,6 per cento), Bergamo (3 per cento), Napoli (2,7 per cento), Firenze (2,7 per cento), Torino (2,3 per cento), Brescia (2,3 per cento), Padova (2,2 per cento) e Vicenza (2,2 per cento);

    il contesto organizzativo è fortemente caratterizzato dalla presenza d'imprese individuali (42,7 per cento) e di capitali (36,1 per cento) oltre che essere interessanti per la dimensione: il 54,2 per cento del totale, infatti, è composto da micro imprese, ossia realtà che impiegano meno di dieci dipendenti e hanno un fatturato annuale che non eccede i 2 milioni di euro. Inoltre le manifatture, che in generale hanno una media dipendenti di circa 9,9 unità, si contraddistinguono per una moderata presenza femminile: quest'ultime, infatti, nel 67,5 per cento dei casi sono meno della metà degli addetti;

    la manifattura tessile si compone di varie tipologie di lavorazione e produzione e le più diffuse tra le aziende sono: il finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività simili (18,9 per cento), il confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento (16,9 per cento), la tessitura (14,9 per cento), la preparazione e la filatura delle fibre tessili (12 per cento), la fabbricazione di ricami (8,6 per cento), la preparazione di articoli in materie tessili (7,5 per cento) e la fabbricazione di tessuti a maglia (4,2 per cento);

    il nostro Paese primeggia anche nella produzione di tessuti di lino (quarto produttore al mondo) e di cotone (ottavo produttore al mondo);

    più del 10 per cento delle esportazioni nazionali sono rappresentate da prodotti tessili, dell'abbigliamento e degli accessori e più del 6 per cento delle esportazioni mondiali di questo settore sono italiane;

    un rilievo importante hanno anche le esportazioni di calzature; i paesi verso i quali l'Italia esporta maggiormente prodotti tessili e dell'abbigliamento sono la Francia, la Germania, gli USA e la Cina;

    nel nostro Paese, le industrie tessili e dell'abbigliamento sono presenti soprattutto:

    in Piemonte, nel distretto industriale di Biella, dove la lavorazione della lana ha origini molto lontane. Il distretto rappresenta uno dei principali centri al mondo dell'industria tessile, specializzato nella produzione dei tessuti e filati in cashmere, pelo di cammello, alpaca, vigona, mohair. Nella zona sono diffuse anche fabbriche che producono macchine destinate all'industria tessile;

    in Toscana, nel distretto industriale di Prato, uno dei più importanti a livello mondiale nella produzione di filati e tessuti di lana destinati all'abbigliamento, all'industria della maglieria, all'arredamento, ma anche nella produzione di capi di abbigliamento;

    in Veneto, nel distretto industriale di Verona, nel quale sono presenti imprese, generalmente di modeste dimensioni, di abbigliamento, aziende tessili, aziende che lavorano per conto terzi, grossisti, fornitori di servizi del settore;

    nel settore calzaturiero è da ricordare il distretto industriale di Fermo (Marche), caratterizzato da piccole imprese artigianali, specializzate soprattutto nella produzione di scarpe di media-alta qualità con un elevato volume di esportazioni,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere, anche in successivi provvedimenti, una rivalutazione ai fini fiscali dei beni d'impresa e delle partecipazioni 2021, dei soggetti, esercenti attività d'impresa, operanti nell'industria tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria (settore tessile, moda e accessori) sull'intero territorio nazionale.
9/3424/262. Silli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria dell'abbigliamento

industria tessile

industria calzaturiera