ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/238

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: PATERNOSTER PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 29/12/2021

PARERE GOVERNO IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/238
presentato da
PATERNOSTER Paolo
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    il Festival Lirico all'Arena di Verona nasce il 10 agosto 1913, con la prima rappresentazione di Aida voluta dal tenore veronese Giovanni Zenatello e dall'impresario teatrale Ottone Rovato per commemorare il Centenario della nascita di Giuseppe Verdi. Da oltre cent'anni, fatto salvo per due brevi interruzioni durante le grandi guerre e per quelle imposte dalla pandemia che ancora ci costringe in uno stato d'emergenza, ogni estate l'anfiteatro romano si trasforma nel più grande teatro lirico all'aperto al mondo;

    l'attuale struttura organizzativa è frutto della riforma sancita dal decreto-legge n. 134 del 1998 e dal decreto-legge 134 del 1998, che trasformò gli enti lirici in Fondazioni di diritto privato, dando così vita all'attuale Fondazione Arena di Verona, e sancì la possibilità di ingresso ai soci privati. Gli attuati Soci Fondatori della Fondazione sono lo Stato italiano, la Regione del Veneto, il Comune di Verona, la Provincia di Verona e la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Verona e finalità istituzionale è quella di svolgere, senza fini di lucro, attività culturale di pubblica utilità, perseguendo la diffusione dell'arte musicale e l'educazione musicale della collettività;

    l'anfiteatro, costruito nel 30 DC tra il regno di Augusto e il Regno di Claudio, ha oltre 1990 anni di vita ed è il più grande anfiteatro romano ancora in uso con 98 stagioni liriche, a 107 anni dalla prima edizione del Festival, 30.000 sedute effettive, 31 metri di altezza, un ovale di 140 X 100 metri; in media a stagione 1260 persone al lavoro tra cui 80 cantanti, 160 professori d'orchestra, 158 artisti del coro, 32 artisti del coro minori, 15 maestri collaboratori, 54 ballerini, 30 mimi e acrobati, 200 comparse, 25 comparse bambini, 5 addetti alla direzione di scena, 4 aiuto registi, 70 tecnici di palcoscenico, 22 elettricisti, 60 sarte e addette alla vestizione, 4 persone in direzione costumi, 23 truccatori e parrucchieri, 4500 costumi e 325 ore di trucco, 48 addetti alla costruzione delle scenografie, 10 tecnici di manutenzione, 12 portastrumenti, 143 maschere di sala, 48 maschere di retropalco, 60 impiegati amministrativi. In media a stagione 50 serate con oltre 400.000 spettatori;

    l'Arena di Verona vince anche sul fronte italiano nel mondo Social e digitale, in quanto prima tra le Fondazioni del nostro paese nella classifica di like, followers, impressions, interazioni e commenti e quarta a livello mondiale nella classifica generale dopo istituzioni di assoluto prestigio quali la Sydney Opera House, la Royal Opera House di Londra e il Metropolitan di New York: un traguardo decisamente all'altezza della fama della città che rappresenta nel mondo;

    nonostante questo, la Fondazione Veronese, insieme a tutte le altre fondazioni lirico-sinfoniche lancia un grido di allarme per le gravi ricadute dell'emergenza sanitaria in corso. Le necessarie misure di tutela della salute pubblica, ovvero il lockdown prima, il ridimensionamento della capienza poi e infine il super green pass purtroppo minano fortemente la sostenibilità delle attività delle Fondazioni che patiscono un drammatico crollo dei ricavi da botteghino, parte fondamentale degli equilibri di bilancio;

    l'attuale scenario epidemiologico purtroppo fa sì che sul settore gravino ulteriori incertezze che si traducono in una forte difficoltà nel merito della programmazione;

    il provvedimento in esame contiene disposizioni per agevolare l'attività delle Fondazioni lirico-sinfoniche fra cui uno stanziamento di 100 milioni sul Fondo di previsione del Ministero della cultura da dedicare alle fondazioni che presentano un bilancio negativo destinando la parte residuale, quindi la dotazione ordinaria, per finanziare investimenti destinati ad incrementare l'attivo patrimoniale e finalizzati al rilancio delle attività di spettacolo dal vivo mediante l'acquisto di beni strumentali, mobili e immobili, nonché mediante la realizzazione di opere infrastrutturali volte all'adeguamento tecnologico, energetico e ambientale dei teatri e degli altri immobili utilizzati per lo svolgimento delle relative attività;

    il provvedimento stabilisce anche la proroga al 31 dicembre 2022 della misura di cui all'articolo 183 comma 4 del decreto-legge n. 34 del 2020 per cui la quota del Fondo unico per lo spettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163, destinata alle fondazioni lirico-sinfoniche è ripartita sulla base della media delle percentuali stabilite per il triennio 2017-2019, in deroga ai criteri generali e alle percentuali di ripartizione previsti dall'articolo 1 del decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo 3 febbraio 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 116 del 21 maggio 2014;

    purtroppo, le risorse messe a disposizione potranno rivelarsi salvifiche per le Fondazioni con un bilancio negativo ma non possono ritenersi sufficienti a sostenere le attività di quelle Fondazioni da sempre più operose come l'Arena di Verona che oggi vivono una condizione di difficoltà a causa della pandemia e che nel 2021 hanno potuto resistere e cercare faticosamente di riavviare la propria attività solo grazie ai contributi ricevuti dalla provincia e da altri enti;

    l'articolo 54 del decreto-legge n. 34 del 2020 prevede che gli enti locali possano adottare misure di aiuto, a valere su le proprie risorse, ai sensi della sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione europea C 1863 final (2020) «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19» e successive modifiche e integrazioni, nei limiti e alle condizioni di cui alla medesima Comunicazione ed al presente articolo, fino a un importo di 1,8 milioni di euro dal 20 febbraio 2020 al 31 dicembre 2021;

    la proroga di questa misura permetterebbe ad Arena di Verona come a molte altre realtà produttive di ottenere fondi preziosi utili a garantire quella stabilità che l'evoluzione pandemica purtroppo continua a non offrire,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di attivarsi presso la Commissione europea al fine dell'estensione delle misure contenute nella Comunicazione 1863 final/2020 «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19».
9/3424/238. Paternoster.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professioni artistiche

aiuto regionale

diritto alla salute