ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/236

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: LEGNAIOLI DONATELLA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 29/12/2021

PARERE GOVERNO IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/236
presentato da
LEGNAIOLI Donatella
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    nel mondo ogni 15 secondi un lavoratore perde la vita a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale, per un totale di 6.300 morti al giorno e di circa 2,3 milioni di morti all'anno. Il costo umano di queste tragedie quotidiane è enorme e l'onere economico causato dalle scarse pratiche di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro equivale ogni anno al 4 per cento del prodotto interno lordo mondiale;

    la situazione nel nostro Paese, purtroppo, è in linea con questi dati: infatti dal 1° gennaio ad ottobre 2021 in Italia sono morte sul lavoro 2 persone al giorno, una strage spesso silenziosa. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nel primo trimestre del 2021 sono state 185, 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4 per cento), effetto degli incrementi osservati in tutti i mesi del 2021 rispetto a quelli del 2020;

    solo nella prima settimana del mese di maggio del corrente anno, sono morti 8 lavoratori fra cui Luana D'Orazio, operaia di appena 22 anni e madre di un bimbo di 5 anni, morta il 3 maggio per schiacciamento del torace da una macchina tessile della ditta in cui lavorava a Montemurlo (Prato);

    è di pochissimi giorni fa la notizia della morte di un altro giovanissimo lavoratore, dunque purtroppo il fenomeno continua ad essere in drammatica crescita e gli infortuni mortali citati riportano necessariamente l'attenzione sul tema della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro in quanto, per arrestare questa strage continua, è necessario intervenire assicurando interventi mirati alla diminuzione dei rischi, ma evidenziano anche la necessità che lo Stato si faccia carico dei bisogni dei figli delle vittime;

    parliamo, in moltissimi casi, di bambini e di ragazzi per i quali lo stipendio del genitore defunto costituiva l'unica fonte di reddito familiare e che, pertanto, sono costretti ad affrontare il proprio avvenire privati di ogni certezza. Ad oggi, le famiglie delle vittime possono contare solo su un contributo una tantum di importo variabile, ma sempre esiguo (non superiore a 4.000 euro);

    è di primaria importanza offrire a queste giovani vittime collaterali degli infortuni mortali sul lavoro, già così duramente provati dalla perdita di un genitore, la garanzia di poter proseguire negli studi e di intraprendere un'attività lavorativa conforme alle proprie inclinazioni e agli studi eseguiti. Troppo spesso, infatti, l'evento drammatico della morte del genitore pregiudica irrimediabilmente l'avvenire degli orfani chiamati anzi tempo a farsi carico dei bisogni primari della famiglia e, pertanto, costretti ad abbandonare gli studi;

    l'istituzione di un Fondo per il sostegno socio-educativo, scolastico e formativo dei figli di vittime di infortuni mortali sul lavoro, che non abbiano compiuto il ventiseiesimo anno di età, può essere uno strumento efficace per dimostrare la concreta attenzione dello Stato nei riguardi delle vittime cui riconoscere borse di studio, gratuità o semigratuità della frequenza presso convitti, educandati o istituzioni educative in generale facenti parte del sistema nazionale di istruzione, degli istituti di istruzione e formazione professionale, delle università, delle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori;

    il provvedimento in esame contiene norme volte ad agevolare il libero professionista in caso di malattia o infortunio avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un'inabilità temporanea assoluta che importi l'astensione dal lavoro per più di tre giorni così come stanzia fondi per potenziare la sicurezza sui luoghi di lavoro ma non si fa carico di quanti purtroppo hanno già perso i propri cari sul lavoro,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di istituire un Fondo per il sostegno socio-educativo, scolastico e formativo dei figli di vittime di infortuni mortali sul lavoro.
9/3424/236. Legnaioli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infortunio sul lavoro

sicurezza del lavoro

luogo di lavoro