ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/03424/021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 622 del 29/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Data firma: 29/12/2021


Stato iter:
30/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 30/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/12/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/12/2021

ACCOLTO IL 30/12/2021

PARERE GOVERNO IL 30/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 30/12/2021

CONCLUSO IL 30/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03424/021
presentato da
LUPI Maurizio
testo presentato
Mercoledì 29 dicembre 2021
modificato
Giovedì 30 dicembre 2021, seduta n. 623

   La Camera,

   premesso che:

    il disegno di legge di bilancio prevede numerose disposizioni in materia di scuola, con l'incremento del Fondo per il finanziamento delle retribuzioni di risultato per i dirigenti scolastici, oltre all'articolo 1, comma 327 che contiene nuove risorse per la valorizzazione della professionalità del personale docente;

    il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha richiamato più volte la funzione imprescindibile della scuola per lo sviluppo del Paese, come ha avuto modo di ripetere durante la visita all'Its Cuccovillo di Bari il 26 ottobre 2021: «Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l'Italia di cittadini capaci e consapevoli. Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi.»;

    secondo l'ultimo rapporto di Eurydice «Teachers' and School Heads' Salaries and Allowances in Europe 2019/2020» sulle differenze nelle retribuzioni degli insegnanti e dei capi di istituto di 38 sistemi educativi europei, in Italia il potere d'acquisto degli insegnanti è rimasto pressoché invariato negli ultimi cinque anni e lo stipendio iniziale si colloca agli ultimi posti rispetto agli altri Paesi;

    i dati Ocse dell'ultimo rapporto «Education at a glance» mostrano come la retribuzione media degli insegnanti italiani della scuola primaria e secondaria si attesti su livelli inferiori alla media dei Paesi europei, con valori che variano tra il 12 per cento e il 15 per cento a parità di potere d'acquisto;

    la mancanza di valorizzazione dal punto di vista retributivo e delle risorse a disposizione scoraggia gravemente l'appetibilità della professione educativa agli occhi dei giovani laureati, come già denunciava il rapporto «Who wants to become a teacher?» Ocse-Pisa del 2015, quando solamente l'1 per cento dei ragazzi e delle ragazze italiani di 15 anni intervistati aveva dichiarato di voler svolgere la professione di insegnante,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di considerare l'adeguamento della retribuzione degli insegnanti italiani della scuola primaria e secondaria alla media dei Paesi dell'Unione europea a parità di potere d'acquisto.
9/3424/21. (Testo modificato nel corso della seduta) Lupi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ordinamento scolastico

parita' retributiva

potere d'acquisto