ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03395/050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 614 del 14/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 14/12/2021


Stato iter:
15/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 15/12/2021
FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 14/12/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/12/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/12/2021

ACCOLTO IL 15/12/2021

PARERE GOVERNO IL 15/12/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 15/12/2021

CONCLUSO IL 15/12/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03395/050
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Martedì 14 dicembre 2021, seduta n. 614

   La Camera,

   premesso che:

    i piccoli comuni montani e le isole minori costituiscono una specificità del nostro Paese e ne caratterizzano l'identità storica, culturale, sociale e amministrativa; tuttavia, tra i grandi agglomerati urbani e le citate piccole realtà sussistono ancora forti elementi di discriminazione, tali da ostacolarne, in modo assolutamente decisivo, lo sviluppo;

    le suindicate realtà vivono da sempre una situazione di grave svantaggio competitivo anche rispetto alla medesima Regione nella quale insistono i rispettivi territori, a causa) sia del costo della vita, gravato dai prezzi maggiorati dei beni; sia da servizi situati a distanze importanti e spesso difficilmente accessibili;

   considerato che:

    la suindicata condizione sta diventando sempre più insostenibile sia per gli abitanti che per le attività produttive che operano nei medesimi territori, anche in ragione dell'ulteriore peggioramento delle condizioni economiche determinato altresì dalle misure emergenziali assunte per il contrasto al COVID-19, le quali hanno certamente determinato ulteriori ricadute negative sulla già fragile economia locale;

    l'articolo 1, commi da 340 a 343, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), modificata da una serie di successivi interventi normativi, ha istituito e disciplinato le zone franche urbane, prevedendo una serie di benefici fiscali – applicabili per una durata determinata, in favore delle piccole e micro-imprese produttive e commerciali – tra i quali, i seguenti: a) l'esenzione totale dalle imposte sui redditi per i primi cinque periodi di imposta, e parziale per i successivi periodi fino al nono; b) l'esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive per i primi cinque periodi di imposta, fino all'imponibile di euro 300.000 per ciascun periodo di imposta; c) l'esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, entro determinati limiti e condizioni, parimenti totale per i primi cinque anni di attività, e parziale per i successivi periodi fino al nono;

   atteso che:

    in ragione delle caratteristiche naturali delle isole minori e dei piccoli comuni montani, l'applicazione delle agevolazioni previste per le zone franche urbane appare l'unica strada percorribile per rilanciare l'economia del territorio e promuoverne un equilibrato sviluppo, senza che ciò possa essere considerato un privilegio ma l'unico rimedio per compensare le difficoltà di territori dove i costi di produzione sono molto più alti che nel resto del paese, a causa dell'assenza di infrastrutture adeguate e dell'alto costo dei trasporti e dell'energia;

   ritenuto che:

    risulta, dunque, quanto mai necessario un intervento normativo per l'istituzione, in tali territori, di una zona franca produttiva, giustificata dall'isolamento dei comuni interessati, che necessitano di specifiche strategie mirate allo sviluppo e all'occupazione: intervento che consentirebbe, fra l'altro, di usufruire di agevolazioni fiscali anche sui servizi turistici, aumentando la competitività delle attività economiche dei territori in esame, favorendo anche l'attrazione di importanti investimenti nel territorio;

    appare pertanto indispensabile arrestare il processo di progressiva erosione di tali piccole comunità, sempre più spesso ormai abitate nei soli mesi estivi, impedendo, conseguentemente, la dispersione delle antiche tradizioni, a causa di un processo migratorio pressoché costante verso i grandi agglomerati urbani,

impegna il Governo

ad adottare ogni opportuna iniziativa normativa urgente e speciale che preveda misura straordinarie, anche di carattere fiscale, in favore dei piccoli Comuni montani e delle isole minori, se del caso mediante l'estensione alle suindicate realtà delle citate zone franche urbane, al fine di invertire il processo di progressiva erosione delle medesime, piccole comunità, impedendo, altresì, la dispersione delle antiche tradizioni, a causa di un processo migratorio pressoché costante verso i grandi agglomerati urbani.
9/3395/50. Deidda, Ciaburro, Caretta, Trancassini, Mantovani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica occupazionale

zona franca

agglomerato urbano