ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03363/078

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 597 del 17/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: PETTARIN GUIDO GERMANO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 17/11/2021


Stato iter:
17/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/11/2021
COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/11/2021

ACCOLTO IL 17/11/2021

PARERE GOVERNO IL 17/11/2021

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/11/2021

CONCLUSO IL 17/11/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03363/078
presentato da
PETTARIN Guido Germano
testo di
Mercoledì 17 novembre 2021, seduta n. 597

   La Camera,

   premesso che:

    il disegno di legge in esame per la definitiva conversione del decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127 – recante misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening – ha tra gli scopi principali quello di fronteggiare la perdurante emergenza da COVID-19 e di adeguare il quadro delle vigenti misure di contenimento, mediante l'estensione dell'obbligo di possesso ed esibizione delle certificazioni verdi COVID-19 per l'accesso ai luoghi di lavoro, pubblici e privati;

    tale obbligo, entrato in vigore il 15 ottobre, sarà valido fino alla fine dello stato di emergenza, che scade il 31 dicembre 2021;

    le misure di contenimento della pandemia si renderanno, tuttavia, necessarie anche oltre il termine del 31 dicembre prossimo, in considerazione della paventata «quarta ondata» e dei maggiori rischi per l'affermarsi di varianti, in particolare della Delta plus, più contagiosa dell'originaria Delta, capace di aumentare la circolazione del virus, come evidenziato dall'attuale risalita della curva dei contagi;

    l'Italia risulta tra i Paesi più virtuosi in Europa, grazie a una strategia lungimirante, in riferimento alla riapertura in sicurezza di attività economiche, sociali e scolastiche, anche mediante l'introduzione dell'obbligo, graduale e progressivo, del green pass, e in relazione al mantenimento delle misure di prevenzione; ma soprattutto in virtù di un'efficace campagna di massa, giunta all'84 per cento di vaccinati a ciclo completo, rappresentando la vera locomotiva dell'Unione, insieme ad altri Paesi del Sud Europa, come Spagna, al 79 per cento e Portogallo, con l'86 per cento;

    tali dati evidenziano la distanza con altri paesi che hanno implementato scarsamente le misure di contrasto e le campagne vaccinali, come i Paesi Bassi (al 72 per cento di vaccinati con ciclo completo), la Germania (al 67 per cento) e l'Austria (al 64 per cento), cui si associa un bassissimo e preoccupante livello di vaccinazione nei Paesi dell'Est dell'Unione Europea, dove si raggiunge a stento la metà della popolazione vaccinata: in Romania a malapena il 30 per cento e in Bulgaria, dove meno di un cittadino su quattro risulta vaccinato;

    per contrastare la pandemia occorre una strategia omogenea sul territorio, sia a livello nazionale che sovranazionale. Le riaperture in contemporanea di tutti i settori economici e dei luoghi sociali, in maniera disomogenea nei 27 Paesi dell'Unione che operano con approcci diversi e meno stringenti, sta provocando la ripresa dei contagi in Europa, con un serio rischio di una quarta ondata, che può mettere in difficoltà anche i paesi dimostratisi più virtuosi;

    come ribadito dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione del recente G20, a presidenza italiana, svoltosi a Roma: «a livello globale, abbiamo davanti differenze drammatiche nella diffusione dei vaccini. Nei Paesi ad alto reddito, più del 65 per cento della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Nei Paesi più poveri, solo il 2 per cento. (...) Le enormi differenze nelle campagne vaccinali rischiano di peggiorare le diseguaglianze tra Paesi. Queste disparità sono moralmente inaccettabili: meno vaccinazioni equivalgono a più morti». Ma soprattutto, «finché il virus continuerà a circolare liberamente, potrà mutare in modo pericoloso e mettere a rischio anche le campagne di vaccinazione più efficaci»;

    per tali ragioni, sono particolarmente importanti le campagne di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione e sull'impatto positivo di talune misure di prevenzione, anche in relazione all'utilità di effettuare un ciclo completo, volto a rafforzare il sistema immunitario con il richiamo delle terze dosi, che – come afferma il microbiologo Guido Rasi – stabilizzano la memoria immunologica e sono in grado di frenare l'aumento delle infezioni (come dimostra l'esperienza in Israele); al contempo, è importante proseguire le campagne di sensibilizzazione nei confronti di coloro che non hanno effettuato neanche una dose vaccinale;

    è quanto mai opportuno fornire a tutta la popolazione, nazionale ed europea, adeguate e aggiornate informazioni sui vaccini e sulle nuove cure, sulla base di comprovate evidenze scientifiche e delle esperienze già consolidatesi anche in relazione all'impatto positivo delle misure intraprese, in favore di una maggiore conoscenza e consapevolezza dei rischi-benefici e del pericolo della malattia da COVID-19, in riferimento alle complicanze, anche nei contagiati nelle forme più lievi, come quelle a lungo termine (cosiddetto long covid),

impegna il Governo

a valutare la possibilità di attivarsi, nelle competenti sedi europee, affinché si prosegua nel percorso avviato in favore di un maggiore coordinamento per l'implementazione di una strategia europea di prevenzione e contrasto del virus SARS-CoV-2, anche al fine di un'applicazione omogenea della certificazione verde Covid-19 a livello europeo, e per superare le differenze fra gli stati membri nell'azione di contrasto della pandemia.
9/3363/78. (Testo modificato nel corso della seduta) Pettarin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

prevenzione delle malattie

vaccino